La mattina dopo mi svegliai con la luce del sole puntata in faccia e con il solito rumore mattutino delle auto che sfrecciavano sulla strada per andare al lavoro. Durante la notte aveva piovuto più del pomeriggio e le macchine che passavano schizzavano acqua dalle numerose pozzanghere sull'asfalto. L'unica cosa strana era la calma solenne che impregnava l'aria della casa. Di solito era agitata dal rumore della mamma ai fornelli, o della lavatrice o comunque non era mai così calma. Mi alzai piano dal letto e mi vestiti. Scesi lentamente al piano di sotto facendo attenzione a non svegliare nessuno. Mentre passavo accanto alla nostra piccola biblioteca casalinga, notai che la porta era rimasta aperta. Entrai facendo attenzione a non far scricchiolare i cardini di ferro. Mi guardai intorno e notai la flebile luce di una lampada da tavolo in fondo alla sala. Avvicinandomi piano intravidi tra due pile di libri il ragazzo, Michel, immerso nella lettura di un vecchio libro dalle pagine ingiallite.
"Ti piace leggere?" Michel sobbalzò sulla sedia e chiuse di scatto il libro che stava leggendo alzandosi in piedi.
"No, tranquillo, puoi leggere tutto quello che vuoi, non c'è problema."
"Grazie, ma ho già finito, e comunque me ne stavo andando. "
"Se posso chiedere, che libro stavi leggendo? "
"Perché lo vuoi sapere?"
"Così, per curiosità. "
"Solo perché mi ospiti in casa tua, non vuol dire che debba dirti tutto ciò che faccio!"
"Scusa, volevo solo essere .....gentile!" Ma lui se ne era già andato.
Abbassai istintivamente gli occhi sul vecchio libro chiuso che stava leggendo, non sapevo nemmeno che ci fosse un libro del genere nella biblioteca di mia mamma. Lessi la scritta in copertina: Magia e Regni magici, fantasia o invisibili realtà?
Resta sbalordito, non avrei mai pensato che un ragazzo così serio credesse in certe cose !!
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La Chiave di Ametista
FantasiNon puoi mai sapere come andrà la tua storia se ciò che hai sempre pensato sulla realtà, cambiasse all'improvviso. Chiara è una ragazza che vive in California, e viaggia spesso con i genitori per colpa del loro lavoro. Quando in una sera di pioggia...