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Sapete perché mi fanno paura gli addii? Perché sono addii.
Niente più auguri di Natale,Capodanno o Pasqua.
Niente più scambi di sguardi, niente più "come stai?" o "Usciamo oggi?"
Non seguire più una persona su instagram, Facebook,  twitter.
Niente più pomeriggi al parco, al cinema o semplicemente sul divano sotto una coperta.
Non farla più ridere, non poterla consolare quando piange.
Sì, gli addii mi fanno paura perché sono addii e non arrivederci e perché possono anche essere graduali, ci si sente sempre meno fino a non farlo più.

Questi pensieri mi tormentano mentre guardo l'aereo decollare, l'aereo al cui interno c'è la mia migliore amica, e non riesco a fare a meno di chiedermi se mai la rivedrò...perché so come vanno a finire queste cose, ci si fanno mille promesse, si organizzano piani apparentemente perfetti e poi che sia per la distanza, che sia per i cambiamenti subiti nel frattempo....si perde l'interesse, e solo chi ha provato queste cose sulla propria pelle potrà capirle.
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"Mammaaaa io esco" urlo in modo che mia mamma mi senta anche dal piano di sopra.

Sono pronto ad uscire quando lei mi ferma "aspetta Ethan!"

"Dimmi" dico voltandomi

"Dove vai?" Chiede

"Da Samu, mi fermo anche a cena"

"A proposito... non è che per cena riusciresti a tornare? Dobbiamo parlare di una cosa importante"

"Ti riferisci all'uomo mezzo nudo che ho trovato ieri in giro per casa?" Chiedo con tono aspro, a causa di tutta la storia di Emily non avevo ancora avuto modo di incazzarmi per bene e pensarci un po' su"

"Si" dice abbassando lo sguardo, probabilmente perché sa di essere dalla parte del torto

"Ok" rispondo semplicemente ed esco di casa.

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Una volta a casa di Samu mi sfogo raccontandogli tutto.

"Lasciatelo dire, ti stai comportando un po' da bambino, tua mamma é abbastanza giovane, é normale che sia in cerca di una nuova relazione da vivere, e a dirtelo é uno che non ha mai conosciuto suo padre perché è sparito chissà dove e la cui madre ha avuto attorno ai 5/6 fidanzati"

"Ma non sono incazzato perché sono geloso di mia mamma o perché spero che un giorno lontano ritorni assieme a mio padre ma per il semplice fatto che non me l'abbia detto...vuol dire che non si fida, non ha condiviso con me una cosa importantissima della sua vita e chissà da quanto va avanti, magari anni...e magari ho pure...che ne so un fratello! Magari vogliono convivere o trasferirsi nel suo paese, chi mi dice che abita a Londra? Magari è Irlandese...magari é antipatico e stronzo, lascerà mia madre per una ventenne con le tette rifatte e lei cadrà in depressione o magari..."

"Ahah stai dando di matto amico, vai a questa cena, ti fai un'idea di lui e poi decidi" mi ferma Samu prima che io continui.

E come sempre, non riesco a fare a meno di dargli ragione.

"Comunque io e Rose ci siamo lasciati" annuncia.

"Che novità " dico alzando gli occhi al cielo" lo sai benissimo che tra massimo tre giorni tornerà tutto come prima "

"No questa volta no, voglio qualcosa di serio" afferma apparentemente convinto.

"Se lo dici tu" rispondo ridacchiando leggermente...secondo me non ci crede nemmeno lui.

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Sono leggermente in ritardo, spero che mia mamma non se la prenda.

Pulisco le scarpe sul tappetino all'ingresso ed entro in casa.

Mi dirigo in cucina dove ci sono appunto mia madre e questo "Mirko" che mangiano del pollo.

Appena entrano si interrompono e mi guardano con un misto di confusione e sollievo.

"Piacere Mirko" dice alzandosi in piedi e porgendomi la mano

"Ethan" dico senza stringerla.

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