Capitolo 3

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E volano due settimane così, fra lezioni, raccomandazioni e saluti vari.. sono riuscita a diplomarmi con una buona media e non mi lamento, anche Erri si è diplomato e ovviamente sono stata obbligata da lui a dargli una mano a studiare.. il solito.

Ora sto finendo di preparare la valigia, fra poco erri arriverà e ci porterà in aereoporto.

Non riesco a credere che dovrò lasciare tutto questo.. mi sento così confusa, vuota.. perché è come se mi stessero spogliando della mia vita per gettarmi nuda in un posto in cui non ho uno straccio di certezza che con il tempo possa coprirmi e ripararmi dal freddo.. altri direbbero "wow vado a Los Angeles, fanculo tutto" beh io no, la mia vita non è il posto dove mi trovo ma le persone, le emozioni e i momenti avuti qui..

Sento bussare alla porta e mi risveglio dai miei pensieri, chiudo la valigia e vedo entrate Erri che mi sorride ed entra tenendo le mani dietro la schiena; mi avvicino per abbracciarlo ma mi allontana con una mano

<< Perché mi allontani? >>

Sinceramente non lo capisco, sono confusa.. ultimamente ha atteggiamenti che non riesco a comprendere, in alcuni momenti sembra incazzato e in altri felice come nessun altro..

Scuote la testa e mostra una rosa dalla mano che aveva dietro la schiena e mi viene da sorridere anche se non capisco il perché di questo gesto ma lui lo sa quindi non tarda a parlare

<< Dobbiamo parlare, anche se non mi sembra giusto farlo in queste circostanze >>

Annuisco semplicemente e vado a sedermi sul bordo del letto pronta ad ascoltarlo, non voglio metterlo in difficoltà, voglio stare zitta e far parlare solo lui..

Lo vedo sedersi sul pavimento davanti a me e guardarmi in modo strano, forse con un filo anche di tristezza

<< Senti Kim.. io non so da dove iniziare, è difficile perché per tutto questo tempo non ti ho mai detto nulla e per me era diventata quasi un abitudine non spingermi oltre per non turbarti o peggio ancora allontanarti anche se credimi, la voglia di baciarti, stringerti, accarezzarti, era immensa.. ma non nel nostro solito modo, nel modo che desidero io, quello che da anni mi consuma.. eh si principessa io ti amo anche più di quanto ami me stesso e dirtelo ora.. che te ne vai fa ancora più male.. vederti andare via è l'ultima cosa che voglio perché tu per me sarai sempre qui in questa casa a sorridermi e urlarmi che sono un coglione.. per questo non potrò accompagnarti io.. vi ho già prenotato un taxi e sarà qui a momenti.. dovrò dirti addio qui, spero solo che tu sia felice quanto lo sono stato io vicino a te anche solo da amico >>

Ascolto le sue parole incredula.. davvero ha sempre provato tutto questo e io sono sempre stata qui a guardare senza capire.. ecco il perché del suo cambiamento..

Lo guardo e mi sento uno schifo.. perché non avrei mai potuto dargli quello di cui aveva più bisogno; mi fiondo su di lui.. ho solo bisogno di un suo ultimo abbraccio prima di lasciarlo andare, so che sarà l'ultima volta, che dopo non vorrà più vedermi per il suo stesso bene e lo accetto..

Appoggio la testa sul suo petto e sento il suo cuore esplodere a momenti e le sue braccia avvolgermi e stringermi.. vorrei poter rimanere qui, con lui, per me la sua presenza è l'unica certezza ma non posso, non posso perché non farei altro che fargli del male.. si tengo a lui ma non lo amo e lui questo lo sa..

Rimaniamo così per un tempo spero infinito ma è lui a distruggere questa piccola speranza quando allenta lentamente la presa per lasciarmi andare..

Lo vedo andare verso la porta per uscire e andarsene.. lo lascio fare, non posso fare altro che questo..

Aspetto qualche minuto in modo che lui possa andare, prendo la valigia e lascio la rosa al centro del letto.. so che Erri prenderà questa casa per venirci a vivere da solo e sono sicura che questa sarà la sua camera da letto.. per questo lascio la rosa qui, non è che non lo accetto è solo che voglio che lui tenga la rosa e tutto quello che racchiude.. le sue parole e il nostro ultimo abbraccio..

Sono davanti alla porta e mi fermo a guardarla un'ultima volta.. mi mancherai principe.. addio.

Come disse Erri un taxi sarebbe arrivato per portarci in aereoporto e così fu.. quel breve tragitto fu straziante e silenzioso, mia madre non mi ha rivolto una parola ma meglio così, sono in una stanza mia in questo momento, ho voglia di stare sola, con la mia musica e i miei pensieri.. ora sono in viaggio e mi perdo a guardare quell'insieme di nuvole fino a chiudere gli occhi e perdermi nel buio fino ad addormentarmi..

Qualche ora dopo..

Il tocco di mia madre mi risveglia quindi apro lentamente gli occhi togliendo le cuffie e la sento parlare.. stiamo per atterrare.. una volta uscite dall'aeroporto riusciamo a prendere un taxi che ci porterà nella nostra nuova casa già perfettamente arredata delle nostre cose; un silenzio tombale avvolge questo momento, sino avvolta nei miei pensieri, non so cosa aspettarmi fino a che non sento la macchina fermarsi quindi scendo e prendo la mia valigia.

Mi fermo ad osservare l'immensa casa che mi ospiterà d'ora in poi..

Eccomi qui Nulla.






SPAZIO AUTORE

Ed ecco qui il nostro terzo capitolo.. che ve ne pare? Fatemi sapere con qualche commento o se avreste qualche idea per la storia con un messaggio.
Grazie ancora a tutti quelli che leggono la mia storia.

_eyeofhorus_

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