CAPITOLO 10: visioni

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È ancora notte, e a casa vendramin regna il silenzio.
Tutti dormono, a parte beatrice che tutto un tratto si alza sonnambula.
Apre l porta della sua camera ed esce.
Scende le scale e raggiunge il salotto, dove delle visioni dominano la sua testa.

Xx: bea vieni qui così ti posso riabbracciare un'ultima volta prima di uscire per sempre dalla tua vita (Diceva una voce con un eco di sottofondo)
Bea: chi sei?
Xx: non importa chi sono, ringrazia tua madre se hai perso la persona che per sette hanni è stato al tuo fianco
Bea: papà, sei tu
Xx: come stai
Bea: mi manchi papino non sai quanto vorrei vederti e raccontarti cosa succede nella mia vita
Xx: Sta arrivando qualcuno ciao beatrice
Bea: papi no aspetta non andartene ti prego

Morena scese a bere un bicchiere d'acqua, ma beatrice indifferente tornò ancora sonnambula in camera sua e si rimise a letto.

POV BEATRICE:

Una notte.
Una fottutissima notte in cui non ha fatto altro che rimbombarmi nella testa tutto il mio passato.
Ho in testa l'immagine dei miei genitori, ancora quando stavano insieme, della litigata fatta il giorno prima in cui non avrei più rivisto mio padre.
Avevo solo 7 anni.

*FLASHBACK DI NOVE ANNI PRIMA*

Alberto (papà di bea): Morena sono a casa
Bea: papiiii
Alberto: ciao principessina di papà
Morena: noi due dobbiamo parlare
Alberto: a proposito di cosa?
Morena: perché mi hai tenuto nascosto che uscivi con un'altra?
Alberto: io non esco con nessuna donna
Morena: e allora la telefonata che mi è arrivata oggi dal telefono fisso?
quel ciao amore, di certo non era tua madre!
Alberto: ok si va bene c'è un altra donna, con cui io potrei aver fatto un figlio
Morena: da quanto va avanti
Alberto: qualche anno?
Morena: qualche anno? (Diceva urlando) guarda sei un lurido pezzo di merda mi fai proprio schifo sai? ora prendi la tua cazzo di roba e te ne vai via di casa non ti voglio mai più vedere e se vuoi vedere beatrice scrivimi una lettera e mandamela per posta.

*FINE FLASHBACK*

Dopo quell'episodio non ho più avuto sue notizie, mia mamma non capisce che sto soffrendo più di quanto lei immagina e ora ho bisogno più che mai di una figura materna, di una persona che mi stia vicina umanamente, perché qui nessuno a parte saul e i miei amici mi da affetto.
Chiedo solo questo, ritrovare mio padre.

POV BEATRICE:

Verso le 7.00 come sempre la sveglia suona, mi alzo e vado a lavarmi.
Esco dalla doccia e vedo il vetro dello specchio appannato, con il palmo della mano tolgo l'umidità depositata e per qualche secondo la vista mi si appanna e mi gira la testa.
Sbatto le palpebre e vedo il buio totale, nella mia testa ancora quei flashback.
Vedo un uomo che prende in braccio una bimba, sembra un film degli anni passati, in bianco e nero, semplice, senza colori, e non ci sono voci, come quando si schiaccia il tasto muto del telecomando.
Perdo l'equilibrio e cado, sbattendo la testa contro le vetrate della doccia.

Beatrice svenuta a terra, completamente incosciente, e nessuno in casa.
Le squilla il telefono, è saul.
Le sue amiche le mandano più di dieci messaggi al minuto, ma niente.
Chiamano a casa... ma niente.
Preoccupati gli amici arrivano a casa di bea, la cercano in tutte le stanze, e finalmente la trovano.

Ele: oddio beatrice!
Saul: amore! Bea svegliati (la squoteva, ma non si svegliava)
Giulia: guardate la testa

Per terra sangue ovunque.

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