Capitolo 19

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Pv Mia

Aprii la serranda della mia camera. Le lacrime ancora scorrevano sul mio viso. Aprii la finestra e poi presi una boccata d'aria. Non faceva caldissimo, però si stava bene. Rimasi con gli occhi chiusi ancora per qualche minuto, ammirando il venticello che mi scompigliava i capelli e i raggi del sole che riscaldavano la mia pelle. Le lacrime continuavano a scendere per il mio viso, sul collo, per finire sulla maglia del pigiama ormai bagnata.
Basta. Era ora di cambiare. Si, era proprio ora di dire basta a tutto e cambiare me stessa.
Smisi di piangere e andai a fare la colazione anche se il mio stomaco era chiuso. Tentai lo stesso. Scesi in cucina dove trovai Jek parlare al telefono.
" credimi, sarebbe stato peggio, quindi sono rimasto al posto mio". Disse. Probabilmente parlava con mia madre. Ovvio e se no con chi altro? Aveva in rubrica 5 numeri, mio, quello di mia madre, dei suoi genitori e quello del suo capo di lavoro.
<< Buongiorno!>> dissi sorridendo, nonostante il vuoto che sentivo dentro.
<< Buongiorno bellissima! Ti va di andare a fare la colazione al bar?>> chiese Jek chiudendo la telefonata e mandando un SMS a mia madre forse per dirle che non potevano parlare. Sapevo che le aveva raccontato quello che era successo, ma non mi interessava.
<< no... veramente io desideravo mangiare uno dei tuoi biscotti squisiti>>
<< va bene, allora mangeremo i miei biscotti... ma non ti arrabbiare... ho cambiato ingredienti...>>
<< Sul serio? Credevo li facessi sempre allo stesso modo>> dissi ridendo
<< volevo cambiare stavolta>> disse lui stando al gioco. Gli diedi un bacio sulla guancia e poi andai a prendere il contenitore con i biscotti nell'armadietto. Presi il latte e lo preparai per me e per Jek e poi aggiunsi il caffè che era già pronto.
Appena assaggiai il biscotto, mi resi conto che Jek mi fissava con una certa curiosità. Assaporai e poi diedi un altro morso.
<< accidenti sono buonissimi>> dissi dando ancora un altro morso.
<< ne sono felice>>
Gli sorrisi. Lo guardai bene negli occhi ma lui era diverso dal solito. Non capivo cosa fosse cambiato in due giorni, eppure notavo che qualcosa in lui era diverso.
<< perché mi fissi?>> chiese
<< non so... sei diverso>>
Scoppiò a ridere
<< è solo il gel che ho messo ahahahaha>> mi unii alla sua risata.

Dopo aver fatto la colazione, andai a farmi una doccia caldissima come piaceva a me. Non so quanto tempo rimasi sotto l'acqua. Era un modo per rilassarmi e funzionava sempre. Poi asciugai i miei capelli lunghi e poi li raccolsi in una coda a cavallo. " sarà come se non lo avessi mai conosciuto" pensai. Avrei cambiato tutto di me e così era. Mi truccai leggermente e poi andai a farmi una corsa nel parco. Mandai un messaggio a Debora per uscire e dopo 30 minuti eravamo insieme a passeggiare
<< stasera c'è una festa alla " follia"... ti va se ci andiamo? Viene anche Erik e Derek...>>
La guardai stupita. Non conoscevo quel ragazzo e non lo avevo mai visto....almeno credevo
<< chi è Derek?>> domandai
<< è il fratello di Erik... è possibile che non lo conosci?>>
<< No... non mi sembra>>
<< allora vuol dire che stasera te lo presenterò... ti avviso... è un figo della madonna ed è single>> disse euforica. Risi per il suo modo di parlare.
<< e se io non volessi conoscerlo?>>
<< oh, no... tu, tesoro bello, devi conoscerlo assolutamente! Tutti lo conoscono e tu non sarai un eccezione>>
<< sinceramente non ho voglia di uscire>>
<< Non fare storie. Stasera si va a a ballare!>> disse baciandomi sulla guancia <<vedrai, ci divertiremo tantissimo>>

Così andammo a casa  e gli presentai Jek. Poi andammo in camera mia per scegliere gli abiti da indossare.
<< cavolo la tua casa è davvero molto bella>>
<< è una casa normale, credimi>>
<< no... è fatta con amore>> disse.
Era la prima volta che invitavo qualche amica a casa mia e sinceramente non pensavo di ricevere un complimento così bello...
<< pensi che Erik si accorgerà di me?>> chiese Debora aprendo l'anta dell'armadio.
<< ti piace Erik??>> ero davvero stupita. Come avevo potuto non notarlo? In fin dei conti stavano sempre vicini loro due, solo poche volte stavano separati
<< si ma ti prego non dirglielo... sarebbe imbarazzante>>
<< certo che non glielo dico. Ma tu forse dovresti capire se gli piaci...>>
<< ho paura di non piacergli, così lascio che le cose vadano avanti senza che io intervenga>>
La osservai mentre si faceva una piccola treccia.
<< secondo me sbagli... se non intervieni potranno accadere due cose>> dissi e le elencai sulle dita delle mani <<1) che possa prendere il tuo posto un'altra ragazza e quindi lo perderesti...2) che tu possa soffrire nel non sapere i suoi veri sentimenti nei tuoi confronti e comunque soffriresti lo stesso>>
Mi guardò attentamente per vedere se stavo parlando sul serio o se la stessi prendendo in giro
<< si forse hai ragione... dovrò confessarglielo... magari le cose potrebbero andare bene>>

Scegliemmo i vestiti da indossare quella sera e poi andammo a pranzare.
Passammo tutto il pomeriggio a preparare i vestiti. Impiegammo 4 ore prima di essere pronte.
Ero riuscita a ridere e a distrarmi. Così doveva essere sempre.
Alle 19, passarono a prenderci i ragazzi. Entrambi erano eleganti e bellissimi. Poi notai lo sguardo di Derek. Lo guardai. I suoi occhi erano azzurri come il mare e capelli biondo chiaro. Era alto, muscoloso e... bellissimo. Ma era un viso già conosciuto...

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