L'amicizia estrema e delicata è spesso oltraggiata dalla piega di una rosa.
Nicolas de ChamfortScrivo così a caldo.
Voglio rigettare tutto.
Il pianto di oggi che poi mi chiedo il perché. Ho pensato, l'ho solo immaginato l'incontro e non mi é piaciuto.
Fare finta di nulla e recitare la parte di chi del passato se ne infischia.
Ma io non me ne infischio.
E ammetto.
Si, lo ammetto, non ho saputo fermarle.
Sono entrata in una crisi isterica durata ore ed ore.
Le lacrime, stupide, hanno preso il sopravvento.
Le ho trattenute per così tanto tempo che i bulbi li ho sentiti scoppiare. Mi sono armata di fazzolettini e sono restata seduta in uno stato di trance per una bella manciata di minuti, incredula di me stessa.
Ho sviluppato un super potere, sono capace di non far rumore. Sono stata silenziosa, pacata, ho tenuto il fazzoletto sull'orlo dei miei occhi così che le lacrime non arrivassero a bagnare il resto del volto.Mi sento così ridicola a scriverlo ma che valvola di sfogo posso avere?
Gli altri mi conoscono per la strafottente, la Cristina cazzuta che della sua migliore amica se ne fotte.Non sai che piacere è stato essere arrivata prima di te.
Sono restata fuori la porta per così tanto tempo a cercare di udire la tua voce così da poter andare via, così da poter dire di non potercela fare.
Ce l'ho fatta. Ci pensi?Poi sei arrivata.
Prima o poi dovevi arrivare anche tu.
Piccola rompicoglioni con la voce squillante.
Ti sei guardata in giro e ti ho sorriso di circostanza...Pensavo fosse un sorriso di circostanza, la verità è che vederti mi mette il sorriso, sei sempre stata tu il mio raggio di sole e vederti mi ha provocato tanta gioia per un momento.
Gioia che è andata a farsi fottere durante il resto della serata.La casa ha un piccolo salone dove a stento siamo entrati tutti noi. Tra tanti posti a sedere hai deciso che il tuo posto era quello di fianco al mio, alla mia sinistra.
Forse hai preso la scelta giusta.
Così non abbiamo dovuto guardarci negli occhi.
Se avessimo incrociato gli sguardi anche solo per un momento sarei crollata all'istante.
In quegli occhi ci siamo rispecchiate per così tanto tempo che il solo pensiero di non poterti ritrovare mi ha messo paura.Questa serata mi ha fatto capire che di corazze non ne ho.
Con te non ne ho mai avute ma credevo ingenuamente di averne costruita una col tempo.
Un tempo costruito da false supposizioni.Siamo state circondate da persone che reputiamo amici perché ci conosciamo da così tanto tempo da dover dare per forza questa stupida etichetta al rapporto.
Siamo state circondate da persone che non facevano altro che scavare nei ricordi.
Ricordi di una vita insieme perché dove c'ero io,c'eri anche tu.Ti ricordi quando ...?
Ma che cazzo mi vuoi far ricordare?
Ricordi la nostra situazione attuale ?
Ricordi che non siamo niente?Abbiamo rivissuto momenti, fotografie di giornate spensierate quando ancora non eravamo a conoscenza di tutto quello che sarebbe accaduto .
E abbiamo sorriso.
Io l'ho fatto per non dover alzarmi e buttare tutto per l'aria, per poterti gridare "Siamo sorelle cazzo, che cazzo ne hai fatto di quella che eri?"Hanno dovuto rievocare ricordi, perché solo quelli sono rimasti di te, di quella che eri.
L'eclissi su di te è stata totale.
E sei rimasta così, così come io non ti voglio.Di questa assurda serata mi è rimasto un mal di testa, dei finti sorrisi e uno stato d'animo impreciso.
Non so dare un nome a questa cosa. Se accade per amore c'è il mal d'amore ma questo un nome non ce l'ha.
Perdita.
Ti ho persa e mi sono persa anche io.
Eri la mia metà.
E questa cosa di dover parlare al passato mi fa incazzare ancora di più e lo so che queste parole non ti arriveranno mai perché questa è la cosa che più mi piace,il saper parlare al mondo e non a te.N/A;
Mi scuso per queste mie intromissioni ma ci tengo a precisare che questa storia era stata pubblicata in precedenza e poi ripubblicata.
Quindi questa cosa è accaduta come tutto il resto.
Questi sono i miei pensieri,piccolo sfoghi, parole represse restate nella mente e mai urlate di conseguenza.
Queste sono le parole che mi faceva tanto bene buttare giù un tempo e ammetto che nonostante siano passati quattro anni, se la incrociassi sarei ancora nello stesso stato di quella giornata.
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Wilted Roses
Aktuelle Literatur~autobiographical stories Ma se non scrivo le mani prendono fuoco e la mente inizia a pizzicare. Ció che resta di tutti i viaggi è il profumo di una rosa appassita. (Cavidan Tumerkan) Cover by harrjsgraphic