Ci comprammo un gelato al chiosco del parco (sì, lo so che eravamo a novembre, ma noi volevamo un gelato, ok?) poi tornammo a sederci sulla panchina. A Black diedi alcuni snack che mi ero portata dietro apposta per lui. Warren tornò a raccontarmi del suo rapporto con Hinata. Trovavo strano che non mi avesse mai parlato di lui, essendo una persona così importante nella sua vita, ma finora non avevamo mai avuto proprio un momento in cui raccontarci questa cose personali, quindi ero contenta che me ne stesse parlando ora.
Mi disse che lui gli aveva fatto scoprire un sacco di anime e manga, e che spesso guardavano assieme dei film giapponesi particolari. Suicide Club, Audition, Battle Royale. Tutti horror che solo accennandomene la trama mi stavano venendo i brividi. Lui capì che era meglio cambiare argomento, e mi parlò di alcuni film d'animazione. Ovviamente conoscevo già Hayao Miyazaki, che era uno dei miei registi preferiti, anche se a dire il vero molti film dello Studio Ghibli non li avevo ancora visti. Mi parlò anche di Satoshi Kon, altro regista d'animazione, e mi disse che dovevamo assolutamente guardare assieme Paprika – Sognando un Sogno.
Io gli raccontai che assieme a Joe avevo visto un sacco di film di fantascienza. Siccome eravamo entrambi appassionati del genere, gli anni scorsi ci eravamo trovati spesso dei pomeriggi a casa di uno o dell'altra per vedere le pellicole che ci intrigavano di più. Dai classici Matrix, Blade Runner, Tron, ai più moderni Inception, Limitless, Lucy, In Time, Pacific Rim e molti altri. Contro la mia volontà, mi aveva fatto guardare anche Donnie Darko, che mi aveva provocato gli incubi per circa una settimana. Ma di recente, spinta da non so quale istinto suicida, avevo voluto rivederlo, perché l'avevo capito molto poco, e ora era diventato uno dei miei film preferiti. I viaggi nel tempo, i paradossi spazio-temporali, i wormhole... erano cose che mi affascinavano un sacco. Ma la cosa che mi affascinava più di tutte erano proprio i sogni.
«Parlami di Paprika» dissi a Warren. Già il titolo mi ispirava.
«È troppo complicato da raccontare». Rise. «Devi vederlo. Sono sicuro che diventerà uno dei tuoi film preferiti.»
Annuii. Intanto avevamo finito il gelato, così ci alzammo e ci incamminammo per tornare a casa.
«A proposito, sai che molte scene di Inception sono ispirate proprio a Paprika? Come quella in cui la ragazza rompe lo specchio».
Cercai di ricordare la scena, ma proprio non ci riuscii. «Ho visto Inception troppo tempo fa, non mi ricordo quasi niente! Devo rivederlo.»
Warren mi sorrise. «Beh, potremmo guardarlo adesso, no?»
«Ce l'hai?»
«Joe lo ha, no? L'avete guardato assieme. Torniamo da te, intanto. Io vado un attimo da Joe a chiedergli il film, poi ti raggiungo, ok?»
E così facemmo.
Dopo mezz'oretta che ero tornata a casa e che Warren era andato via, suonò il campanello. Andai ad aprire e trovai Warren con un'espressione ben poco contenta in volto.
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Frozen in Flames | Parte 2
Teen FictionSeconda parte del romanzo "Frozen in Flames" ~ Allerta spoiler se continuate a leggere qua sotto :P • • • • • • «Ti amo, Rosalie. Finalmente posso dirtelo». • • • • • • Rosalie e Warren finalmente hanno messo un punto fermo sulla loro relazione, d...