Harry uscì dal campo di Quidditch sfinito, ma soddisfatto: la sua squadra aveva fatto davvero molti progressi. Anche se la pioggia lo stava bagnando completamente e le nuvole coprivano il sole non lasciando trasparire nemmeno un fascio di luce, in quel momento era in uno stato di completa serenità, e niente e nessuno avrebbe potuto rovinare quel momento. O almeno, questo era ciò che credeva...
Mentre si incamminava verso i dormitori con la sua Firebolt in spalla, vide un familiare e indesiderato ragazzo dai capelli biondo platino avanzare verso di lui con il suo solito ghigno beffardo stampato in volto. Harry strinse i pugni e cercò di far finta di non aver notato Draco Malfoy avvicinarsi.
Inutile, pensò. Dato che ora Malfoy era di fronte a lui, le braccia incrociate e il costante sorrisetto sulle labbra.
« Che fai, Potter? Mi ignori? » Chiese il ragazzo Serpeverde ridacchiando.
« Sì, Malfoy, ti ignoro. E ti chiederei cortesemente di lasciarmi passare, sai, vorrei andare al mio dormitorio » Rispose Harry sarcastico facendo per ricominciare a camminare. Però quest'ultima azione gli fu impedita, dato che Draco gli si parò davanti ostruendogli il passaggio.
« Che vuoi da me? » Domandò Harry, esasperato. « Piove, sono stanchissimo, in questo momento ho solo voglia di dormire, inoltre devo finire i comp- »
Ma non fece in tempo a finire la frase, che Draco lo zittì tenendogli fermi i polsi e chinando la testa per baciarlo. Era un bacio dolce, delicato, di certo non il tipo che ci si aspetta da Malfoy. Harry si sentì avvampare, uno strano brivido gli percorse la spina dorsale e improvvisamente il suo battito del cuore accelerò.
Quando staccò le sue labbra da quelle di Draco, fece per dire qualcosa, ma Malfoy lo interruppe dicendo: « Ora, se vuoi, Potter, puoi anche andare nel tuo prezioso dormitorio, dato che sei tanto stanco » Il sorrisetto regnava ancora imperterrito sul suo viso, e il Grifondoro si chiese come diamine facesse a mantenere tutta quella calma e spontaneità in una situazione del genere.
Poi Malfoy si incamminò altezzosamente dalla parte opposta di dove stava andando Harry (anche se in realtà non aveva una meta ben precisa), facendo volontariamente di sfiorare con la propria mano quella dell'altro ragazzo, procurandogli così un ulteriore brivido. Scioccato, Harry continuò il suo cammino alla volta dei dormitori, pensando che in fondo Draco non fosse così insopportabile.