One.

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Non fraintendetemi io stavo bene a casa mia ma stavo ancora meglio all'idea di partire. Quella era la prima volta che facevo le valigie per un viaggio così lungo. Non è che avessi viaggiato molto in realtà: ero andata qualche anno prima a Singapore e l'anno prima a Londra e poi basta, buio totale. Ma adesso era arrivato il mio momento, la mia grande occasione.

Mentre mettevo dei pantaloni neri in valigia sentii mia madre chiamarmi dalla cucina.

-Elizabeth potresti venire un'attimo?-

Come se avessi potuto dire di no. Senza risponderle uscii dalla mia camera e attraversai il lungo corridoio abbellito da tante foto di famiglia.La mia preferita non era molto recente. Io e i miei genitori eravamo andati ad una fiera di paese  quando io avevo più o meno sette anni. Mio padre aveva vinto un buffo animaletto a qualche gioco con le palline ed in quella foto erano ritratti i nostri sorrisi. Il mio, quello caldo di mio padre e quello composto di mia madre.
Entrai nella cucina finalmente rispondendo a mia madre.

-Dimmi mamma.-

C'erano i miei genitori seduti a tavola che si tenevano per mano. Strano. Loro si amavano molto, era risaputo, ma non si tenevano spesso per mano. Mi sedetti di fronte a loro e misi la mia mano destra sulle loro. Una lacrima solitaria percorse il viso di mia madre che mio padre prontamente cancellò un un veloce gesto.

-Hai finito di preparare la valigia?-

Chiese mio padre grattandosi il mento.

-Si, devo solo mettere i trucchi, lo spazzolino e la piastra, ma quelli li metterò domani mattina.-

-Beh abbiamo due regali per te.-

Continuò mio padre dopo essersi voltato per guardare mia madre negli occhi. Dopo che feci un cenno con la testa proseguì.

-Questa ti servirà - disse porgendomi una carta di credito. Carta di credito = Shopping. Mi piace. -E questa non molto ma beh... Volevamo che tu mettessi qui la foto della persona più importante per te ma noi siamo esclusi.- What? Cosa stava dicendo mio padre? -Hai 16 anni tesoro e vogliamo che tu inizi a sperimentare quelle cose chiamate 'sentimenti' e siamo sicuri che questo viaggio sia il modo migliore per iniziare.-

Disse con un largo sorriso condiviso anche da mamma mentre mi porgeva il medaglione che permetteva di mettere una piccola foto quando lo si apriva, carino.

Dopo aver ringraziato molte volte i miei genitori, dopo aver cenato e dopo aver visto un film insieme li salutai e salii in camera. Mi struccai, misi il mio pigiama e cercai di addormentarmi. Sarebbe stato difficile, l'America era il mio sogno sin da piccola e finalmente si sarebbe realizzato. Un intero anno per vivere la mia vita da americana. Un anno per farmi dei nuovi amici. Un anno per iniziare la mia vita da grande. Quello seguente sarebbe stato un giorno molto lungo e dovevo essere riposata.

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