Nine.

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Solo quattro parole. Matematica alla prima ora. La testa mi stava per scoppiare ed erano passati solo 30 minuti.

Alzai la mano e il professore mi guardò con il suo sguardo da vecchio bisbetico. Sapeva che lo odiavo ed ero sicura che la cosa fosse reciproca nonostante fossero passati pochi giorni da quando frequentavo quella scuola.

- Si? -

- Posso andare in bagno? -

- Non si può andare in bagno alla prima ora -
Disse girandosi e continuando la lezione

- Si ma non mi sento molto bene in realtà. -

- Beh, se è così vada pure -

Mi alzai e uscii dalla classe. I corridoi erano molto silenziosi così come i bagni. Aprii l'acqua e mi sciacquai la faccia.

Sentii mormorare un lieve 'ciao' alle mie spalle e mi girai. Marica. Corsi verso di lei e l'abbracciai.

- Ehi ma che fine avevi fatto? - dissi scogliendo l'abbraccio e guardandola negli occhi - Non rispondevi ai messaggi -

- Si, scusa- Disse guardando le notifiche che le erano appena arrivate sul telefono - è che ho fatto molte amicizie nuove e non ho avuto molto tempo. -

- Ma mi prendi in giro?! Non hai avuto tempo per la tua migliore amica? E il 'rimanere sempre unite' ? -

- Andiamo, è solo una stupida lista che volevo fare solo perché ero annoiata. Tu non la smettevi di guardare quello stupido di Harry Potter!-

-Cosa?! Hai appena insultato Harry Potter!-

- Oddio lascia stare Elizabeth. Ho cose più importanti da fare.- Disse mettendo il telefono in tasca e iniziando a lavarsi le mani

-Ovvero?-

-Conquistare un ragazzo- si asciugò le mani e si avviò verso la porta

- Cioé?-

-Kian Lawley- sentii urlare leggermente dal corridoio

Cosa? Kian? Lui usciva con me! Magari lei non lo sapeva ma non avrei permesso che si avvicinasse a lui se questa era la vera lei.
Erano passati 10 minuti e di tornare in classe non se ne parlava proprio. Presi il telefono della tasca dei miei pantaloni e inviai un messaggio a Luke. Un ragazzo che era nel mio corso di matematica. Si chiamava Luke ma purtroppo era il contrario di Luke Hemmings. Nonostante questo però era molto simpatico e disponibile.

- Ehi, ti prego, puoi prendere le mie cose e portarmele al mio armadietto alla fine dell'ora?-

- Sei " malata " e stai andando in infermieria vero? lol -

-Si hahah. Lo farai? -

- Certo. Il tuo armadietto che numero è? -

-163. Grazie ancora -

Arrivai d'avanti all'infermeria e non sapevo se bussare o entrare. Mentre decidevo cosa fare la porta si aprì e mi ritrovai d'avanti Ethan.

-Ehi, che hai?- Chiese e sembrava preoccupato. Nah, impossibile.

- Niente ma non volevo continuare a sentire il professore di matematica-

- Stai iniziando a pensare come una vera americana.- Disse ridendo

'Il primo punto della lista era andato! Cavolo sta diventando una vera ossessione' pensai tra me e me sorridendo a Ethan.

-E tu? Cos'hai?-

- Più o meno la tua stessa malattia.. Io vado-

-Ah okay-

-Tra tre giorni dobbiamo, sai.. io e te- catturò dinuovo la mia attenzione, mi girai verso di lui e stava gesticolando animatamente.

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