capitolo tre

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Sole, maledetto sole fastidioso. Mi giro per guardare l'orologio sul mio comodino: le sei e un quarto. Le sei è un quarto? Cosa? No-pensai- mi rimetto a dormire è troppo presto.

Sì certo come no Annie. Dopo una decina di minuti passati a girarmi e rigirarmi nel letto, facendo attenzione a non svegliare Kate che dormiva come un angioletto, mi alzai e guardai fuori dalla finestra con un bel sorriso da ebete stampato in faccia. -Annie la devi smettere di pensare a quel messaggio, e soprattutto di pensare che lui possa provare qualcosa per te, non è così e non lo sarà mai. Cioè hai diciassette anni e lui ne ha ventidue, lui è splendido e tu a mala pena sei carina e poi ti ritrovi un caratteraccio, non hai speranze, perciò smettila di fare certi pensieri e assumi un atteggiamento professionale, sei solo la sua ballerina, solo quello e lui è solo il tuo ballerino, punto e basta-pensai, ma tre secondi dopo stavo ancora ripensando a lui a quel messaggio- ok adesso esco e mi vado a fare un giro magari l'aria fresca del mattino mi rimetterà nella zucca un po' di buon senso.

Mentre mi dirigo verso la porta urto contro qualcosa <Ahi che male> urlo in silenzio
<Mmmm> uscì dalla bocca di Kate, oddio Annie riprenditi pensai, poi guardo la porta è noto che ero andata a sbattere contro le nostre valigie, chissà come ci sono finite qui, aspetta ma cos'è questo- pensai guardando un foglietto di carta azzurra ripiegato- lo aprì senza pensarci due volte e ne lessi il contenuto.
*sei carina anche quando dormi* firmato Fede
No non può essere, se è entrato in piena notte nella mia stanza mentre dormivo non deve provarci mai più. Però visto che mi ha portato le mie valigie quasi quasi mi cambio e mi metto qualcosa di più comodo, non che le sue robe non lo siano, ma ogni tre per due devo alzarmi i pantaloni se no m cadono. Però prima mi faccio una bella doccia e mi lavo anche i capelli tanto arrivati a questo punto non mi addormento più.

Quatta quatta mi feci strada fino al bagno e li mi gettai nella doccia lavandomi a mestiere, appena uscita mi avvolsi attorno al corpo un asciugamano rosa che avevo portato da casa , e feci la stessa identica cosa con i miei capelli. Poi mi spalmai la crema idratante sulle gambe e sulle braccia e sul viso e uscì dal bagno per ritornare in camera e vestirmi. Tornata in camera decisi che prima di vestirmi avrei lavato le robe che mi aveva prestato Federico, poi le buttai nell'asciugatrice e le stirai. E adesso che faccio- pensai- gliele porto in camera o gliele restituisco quando si sveglia? No gliele porto in camera adesso mentre dorme così evito di fare altre brutte figure.

Lasciati i vestiti in camera di Fede e Benji senza farli svegliare scesi le scale e mi diressi verso la cucina.

Sono le otto e mezza, tra non molto si dovrebbero svegliare, quasi quasi preparo la colazione per tutti quanti. Si però prima ripulisco un po' il disastro che hanno lasciato ieri sera.

Dopo aver rassettato cucina e fornelli iniziai a pensare a qualcosa di buono da preparare <Ci sono, preparo i pancake> dico quasi urlando.
Devi togliertelo questo vizio di urlare Annie- mi rimproverai mentalmente- e devi anche smetterla di parlare da sola altrimenti potrebbero pensare che le rotelle non ti girano a dovere in quella testa malata che ti ritrovi. Sono davvero senza speranze.

Presi gli ingredienti iniziai a pasticciare un po' , adoro cucinare, soprattutto i dolci non so perché ma quando li preparo mi sento di buon umore. Canticchiando canticchiando finì di preparare l'impasto, misi a posto tutti gli ingredienti e iniziai a cuocere i pancake. Arrivati al momento del salto qualcuno mi cinse la vita con le sue forti braccia. Chi se non un Federico ancora assonnato?
<Cosa mi stai preparando di buono piccolina?>  sussurra vicino al mio orecchio provocandomi dei brividi lungo tutta la schiena
<Sto preparando i pancake, ma non solo per te per tutti> gli dico sorridendo, ma continuando a cucinare senza rivolgergli nemmeno uno sguardo.
<Ah, ok> sospira <però lo sai che sei irresistibile con questo asciugamano rosa che avvolge la tua piccola figura?> dice accarezzandomi una guancia 
"Asciugamano rosa? No non mi sono più vestita" penso
Mi giro lo guardo è noto che mi sta osservando dalla testa ai piedi mordendosi il labbro inferiore. Istintivamente con una mano stringo di più a me l'asciugamano e con l'altra gli mollo un bello schiaffo in pieno viso. Gemette per il dolore.
<Non ci provare più a guardarmi in quel modo> ringhio
<Adesso provi vergogna ad essere qui di fronte a me coperta da un semplice asciugamano ma non lo sembravi prima quando sei entrata in stanza per lasciare i vestiti che ti avevo dato in prestito, ti ho vista, non dormivo>
<Ah sì?> gli dico con voce di sfida e afferrando la farina rimasta sul tavolo e versandogliene un po' sulla testa
<Non l'hai fatto vero?> chiede
<Scusa non l'ho fatto apposta, è successo per caso> dico facendogli gli occhioni dolci
<Non pensare di cavartela facendomi gli occhioni ora me la paghi> disse avvicinandosi a me, prende la farina con una mano, con l'altra mi trascina sul tappeto del salotto mi ci fa cadere sopra , si mette seduto su di me a cavalcioni mi toglie l'asciugamano in cui avevo avvolto i miei capelli e inizia a impiastricciarmeli di farina. Dopo un po' dice <ecco fatto ora siamo pari> lo guardo <anch'io posso ritenermi soddisfatta> gli dico indicando i suoi capelli, detto ciò scoppiamo a ridere come due cretini ancora buttati sul tappeto uno sopra l'altro.

<Scusatemi ragazzi ma potreste dirmi cosa state combinando lì a terra semi-vestiti e soprattutto sporchi di farina?> disse una voce femminile.
Ci girammo di scatto e ci irrigidimmo all'istante. Merda- pensai- è Morena, la mamma di Fede.

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Salve fanciulli. A quanto pare questa volta la sua figuraccia Annie l'ha fatta con il suo ballerino Federico, non poteva desiderare altro se non farla con la sua mamma. Riuscirà a cavarsela in questa situazione o perderà il controllo delle sue azioni?
Spero che questo nuovo capitolo vi piaccia, mi raccomando fatemi sapere cosa ne pensate.
Un bacio
Annie💕

The power of Dream | Benji&Fede | Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora