Capitolo 7: Un padre protettivo

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Clayton's POV

Quando Rose mi aveva chiesto della mia compagna era stato davvero difficile non poterle dire che era lei, ma non poteva saperlo, non era ancora il momento. Era ancora troppo piccola, avrebbe capito a stento cosa significava essere compagni, ciò che ne sarebbe conseguito, quindi non c'era alcuna fretta di metterla al corrente.

Lo squillo incessante del telefono interruppe i miei pensieri su Rose. Aspettai un po' a rispondere, forse un po' disturbato da quella distrazione《 Pronto? 》

《 Ciao Clay! Sono Blake 》

《 Blake! Come stai? 》non lo vedevo da quando avevo finito il mio addestramento ed avevo incontrato Rose, era passato parecchio tempo.

Mi dimenticai di essere al telefono quando i miei pensieri si concentrarono nuovamente sulla mia piccola compagna. Mi mancavano già i suoi grandi occhi blu e il suo sorriso, che riusciva ad illuminare qualsiasi posto in cui si trovasse. Poi Blake disse qualcosa a proposito dei Compagni, e mi concentrai nuovamente sulla discussione.

《 Un anno fa ho provato a contattarti, per farti sapere che avevo trovato la mia compagna, ma non ci sono riuscito. A proposito, hai già incontrato la tua? 》

《 Sì, l'ho trovata》risposi senza riflettere.

《 Allora dovreste venire entrambi a trovarci! Sai ho un figlio, che venerdì fa un anno, venite giovedì così il giorno dopo festeggeremo insieme e potrai conoscerlo 》

« Sì, devo vedere che impegni ho per questa settimana, ma è molto probabile »  risposi prima che concludessimo la nostra telefonata.

Volevo andarlo a trovare insieme alla mia compagna, ma aveva solamente sei anni. Forse potevo dirgli che lei non sarebbe potuta venire? Allo stesso tempo però non volevo lasciare Rose qui senza alcuna protezione, dovevo dunque portarla con me.

Provai a dimenticare momentaneamente quella questione e concentrarmi sul mio lavoro. Non pensavo che un Alpha avesse così tante pratiche da sbrigare, ma sorprendentemente era così. Un Alpha, infatti, doveva trovare le soluzioni più adatte per nascondere il proprio branco agli occhi degli umani, e allo stesso tempo proteggere il territorio.

Due ore dopo finalmente finii, e quando pensavo che potevo andarmi a riposare sentii qualcuno bussare alla porta, dall'odore che percepii capii subito che si trattava di Damon.

« Avanti »  mi raddrizzai, intuendo che doveva essere qualcosa di importante

« Alpha, ho sentito che hai trovato la tua Compagna »  mi disse una volta entrato.

Come lo aveva saputo? Non lo avevo detto a nessuno oltre a Rose.

« Sono felice per te! Quando la farai diventare la nostra Luna? » 

Mi rilassai leggermente, vedendo che sembrava aver preso bene la notizia che sua figlia fosse la mia compagna.

« Damon, è ancora troppo piccola per diventalo, ha solamente se- »  ( NoTa : nella versione orginale lui dice six- che è fraintendibile con sixteen )

Mi fermò prima che potessi finire di parlare. Quella era una mancanza di rispetto, e solitamente avrei minacciato chiunque lo avesse fatto, visto il ruolo che occupavo; ma lui era il padre della mia Compagna e volevo che andassimo d'accordo e fosse dalla mia parte.

« Alpha Clayton, non è troppo piccola » mi sorrise guardandomi con i suoi occhi verdi, che avevano la stessa forma di quelli di Rose « Questo branco ha bisogno della sua Luna, ci renderà ancora più forti » aggiunse.

« Damon, al momento non l'ho neanche marchiata. Aspetterò il momento giusto per farlo, quindi al momento non posso farla diventare la nostra Luna. Non ancora. »

The Alpha's Young Mate [TRADUZIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora