La verifica di storia é andata molto meglio di quanto mi aspettassi, ho risposto ad ogni domanda.
"Wee bro, aspettami"
Mi volto al richiamo del mio migliore amico, Samuel, e lo osservo fino a quando mi raggiunge.
Siamo in classe assieme, é proprio in queste quattro mura, tre anni fa che ci siamo conosciuti.
Se ve lo state chiedendo, frequento il liceo scientifico...non sono un secchione ma mi piace studiare ed arrivo al sette senza troppi sforzi.
Ah e già che ci siamo mi presento per bene, mi chiamo Ethan Smit, ho diciotto anni e sono in quarta superiore, prima abitavo a Modena con entrambi i miei genitori, poi hanno divorziato e io e mia madre siamo venuti a vivere qua a Londra...non ho sofferto molto per questo...là non avevo più di tre amici ne tantomeno una ragazza.
Qua la mia vita é mille volte migliore, ho un gruppo di amici, di quelli veri, mi trovo bene nella mia scuola , vado spesso a feste eccetera....insomma non ho niente di cui lamentarmi."come ti è andata?" chiedo a Samuel giusto per fare conversazione mentre ci avviamo verso l'uscita.
"diciamo che ieri ho avuto di meglio da fare che studiare"
"davvero? e cosa?" chiedo anche se so già la risposta.
"ho passato un bellissimo pomeriggio a fare cose da grandi assieme a Rose"
se ve lo state chiedendo Rose è la sua ragazza, ragazza per modo di dire, tra quei due è un continuo tira e molla.
"cose da grandi eh?" ripeto ridendo
"esatto" dice lui facendomi un occhiolino per poi svoltare a destra, nella direzione del suo armadietto.
io continuo a camminare dritto verso l'uscita, quando ad un tratto sento una mano sulla spalla, mi volto e trovo il dolce viso paffutello di Emily, la mia migliore amica.
le schiocco un bacio sulla guancia per poi riavviarci assieme.
"senti Ethan, avrei da chiederti un piccolo favore"
"dimmi Em"
"non è che dopo la festa di questa sera posso restare a dormire da te? perchè dato che l'ultima verifica di mate mi è andata male, sono in punizione per tre settimane....ma io DEVO andare a quella fottuta festa, quindi ho detto a mia mamma che venivo a studiare da te... posso? sì vero? okay perfetto grazie sei il migliore ci vediamo stasera, ciao"
blatera tutto d'un fiato e poi se ne va via senza che io le abbia dato risposta, tipico di Em.
Finalmente sono fuori da questa cavolo di scuola e mi avvio a piedi verso la fermata della metro.
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Il pomeriggio l'ho passato interamente sui libri e sono a dir poco esausto.Decido di farmi una doccia rilassante e mi sono già tolto i vestiti, pronto ad entrare quando suona il campanello.
Decido di ignorarlo, ma questo continua a suonare imperterrito quindi non mi resta far altro che rivestirmi e scendere ad aprire.
Rimango sorpreso nel trovare Emily dietro alla porta, ma poi mi ricordo della festa.
"Non te ne eri dimenticato vero?" Chiede con sguardo inquisitore.
"Dimenticato? Io? Pfff....ma ti pare? Dammi solo cinque minuti e andiamo"
Dico correndo in camera mia per prepararmi, apro l'armadio.
Non ho un cazzo da mettermi.
Inizio a tirare fuori maglie e pantaloni e lanciarli a caso per la stanza, fino a quando trovo una camicia nera e dei jeans decenti.
Li indosso, sistemo un po' il ciuffo, una spruzzatina di profumo e sono pronto.
Scendo le scale, prendo le chiavi della macchina e ci avviamo verso questa festa.
Appena entriamo nel locale, l'odore di alcol (che io amo) mi riempie le narici, Emily in un battibaleno é scomparsa dalla mia vista quindi io mi guardo intorno per vedere se c'è qualcuno che conosco.
Vedo subito Benjamin, un amico, e lo raggiungo:sta parlando con due ragazze.
"Ethan!" Esclama vedendomi arrivare
"In persona!"
Tra le due ragazze la rossa non mi degna nemmeno di uno sguardo, tutte le sue attenzioni sono rivolte verso il mio amico, mentre la bionda si avvicina a me e mi chiede :"ti va di bere qualcosa?"
"Certo" rispondo io sorridendo e pensando che ho trovato con chi passare la serata, e poi ci avviamo a forza di spintoni verso il bancone.
Ordiniamo da bere e mentre il tipo ci prepara i drink cerco di fare un po' di conversazione.
"Allora dove vai a scuola? Sai non ti ho mai vista in giro..."
"Veramente frequento la tua stessa scuola, sono al quinto anno" risponde abbastanza freddamente.
Ecco, prima figura di merda della serata fatta.
Non so più cosa dire quindi inizio a sorseggiare il mio drink alla pesca, finalmente pronto, in silenzio.
Poi è lei a prendere parola :" scusa, devo andare da una mia amica"
E senza aspettare risposta, gira i tacchi e se ne va....ma cosa le ho fatto?
la serata alla fine non si è rivelata nulla di speciale, l'ho passata a ballare con una tipa che non la smetteva di strusciare il suo enorme culo rifatto su di me, sono quasi le due adesso e decido di cercare Emily.
Giro tutta la discoteca nella speranza di scorgere la chioma rossa della mia migliore amica, ma niente da fare.
Allora esco ed è proprio là che la vedo, appoggiata ad un palo della luce che canta a squarciagola, completamente sola...qualcosa mi fa pensare che ha esagerato con la vodka...Mi avvicino ridendo "Em, cosa fai?"
"With your loooooove nobody can drag me dooooown"
"Emily dai andiamo a casa"
"Nobody nobody"
La prendo per mano e la trascino fino alla macchina mentre lei continua imperterrita a cantare, ma dove me la sono trovata una così?
Una volta a casa, prima di aprire la porta mi raccomando: "c'è mia mamma che dorme, non azzardati a cantare "
Lei annuisce ed entriamo.
"Jingle bells Jingle bells Jingle all the waaaaay"
"Emily!" Grido tappandole la bocca con una mano e portandola in camera mia.
"Tieni mettiti questa maglia" dico lanciandole una delle mie.
"Ethan, potrei avere dell'acqua?" Chiede.
"Sì scendo a prendertela tu non ti muovere da qui"
Una volta preso un bicchiere d'acqua torno su e non appena varco la porta della mia camera trovo la mia migliore amica seduta sul mio letto come l'avevo lasciata.
Le porgo il bicchiere e mentre beve mi cambio e mi stendo affianco a lei.
Quando ha finito spengo la luce, intenzionato a dormire ma sento una mano che mi accarezza i capelli.
"Emily? Emily che cacchio stai facen-"
Non riesco a finire la frase che la mia migliore amica poggia le sue labbra sulle mie.
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MY BURROW
ChickLit"La guardai, cercando di assimilare le varie sfumature dei suoi occhi,certo a quella distanza però non era facile, ed è per quello che mi decisi ad annullare lo spazio che ci separava" . Due ragazzi, Federico e Lisa, lui estremamente estroverso, le...