Capitolo 1

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"E quindi domani potremmo andare ad Hogsmeade per una burrobirra, magari verso il pomeriggio."
I capelli di Luna Lovegood rilucevano d'argento durante l'inverno, e la sua pelle candida sembrava cercare in tutti i modi di confondersi con il cortile innevato di Hogwarts; quell'anno il freddo pareva essere arrivato prima, gli alberi carichi di neve spuntavano timidamente con qualche ramo gelato, e i volti dei giovani studenti erano quasi del tutto coperti dalle ingombranti sciarpe decorate con lo stemma della propria casa, eccetto che per gli occhi che correvano stancamente da una persona all'altra, cercando il percorso piú breve per arrivare in classe.
"E poi Ron non faceva altro che lamentarsi di non avere ancora bevuto una burrobirra!"
"Non ho forse ragione?" I capelli rossi di Ron Weasley spiccavano tra le teste degli studenti riuniti in quel gruppetto.
"Fa un freddo dannato in questa scuola, neanche il tè di Hagrid riesce a scongelarmi del tutto."
"Per non parlare dei suoi biscotti." Harry Potter accennó un sorriso "quelli sí che fanno rabbrividire."
Gli altri sorrisero bonariamente.
Era cosa nota che il loro amico mezzogigante non fosse davvero un cuoco provetto: dopo lo stufato di lumache propinato a Neville Paciock per festeggiare i 10 punti guadagnati in erbologia per poco il poverino non ci restava secco; una settimana in infermieria era stata di lezione a tutti loro, nonostante Hagrid continuasse a sostenere che il succo di Aconito Napello non fosse affatto tossico e che anzi, la sua brava zia Artemisia glielo servisse ad ogni pasto per farlo crescere grande e forte.
"Non è carino ridere cosí di Hagrid, anche papà è convinto delle potenzialità dell'Aconito, sapete?"
La strega dai capelli d'argento si giró nuovamente, puntando i suoi enormi occhiali rosa verso un'altro membro del gruppo.
"Tu vieni Ginny?"
La seconda Weasley, che fino a poco tempo prima giocherellava con i suoi capelli arancioni, alzó lo sguardo.
"Non so Luna. Sai, Dean vorrebbe che io mi allenassi un pó con lui per il Quidditch...Ma magari vi raggiungiamo appena dopo aver finito, non ci metteremo molto!"
"Oh sí, non ci metterete molto. Giusto il tempo di uno sbaciucchiamento lampo." Ron sghignazzó.
Harry si sentí avvampare. Se solo avesse potuto dirglielo...
"A proposito del Quidditch! Avete sentito la novità?"
Harry si ridestó dai suoi pensieri.
"Di che stai parlando, Neville?"
Il ragazzo avvicinò il volto paffuto verso il centro del cerchio, come se dovesse parlare di qualcosa di estremamente segreto e confidenziale.
"Seamus mi ha detto che l'altro giorno aveva sentito parlare Samantha Perks e Will Dumtorn...Sí Ron, quella con la faccia da topo che è in Serpeverde...Dunque, stavano discutendo del fatto che Malfoy é diventato il nuovo capitano della squadra...No Harry, hai sentito bene...Pare che suo padre abbia finanziato degli istruttori di Durmstrang per allenamenti tripli durante quest'estate, credo abbiano davvero una seria intenzione di vincere la coppa, vogliono stracciarci."
"Addirittura da Durmstrang?" Ron era sorpreso.
"Professionisti quindi...Ma Lucius si fa il bagno nei suoi galeoni, quindi la cosa non mi stupisce!"
"Sapete, credo che se li siano portati anche qui, a scuola! Hanno un permesso speciale da Piton."
"Cosa dici Neville? Anche qui? Continueranno ad allenarsi....È un bel problema..."
"Aspettate un secondo!"
Ginny aveva allargato le braccia con i palmi rivolti davanti, in segno d'attesa.
"Non avete pensato che potrebbe esserci anche Krum tra loro?"
"Interessante, sorellina!" Ron aveva un'espressione di scherno.
"Vogliamo fare una bella rimpatriata tutti insieme? Magari invitiamo anche Karkaroff, una bella merenda a tramezzini e Avada Kedavra, che ne dite?"
"Ron sei un idiota!" Ginny aveva assunto un colorito paonazzo.
"Non pensate a Hermione? Lei e Viktor si sono lasciati in malo modo la volta scorsa, magari non vuole vederlo per un pó."
Tra i ragazzi era sceso il silenzio per un attimo: la loro amica aveva sofferto per alcuni mesi la separazione del suo giovane fidanzato, anche perchè lui aveva iniziato a rispondere in modo distaccato ad ogni sua lettera, fino a spingere la poverina a non inviarne piú per il resto dell'estate.
"Oh suvvia, chi se ne importa di quel pallone gonfiato? Hermione è andata avanti, te lo dico io: quello è pozione passata, ormai lo saluterà appena."
Ron aveva un tono poco convincente.
"C'è una cosa che mi chiedo da stamattina peró..."
I presenti si voltarono verso Luna, che li fissava con aria trasognata.
"Ma dov'è finita Hermione?"
-
Il ticchettio dell'orologio nella biblioteca di Hogwarts era ovattato dal silenzio assordante presente nella sala. I tavoli di mogano erano addossati alle parete, e i libri negli scaffali erano silenziosamente disposti in statiche posizioni, eccetto qualcuno che talvolta si sporgeva per conversare con gli studenti o per emettere un lieve colpo di tosse a causa dello spesso strato di polvere che lo ricopriva. In un angolo della saletta, seduta con la schiena ricurva su un pesante "Manuale per lo studio di piante, alberi e siepi" c'era una giovane strega: i folti capelli marroni le arrivavano sino alle spalle, e gli occhi erano illuminati dalla luce proveniente dalla vicina finestra, che li accendeva di sfumature dorate. Hermione Granger adorava essere seduta comodamente nel silenzio di quei voluminosi manoscritti, accompagnato da suono della penna che gracchiava leggermente sulla pergamena, mentre la sua guidatrice prendeva appunti. Nell'aula la presenza umana (o magica che fosse) era ridotta al minimo: eccetto la ragazza, un altro individuo dalla divisa verde smeraldo osservava fuori dalla finestra posta dall'altra parte della sala il bianco panorama, mentre faceva roteare pigramente la penna d'oca tra le dita, rosse per il freddo e per la fatica di aver scritto poco prima un lungo messaggio.
"Cara mamma,
il piano procede alla perfezione. Credo di essere abbastanza pronto per cominciare a lavore riguardo ció per cui Lui mi ha predestinato, anche se non credo possa essere facile. Silente è un uomo intelligente, probabilmente sospetterà di me o di qualche altro Serpeverde immediatamente, ma io non posso permettere che mi punti subito: per questo ho usato la scusa del duro allenamento di Quidditch, almeno potró depistarli e metterli nelle condizioni di pensare che tutte le mie energie si stiano dissipando nello sport. A proposito, sono molto migliorato come cercatore, e per questo all'unanimità mi hanno eletto capitano! Spero di rendervi fieri.
Draco AM."
Dopo un velato sospiro, il mago guardó ancora una volta il cielo plumbeo aldilá della finestra. Magari sbrigandosi sarebbe riuscito a portare la missiva alla gufiera prima di una nevicata...Per un istante Malfoy percepí un lieve pizzichio alla nuca e si voltó di scatto: prima di rivolgersi nuovamente al Manuale, la ragazza dall'altra parte della sala lo stava osservando.

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