«Non credo proprio che quella sia una buona idea.»
No, quella non era decisamente una buona idea.
Eravamo in laboratorio di Scienza Pazza, e Warren sembrava davvero deciso a voler far esplodere la scuola.
Teneva in bilico un tocco enorme di sodio sopra un becher pieno d'acqua, e sappiamo la reazione che provocavano questi due elementi messi assieme. Ma negli esperimenti di laboratorio scolastici, i pezzettini di sodio usati erano davvero piccoli, giusto per far vedere agli studenti la curiosa reazione dell'acqua che prendeva fuoco. Se Warren avesse buttato quel pezzo gigantesco nel becher, avremmo dovuto tutti fuggire a gambe levate per evitare l'esplosione atomica. Ora quando a scuola facevamo quell'esperimento, ci mandavano fuori in cortile, dopo che qualche anno prima uno studente aveva fatto quello che stava per fare Warren e c'era stato un botto nero fino al soffitto. C'era ancora l'alone.
Io cercavo di concentrarmi più che potevo per fare la soluzione che mi era stata assegnata.
Warren non la smetteva di fare il cretino e continuava a sabotare i miei passaggi per portare a termine l'esperimento.
«Che roba è?» mi chiese sbirciando dentro il mio becher.
«La pozione polisucco» gli risposi seria, allontanandolo da lui.
«Dai fammi fare una piccola modifica!» mi supplicò, ridendo come un matto.
«Ma ti sei bevuto l'ossido di bromuro?!» gli chiesi sconvolta. Non l'avevo mai visto così su di giri.
Lui per tutta risposta continuò a ridere cercando di prendersi il mio becher. Quello scemo voleva buttarmi dentro il sodio. Se la stava spassando di gusto, e dovetti spingerlo via sullo sgabello per evitare l'esplosione nucleare.
Adesso Warren si era messo a girare sullo sgabello. Feci finta di non aver visto niente e mi concentrai sulla soluzione che stavo preparando.
Poco dopo udii il rollio delle ruote del suo sgabello avvicinarsi e alzai gli occhi al cielo.
Guardai Warren. In mano aveva una beuta con un composto azzurro. Avevo paura.
Lui stava ancora ridendo. «Hai bisogno di aiuto?»
Strabuzzai gli occhi. «Assolutamente no.» Indicai la beuta, terrorizzata. «Cos'è quella roba?!»
Warren sghignazzando rispose: «Un preparato liquidificante.»
«Scherzi?!?»
«No. Guarda». Versò il liquido azzurro su un foglio, che dopo pochi secondi si trasformò in una pozza d'acqua trasparente.
Arretrai. «Dove l'hai trovata?!»
Warren sorrise. Non aspettava altro. «L'ho presa da quel tavolo laggiù.» Indicò il tavolo e... con orrore notai che era quello dove c'era anche Scarlett.
«Allora c'è tutto tranne che da fidarsi!»
Presi la beuta col la massima attenzione a non toccarne il contenuto, e andai a restituirla al tavolo di provenienza.
«Avete subito un furto» dissi a Scarlett ed Ashley, che sembrano molto incasinate con il loro lavoro.
«Ah ecco dov'era finito!» rispose Ash a bocca piena. Stava molto tranquillamente mangiando un panino. Lei mangiava sempre in classe, cosa che non approvavo molto perché mi faceva venire fame e non offriva mai.
Scarlett (che aveva una repulsione naturale per tutto ciò che riguardava Scienza Pazza) sembrava abbastanza sul disperato, perché stava facendo tutto tranne che lavorare sull'esperimento assegnato: stava girando sullo sgabello dicendo di essere un Beyblade, spingeva Ashley sul posto sostenendo di aver costruito il pendolo come aveva chiesto il prof e dicendole «Ash, sei pendolare!», beccava il sale sulla bilancia come gli uccellini e commentava negativamente qualsiasi spiegazione che il prof stava facendo ad alta voce per tutta la classe.
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Frozen in Flames | Parte 2
Teen FictionSeconda parte del romanzo "Frozen in Flames" ~ Allerta spoiler se continuate a leggere qua sotto :P • • • • • • «Ti amo, Rosalie. Finalmente posso dirtelo». • • • • • • Rosalie e Warren finalmente hanno messo un punto fermo sulla loro relazione, d...