Capitolo 4

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Entriamo in casa e devo dire che è molto spaziosa, fortunatamente; una grande sala all'ingresso con un arco che da nella cucina e dall'altra parte della stanza un corridoio che da nel bagno anche quello molto grande. Salgo le scale, credo che portino al reparto notte della casa ovvero alle camere da letto e in effetti mi ritrovi su un lungo corridoio dove alla fine scorgo un enorme specchio che prende circa tutta la parete, alla mia sinistra quella che sarà la mia stanza con le pareti tutte in un color sabbia tranne quella su cui si appoggia il letto, colorata di un bordeaux intenso.. beh non male direi, adoro questo abbinamento.. e alla fine di questa parete un'altra porta che porta in un bagno personale, sia lodato chi creò questa casa.. è inutile dire che dalla parte destra del corridoio ci sia una camera uguale alla mia che occuperà mia mamma..

Comincio a disfare la mia valigia e a sistemare parte dei miei vestiti - dato che il resto arriverà insieme agli ultimi pacchi fra un paio di giorni - nell'enorme armadio di fronte al letto; qui dentro è tutto enorme ed è già un punto a favore dato che io amo le case grandi.

Finito di disfare la valigia scendi nuovamente in salotto dove trovo mia mamma che mi invita a seguirla in cucina per bere qualcosa e noto che sul bancone ha già preparato due bicchieri di latte al cioccolato con un vassoio con qualche biscotto; mi siedo su uno sgabello e vedo mia mamma fare lo stesso ma di fronte a me..

Comincio a bere il mio bicchiere di latte alzando ogni tanto lo sguardo su di lei.

<< La casa è stupenda, devo ammetterlo.. >>

<< Si lo so, spero anche che ti abituerai presto al posto, so che per te non è facile >>

<< Non ho altra scelta no? >> Questa sua gentilezza non mi piace..

<< Come mai Erri non ci ha più accompagnate, so quanto siete legati e pensavo gli avrebbe fatto piacere farlo >>

<< Imprevisto >> taglio corto a questa domanda e mi alzo dallo sgabello per mettere il mio bicchiere nel lavello prima di tornare in camera mia.

Decido di farmi una doccia, ne ho proprio bisogno quindi entro nel mio bagno, apro il getto di acqua calda della doccia e comincio a spogliarmi mettendo gli abiti nel cesto dei vestiti sporchi.
Entro e subito mi rilasso al contatto con l'acqua bollente.. mi appoggio con la schiena al muro della doccia e respiro lentamente.. amo questa sensazione.. non riesco a pensare, la mente si svuota e tutti i problemi sono fuori da qui, completamente.

Esco dalla doccia e mi avvolgo in un asciugamano insieme a tutti i miei pensieri. Mi porto fino al letto dove mi stendo finendo a fissare il soffitto per qualche minuto.. forse dovrei cercarmi un lavoro in modo da mettermi qualcosa da parte e andare via da qui, lontano da mia madre e lontano finalmente dalla sua vita..

Mi alzo decisa e mi dirigo verso l'armadio che apro prendendo poi un paio di leggins neri, una canotta grigia e una camicia a quadri rossa e blu cominciando così a vestirmi. Una volta finito mi avvicino alla cassettiera con lo specchio dove trovo la mia trousse appoggiata li poco prima e comincio a truccarmi in modo semplice; giusto la base è un po' di mascara.. lascio i capelli bagnati e scendo al piano di sotto portandomi solo il cellulare e qualche soldo uscendo poi di casa.

Le strade della città sono piene di gente anche se ormai siamo nel tardo pomeriggio; cammino tranquilla senza una meta, spero solo di non perdermi..

Mi ritrovo davanti ad un enorme edificio di vetro e ne rimango affascinata, chissà cosa combinano lo dentro, che persone distinte ci saranno; vedo uscire uomini e donne in vestito, tirate di tutto punto.. beh un posto dove non vorrei mai stare..

Continuo a camminare lungo la via quando vedo una caffettiera all'angolo e decido di prendere qualcosa da bere.
Mi accomodo in uno dei tavolini dentro e una ragazza giovane, avrà la mia età, capelli corti castani e due grandi occhi scuri, si avvicina al mio tavolo per prendere il mio ordine credo.

<< Buongiorno signorina, cosa le porto? >>

<< Un milkshake al cioccolato grazie >>

<< Certo arriva subito >>

Il suo tono è cambiato non appena la voce di un uomo si sente arrivare dalla cucina ma non per lei, la vedo nervosa. Vedo la ragazza andare verso il bancone per preparare il mio ordine e poco dopo torna al mio tavolo con ciò che le ho chiesto poco prima

<< Brutto momento eh >>
Mi riferisco alle urla di quello che sembra il suo capo mentre le pago il milkshake

<< Si, purtroppo una cameriera non ha rispettato le regole e sicuramente verrà cacciata, mi scusi ora, devo tornare al lavoro >>

<< Si figuri >>

Mh.. mi dispiace per quella ragazza ma se da quella cucina dovesse uscire il capo di questo posto potrei chiedergli se ha bisogno di una cameriera.. come lavoro non sembra male..

Aspetto un po' e in effetti vedo uscire l'uomo dalla cucina abbastanza nervoso ma decido di avvicinarmi comunque

<< Salve, scusi il disturbo, potrei chiederle una cosa? >>

<< Mi dispiace signorina, non è un buon momento >>

<< Lo so, ho sentito le urla e non posso fare a meno di chiederle se ha bisogno di una nuova cameriera, mi sono appena trasferita qui e due settimane fa mi sono diplomata in Italia.. avrei bisogno di un lavoro e a quanto pare lei di una cameriera >>

Lo guardo ma non risponde quando poi lo sento sospirare e gettare la sigaretta che stava fumando a terra.

<< Domani mattina alle 8. Farai un giorno di prova fino all'ora di pranzo >>

<< Certo! grazie mille! >>
Dico mentre mi allontano per tornare a casa contenta del mio nuovo lavoro.








SPAZIO AUTORE
Ed eccoci quaaa! Come va? Spero che la storia vi stia piacendo e se avete qualche consiglio commentate pure, non siate troppo cattivi, è la mia prima storia ;)

_eyeofhorus_

White ButterflyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora