Da subito Recker mi sembrò uno in gamba, che sprizzava voglia di vivere da tutti i pori.
Recker -Allora, il tuo addestramento si dividerà in tre parti, tecniche di autodifesa, combattimento armato e combattimento a armi bianche. Infine ti verrà fatto un test finale in cui sarai valutato. Ora si è fatto tardi, devi tornare a casa prima che i tuoi genitori si sveglino ma da domani incominciamo.
Così tornai a casa e mi misi a letto, anche se non riuscii a chiudere occhio in quelle poche ore che mi restavano.
Uscito da scuola mi arrivò un messaggio che diceva:<<Dopo pranzo vai al tombino>>
Così feci e arrivato alla base incominciai l'addestramento. All'inizio fu molto difficile, ero debole, quindi non riuscivo ad attaccare. Molto presto capii che il mio punto di forza era l'agilità e dopo qualche giorno riuscii a battere Recker.
L'addestramento con le armi iniziò due settimane dopo e fu veramente estenuante. Prima, mi fecero portare sulla schiena sacco da venti chili per abituarmi al peso delle armi. Poi, finalmente, mi fecero sparare, con lanciamissili, fucili da cecchino, mitragliatori d'assalto e anche con armi segrete: un laser, un drone, un lanciafiamme che sparava fiamme blu e un coltello balistico. Anche il combattimento con il coltello fu difficile ma riuscii a cavarmela e in pochi giorni diventai molto bravo.
Il test non era facile, ma passai a pieni voti, ora ero pronto per diventare operativo.
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Il Mio Nome è Nessuno
Science FictionQuesta non è una storia che parla di avventure di eroi che dopo essere stati feriti 1000 volte si rialzano e uccidono il nemico. È un il racconto di Matthew Undersey, la storia di un hacker...