Reckless || Calzona

V.

Giorno 10, Agosto 2014

Oggi saremmo andate al Big Sur, un posto che volevo visitare fin da quando ero piccola. Il primo turno di guida lo ha voluto fare Callie, e io ho insistito, ma lei mi ha solo ignorato e salì dalla parte dell'autista e ha acceso la macchina, obbligandomi a salire di fianco a lei. Erano passati tre giorni da quando Erica se ne era andata, e Callie stava decisamente meglio. Inoltre, ho notato varie volte che mi fissava con uno strano sguardo che non riuscì a capire.

"Accendi la radio," mi incita, portandomi di nuovo sulla terra e facendomi cadere dal treno dei miei pensieri. "Prendi il mio cellulare e scegli una playlist a caso, è indifferente per me," aggiunse, gesticolando con le mani. Fidandoci l'una dall'altra, ognuna di noi sapeva il codice del cellulare dell'altra, ed entrando nella sua musica, scelsi una canzone di Ed Sheeran, una delle mie preferite.

"Bella scelta," afferma, lanciandomi un'occhiata, ma tenendo le mani sul volante. Alzai il volume della radio, e sento che Callie aveva iniziato a cantare sopra la voce dell'autoparlante.

I've fallen for your eyes
But they don't know me yet

And the feeling I forget
I'm in love now

Kiss me like you wanna be loved
Wanna be loved
Wanna be loved

I suoi occhi scuri luccicavano sotto la luce del sole appena nato, e io sentivo il dovere di guardare l'arte che si era creata di fianco a me. Il tempo era come se si fosse fermato, le cose che ci circondavano erano sfocate, e io vedevo solo lei e le sue labbra che si muovevano, facendo uscire suoni che erano piacevoli da ascoltare. "Io--" dico, ma qualcosa mi ferma. Stavo per dirle quelle tre parole, ma sono certa che se le dicevo ci saremmo schiantate contro un camion o un albero, quindi mi trattenni.

Per fortuna le mie parole sussurrate andarono disperse nel silenzio, e lei sembrava di non aver notato nulla, continuava a cantare.

So kiss me like you wanna be loved
Wanna be loved
Wanna be loved

This feels like I've fallen in love
Fallen in love
Fallen in love

Proprio come era iniziata, la melodia finì, sfumando. "Sei davvero brava," mi complimentai, battendo le mani l'una contro l'altra, applaudendo.

"Grazie mille, Ari," rispose, sorridendomi timidamente. "Che cosa dovevi dirmi prima?" chiese all'improvviso.

Il fiato mi si mozzò in gola, il mio cuore saltò un battito, e credo di essere diventata un fantasma. "N-niente," replico, scossando la testa.

"Mi sembrava che avevi parlato," borbotta, prendendo una curva.

"Siamo arrivati?" chiedo, per muovermi dall'argomento.

"Non ancora, credo mancano ancora un paio d'ore," rispose.

"Vuoi fare a cambio?"

"No, ce la faccio," dice. "Grazie per averlo chiesto," aggiunse, sorridendomi.

Non sapendo cosa risponderle, le sorrisi semplicemente, un sorriso che lei probabilmente non ha visto. Nel frattempo, la canzone Chasing Cars risuonò negli autoparlanti. "Oh, bella questa, alza il volume," dice lei eccitata.

We'll do it all
Everything
On our own

We don't need
Anything
Or anyone

If I lay here,
If I just lay here,
Would you lay with me and just forget the world?

Non appena arrivò il primo ritornello, la sua energia era come se fosse contagiosa, e io mi ritrovai lì a cantare con lei, facendo finta di suonare una chitarra immaginaria.

Let's waste time
Chasing cars
Around our heads

I need your grace
To remind me
To find my own

Quando iniziò la parte più rock della canzone, lei iniziò a scossare la testa su e giù, facendo cadere delle ciocche di capelli sul suo viso, rendendo la sua esibizione ancora più adorabile. Con una mano raggiunsi l'autoparlante, e alzai quasi al massimo il volume. E lei continuò: scossanco il capo su e giù, cantando.

"Sei adorabile," mi scappano queste parole. Immediatamente, arrossisco, e lei si gira verso di me con questo gran sorriso, e mi chiede,"Cosa?"

Probabilmente non mi aveva sentito, perché il volume era davvero molto alto. Forse, era meglio così. I miei complimenti per lei potevano pure restare nascosti nella musica. E forse, se alzavo di più il volume, potevo anche gridarle che l'amavo, tanto non mi avrebbe sentito. Magari, gridarle 'ti amo' sarebbe stata la cosa più bella che mi potesse capitare quel giorno.