«Wendy, sei tu.»
Qualche minuto fa era calato il silenzio. Probabilmente lui non credeva al fatto che ci siamo rivisti dopo lunghi anni.
Nemmeno io mi sarei aspettato di rivederlo.Pochi minuti dopo, una bambina si avvicinò a lui dicendo che sarebbe andata a giocare con il bambino che stava sullo scivolo, ovvero Edward. Hanno lo stesso colore degli occhi, i capelli della bambina sono biondi ma leggermente ricci.
Non sarà sua figlia?
Il mio cuore prese una fitta profonda mentre pensavo a quella probabilità. È triste, perché lui aveva accettato una figlia da un'altra donna, e non da me. Capisco che eravamo molto "giovani" ma saremmo stati capaci di crescere un bambino, mettendo tutta la nostra volontà e forza insieme.
«Dannazione!» Imprecai ad alta voce.
Harry era ancora davanti a me, che mi guardava con un'aria confusa. Presa dal panico, dissi subito che mi ero dimenticata di fare una commissione.
«Piccolo dobbiamo andare!» Urlai verso il mio bambino.
Evitai di chiamare con il suo nome perché avrebbe chiesto spiegazione ed io, sinceramente, non ero pronta di parlare con lui.Dopo aver rimesso il cappotto al mio bambino, salutai con un sorriso Harry. Lasciandolo li, facendo finta di non aver visto nessuno di importante.
«Mamma, quella bambina con cui ho giocato mi ha detto che ha un papà stupendo e che ama fotografare!» Disse giocherellando con le pietre dell'asfalto.
Non credevo a ciò che aveva detto Edward, questi due "indizi"stavano quasi per confermare ciò che non volevo sentire.
Beh, due indizi, perchè non dubitavo che Harry fosse un buon padre - ama fotografare, collegavo il fatto che era lui che guidava i miei servizi fotografici.–
La sera arrivò subito.
Ho portato Edward in giro per Londra facendo compere, cercando di dimenticare chi avevo visto.
Aprii il MacBook per vedere se avevo qualche e-mail dalla mia agenzia; infatti trovai un'e-mail da loro.Carissima Wendy Brown,
Le chiediamo gentilmente di recarsi ai nostri uffici londinesi per comunicarle un'eccezionale ed imperdibile proposta. Preferiamo parlarle di questa proposta di persona. La aspettiamo.
- Elite Model ManagmentSbuffai appena lessi quella e-mail.
Il mio lavoro richiede molta pazienza, e sopratutto, tempo libero. Porta via tutto il tempo che ho, per questo non riesco a passare nemmeno una domenica con mio figlio. Oltre tutto questo, adoravo fare il mio lavoro, e lo devo a mia madre.Tanto meno a mio papà, che non smetteva di credere in me. È incredibile come mio padre è riuscito a guarire in questi tre anni. Ho sperato con tutto il mio cuore che tutto il dolore che provava lui, passasse a me.
–
Mattina seguente.
Appena svegliata, dissi a mia madre i piani che avevo per oggi e chiesi, inoltre, di fare da "baby sitter" a Edward almeno per questo giorno.
Ieri sera speravo con tutto il mio cuore di non trovare una loro email, ma invece il contrario.
Presi in prestito la macchina dei miei genitori.
«Diamo inizio a questa giornata.» Dissi sospirando e avviando i motori.–
Salire l'ascensore con dei sconosciuti mi ha messo a disagio. Loro, sicuramente, mi avranno riconosciuto per questo non facevano altro che guardarmi.
Oppure avevo una scimmia in testa?
Poco prima di entrare nell'edificio mi arrivò un messaggio da parte di Fred, dove diceva che dovevo dirigermi direttamente nell'ufficio di direzione.Così feci.
Tutto lo spazio era circondato da modelle che camminavano solamente con due pezzi addosso, non potei fare a meno di notare anche i modelli maschi, anche loro a petto nudo.
Devo dire che l'Elite ha proprio buon gusto a scegliersi i modelli. Inoltre, non sono mai stata in questo piano.
Non vedo l'ora di rivedere Valerie.
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Here To Stay | Cararry
FanfictionNessuno dei due aveva idea di quello che poteva succedere. Le strade si sono di nuovo incontrare, torneranno di nuovo insieme ? [ È CONSIGLIATO LEGGERE IL PRIMO LIBRO "PHOTOGRAPH".]