~All around the moon||~

Riunione

Durante il pomeriggio, dopo aver mangiato un panino al volo, le ragazze andarono nel giardino. Solo in quel momento Sheila si accorse che da quando era arrivata in quello strano posto non aveva visto la luce del sole, così alzò lo sguardo e rivolse il viso al cielo. La sensazione dei raggi del sole sulla sua pelle era magnifica.
Ad un certo punto, da un altoparlante posizionato su un pilastro, uscì una voce stridula.
-Buon pomeriggio ragazzi, sono la professoressa Cora. A causa di un problema nel circuito idraulico dovrete tutti andare nelle vostre camere e dovrete uscire fin quando non vi sarà richiesto.
Le quattro ragazze si guardarono in faccia stranite.
-Sarà meglio andare...
Disse Anna incominciando ad entrare all'interno della scuola.

Quando Sheila aprì la porta della sua camera trovò Fleruty con in mano il suo diario.
-Mi hai spaventata!
Disse Sheila chiudendo dietro di se la grande porta.
-Ma tu non dovresti essere in camera tua?
Chiese lei avvicinandosi a Fleruty per capire cosa avesse in mano.
-Sai, succede a tutti. Tra una settimana non ti ricorderai il nome dei tuoi genitori, tra due non ricorderai più il tuo mondo, tra un anno probabilmente non ricorderai neanche di essere morta.
Disse Fleruty indicando il vecchio diario di Shiela.
-Non avresti dovuto leggerlo.
Sembrava arrabbiata.
-Comunque non sono qua per questo.
Fleruty si avvicinò alla porta.
-Devo mostrarti una cosa.
Continuò aprendo la grande porta.
-Ma non possiamo uscire dalle nostre camere!
Disse Sheila.
-Non ci scopriranno, stai tranquilla.
Fleruty sembrava molto sicuro di se.
Sheila lo seguì per tutto il corridoio. Arrivarono davanti alla stanza nella quale si erano incontrati la prima volta. La porta era socchiusa e da uno spiraglio si riusciva ad intravedere quello che succedeva all'interno. Sheila si avvicinò. La stanza era completamente diversa da quella che si ricordava: c'era un tavolo enorme d'oro e sedie dello stesso materiale. Attorno ad esso c'erano quasi tutti i professori.

-Cosa dovremmo fare?
Chiese uno di essi, Sheila non lo aveva mai visto.
-Potremmo mandarla in un altro mondo.
Suggerì il professor Piton.
-È un'alunna della scuola e deve essere trattata come tale. Non possiamo mandarla via.
Rispose il professor Robin.
-Non senza spiegarle il motivo.
Continuò.
-Così non faremo altro che aggravare la cosa. E non saremo meglio di loro. Se la mandiamo in un'altra scuola il problema non scomparirà, si sposterà soltanto, e noi saremo solo dei codardi.
Rispose una voce che proveniva dal fondo della stanza.
-Quindi è così che voi risolvete i problemi.
All'improvviso Katherine entrò dalla piccola porta che si trovava in fonda a sinistra.
-Ho sentito che volete combattere. Ma quanto vi costerà tutto questo?! Oltre che ai soldati perdereste molte armi e consumereste molte energie, per non parlare della scuola, verrà fatta a pezzi!
Continuò Katherine.

Sheila ascoltò tutta la discussione, non capiva per quale ragione Fleruty l'avesse portata lì.

-E allora cosa proponi?
Chiese la professoressa Cora.
-Propongo di rinchiuderla negli inferi!
Rispose Katherine sbattendo i pugni contro il tavolo.
Tutti i professori si guardarono in faccia senza dire una parola.
-La terremo con noi. La questione è chiusa.
Disse quella voce proveniente dal fondo della sala.
-Ma si deve votare...
Katherine alzò una mano.
-Chi vuole rinchiuderla negli inferi?!
La maggior parte dei professori alzò la mano.
-Non prendiamo ordini da una ragazzina che ha violato le regole imposte dalla scuola. Torna immediatamente in camera tua, o sarò costretto a rinchiudere TE negli inferi.
Il proprietario della voce misteriosa si alzò e si avvicinò a Katherine. Era il professor Silente.
Katherine uscì dalla sala un po' dispiaciuta.

-Ma di cosa stavano parlando?
Chiede Sheila molto curiosa a Fleruty.
-Non lo hai ancora capito? Il problema al sistema idraulico era solo una copertura, questa riunione era per te. Stavano parlando di te Sheila!
Rispose Fleruty.
-Di me?!
Sheila continuava a non capire.