6-lisa

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ciauu, ho deciso che ogni tanto farò dei capitoli "speciali" dal punto di vista di lisa. tra l'altro quando me la immagino penso ad ashley benson (foto)...non so perchè però la trovo azzeccata per il personaggio di lisa...voi come ve la immaginavate? detto questo, buona lettura!

adoro quando,come questa mattina a svegliarmi è Lasagna, il mio gatto. è piuttosto vecchio e ci sono davvero tanto affezionata,passo cinque minuti ad accarezzargli la pancia proprio nel punto in cui piace a lui, ma poi mi devo alzare per forza.

scendo in cucina a preparare la mia solita tazza di latte con i cereali, e come ogni mattina trovo mia madre e mio padre intenti a fare colazione e li saluto con il consueto "buongiorno" che loro ricambiano in coro.

una volta finita la colazione torno in camera, mi vesto con una maglietta azzurra col taschino davanti e dei semplici jeans, preparo lo zaino e mi dirigo verso la metropolitana, l'unico pensiero che mi rincuora e mi da la forza per affrontare la giornata è che mancano solo cinque giorni alla fine della scuola...no in realtà forse ce n'è un'altro...

sì, inizia con  "E" e finisce con "than"  mi suggerisce la mia coscienza, ma scaccio quest'ultimo pensiero.

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si sa come funzionano le cose l'ultima settimana di scuola, i professori tentano di spiegare fino all'ultimo ma, tra la stanchezza e il caldo,non vengono ascoltati da neanche la metà della classe.

io, in questo preciso istante, sono intenta a scarabocchiare sul quaderno di matematica...ma forse scarabocchiare non è il termine giusto, perchè linea dopo linea quelli che sembrano segni a caso  iniziano a prendere forma, lascio la mia mano libera di muoversi sul foglio, sul quale appaiono prima due occhi color ghiaccio, seguiti da delle labbra carnose e da un ciuffo biondo. non appena mi rendo conto di ciò che ho fatto strappo il foglio dal quaderno e lo appallottolo, cercando di dare una spiegazione  a ciò che è appena successo...non mi era mai successa una cosa del genere.

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non appena arrivo a casa apro skype e chiamo la mia migliore (e unica) amica.

si chiama Aisha e abita a Liverpool, quindi non riusciamo a vederci troppo spesso, abbiamo in comune la passione per il disegno ed è proprio questa che ci ha portato a conoscerci. ci siamo parlate per la prima volta su instagram dove io pubblico le foto dei miei disegni e lei mi ha scritto per complimentarsi. mentre sono persa in questi pensieri lei risponde.

 "Lisa!"

"ciao Aisha, devo raccontarti una cosa"

"dimmi tutto" risponde sorridendo

"ecco vedi..." non so come cominciare" hai presente il mio vicino di casa?" le chiedo, l'ha visto un paio di volte quindi teoricamente dovrebbe ricordarselo...

"il vecchio signore tutto gobbo che abita nella casa rossa a destra?"

"ma no!" dico ridendo" quello della casa a sinistra, Ethan"

"ah quello strafigo che spiavi sempre dalla finestra!" dice mentre le si illuminano gli occhi, dovete sapere che ha una vera e propria ossessione per i ragazzi che io non son mai riuscita a capire.

"si lui, beh ecco ...abbiamo iniziato a parlare...lui dal suo balcone e io dal mio, tutte le sere.."

"e di cosa parlate?" 

"di tutto e di niente, di quello che ci succede, ma il punto non è questo."

"beh qual è allora?"

"beh in realtà sono due i punti, il primo è che abbiamo fatto una scommessa, se lui riuscirà a finire un libro a mia celta dovrò accompagnarlo ad una festa"

"uhhh prometti di invitarmi, non mi posso perdere la tua prima festa!"

"Aisha, sai benissimo che non ci andrò mai"

"so che con te su queste cose è inutile insistere quindi..il secondo punto?"

"beh...oggi senza rendermene conto a scuola l'ho disegnato.." nell'esatto istante in cui lo dico le mie guance si colorano di rosso.

"NON.CI.CREDO" scandisce lei" lisa sei cotta! beh...d'altronde come biasimarti...è perfetto!"

"non mi piace! ma neanche un po'! siamo completamente diversi non potremmo mai andare d'accordo e poi io non sono al suo livello.." finisco la frase mormorando

"oh non sparare cagate, anche io e te siamo completamente diverse ...eppure? senti ora devo andare, tienimi aggiornata, un bacio"

"ci sentiamo" la saluto e chiudo la chiamata

non mi piace.

 no.

 non mi piace. 

ne sono sicura.

non mi può piacere uno come lui. 

mai.

 no no. 

aisha si sbaglia. 

e per cacciare questi pensieri decido di usare uno dei metodi più efficaci.. ovvero quello di immergermi nella lettura.

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