L'inizio della battaglia-gli eserciti

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La notizia giunse inaspettata, l'esercito di Artaserse era pronto a dare battaglia a Cunassa. Il panico serpeggiò tra le file dei ribelli, che si apprestarono a dare battaglia in fretta e furia e a digiuno. Ciro diede ordine di schierare le truppe, chiedendo a Clearco di convergere al centro dello schieramento avversario, dove c'era suo fratello, ma egli non volle; ben conscio delle difficoltà in cui poteva incappare una falange con il fianco destro scoperto. I Greci si schierarono quindi sul fronte, con Clearco all'estrema destra che manteneva l'ala verso l'Eufrate, Prosseno il centro, mentre Menone l'ala sinistra. I fianchi erano coperti dalla cavalleria e dai fanti leggeri il cui comando venne affidato ad Epistene di Anfipoli. Clearco tenne con sé i reparti di peltasti e 1000 cavalieri paflagoni, mentre le truppe persiane al comando di Arieo tenevano la sinistra dello schieramento. Al centro, Ciro a volto scoperto attorniato da 600 uomini, i cavalieri catafratti della sua guardia personale. Una stima più appropriata vede: 15.000 uomini tra fanti e cavalieri per gli oppositori del gran Re, provvisti di un esiguo numero uomini a cavallo e all'incirca 30.000 effettivi tra i lealisti. La velocità di Ciro non aveva permesso ad Artaserse di radunare tutti gli eserciti delle satrapie, con sé aveva i contingenti Medi al comando di Arbace, di Babilonia al comando di Gobria e del satrapo Tissaferne. Gli eserciti quindi disponevano di forze equivalenti, dove solo gli effettivi della cavalleria differivano in maniera preponderante, 2.600 contro 6.000. Ulteriore differenza sulla pianura l'esercito lealista si dispose in ranghi meno serrati superando così la sinistra dello schieramento dei ribelli.

Cunassa-L'armata di Ciro (#Wattys2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora