Ed eccolo ancora, quel suono snervante della sveglia. Sono più o meno le 6.00 del mattino ed io non ho per niente voglia di andare a scuola e, come ogni giorno, di prendere quel noiosissimo pullman.
Svogliatamente mi alzo e decido di farmi una doccia. Ho un male alla testa incredibile e di ieri sera ricordo ben poco. Ho dei ricordi sfocati.
Ricordo solo che doveva essere una serata come tante poi qualcuno prese della vodka e da lì niente, la mia memoria si ferma al momento in cui faccio un primo assaggio della sostanza. Sono ancora un po' frastornata ma grazie alla doccia riesco a riprendermi un po'.
Ho ancora un dolore alla testa così, una volta finita la doccia, decido di prendere un'aspirina. Metto a riscaldare la piastra ed, entrando in camera mia, apro l'armadio. Dopo svariate prove decido di indossare un paio di jeans neri con degli strappi sulle ginocchia ed un maglione rosso. Indosso le mie amate Converse e corro in bagno a farmi la piastra.
Decido di mettere un filo di trucco, cosa che solitamente non faccio, così da apparire leggermente più carina dal momento che ho delle occhiaie modello zombie. Metto del fondotinta, del correttore ed un po' di mascara per risaltare i miei occhi verde smeraldo e metto degli occhiali da vista non graduati. Mi piace avere l'aria da intellettuale.
Guardo l'orologio e sono già le 7.00 e tra meno di 15 minuti passerà a prendermi Cloe quindi devo essere svelta. Non prendo l'occorrente per andare a scuola perché la mia cartella non è mai stata aperta se non i primi giorni.
Conoscevo già tutti ma dal momento che i professori sarebbero cambiati, non volevo dar loro una brutta impressione. Decido di mangiare qualcosa, così scendo in cucina e noto ancora una volta che la mamma si è scordata di fare rifornimento di merende.
Come sempre d'altronde. Vorrà dire che farò colazione al bar della scuola sperando che il pullman non faccia ritardo. Sento il campanello suonare e presumo sia Cloe. Prendo il mio pacchetto di sigarette, delle banconote ed il mio cellulare con un paio di cuffiette. Le chiavi e via.
Scendo e saluto Cloe con un abbraccio. Lei è una delle mie migliori amiche, c'è sempre ma se si arrabbia, per orgoglio, non torna indietro. Le chiedo cosa fosse successo la sera prima dal momento che, durante la doccia ho avuto un brevissimo flashback.
Lei mi tranquillizza dicendomi che avevo solo bevuto troppo e che mi avevano riaccompagnata a casa.
Facciamo una piccola sosta così da poter prendere dal mio zaino il pacco di sigarette. Recuperate le sigarette, vado alla ricerca dell'accendino sperduto. Inutile l'avrò dimenticato a casa.Fortunatamente Cloe lo porta sempre con se.
"Ma quante volte dovrò ancora dirtelo? Serve per rimorchiare ragazzi" afferma dopo l'ennesimo tentativo di capire perché se lo portasse assieme pur non essendo una fumatrice. Meglio per me. Accendo una sigaretta e, seguita da Cloe, m'incammino verso la fermata. Arrivati, non c'è quasi nessuno.Ma penso ci sia una spiegazione abbastanza logica dietro ciò: siamo all'ultimo mese di scuola e la maggior parte degli studenti si ritira da scuola. Meglio, troverò facilmente posto.
Butto la sigaretta ormai consumata e salgo sul pullman che mi indirizzerà verso una nuova giornata monotona.
Cerco un posto libero e lo trovo affianco ad un ragazzo della quale a primo impatto ignoro l'aspetto.Nel disperato tentativo di trovare il cellulare, urto il braccio del ragazzo che mi guarda sorridendo.
"L'ennesimo coglione" dico tra me e me.
Ma..a guardarlo meglio..Non è poi così male.Occhi azzurri, capelli neri, alto e con un sorriso smagliante.
Trovo il cellulare e do l'ennesima botta al ragazzo.
'Cazzo, penserà che lo faccio apposta. Ed ecco la prima figura di merda del giorno. Complimenti Ilya.'
Il ragazzo mi guarda e, sorridendo, mi porge la mano." Piacere Nate"
Penso di essere diventata un peperone ma okkey. Tutto apposto.
"Ilya" dico sorridendo.
"Ti metto in imbarazzo?" chiede.
"No, macchè e solo che siamo a metà Maggio e fa un po' caldo"
"Fuori ci saranno più di 25° e tu indossi un maglione.! Ovvio che hai caldo". Sorride.
Se non la smette di sorridere finirò per baciargli quel sorriso.
"Cose che capitano. E a te poco importa"
"Uhuh, acida."
"Sempre" e gli sorrido facendogli capire che stò scherzando.
Sfortuna vuole che siamo arrivati a scuola. Il tipo di cui non ricordo il nome scende dal pullman prima di me e mima un "ciao" seguito da un occhiolino. Guardando dal finestrino noto che una ragazza va incontro a Nate (?). Prova a baciarlo ma lui la respinge. Ottimo. Sta giornata inizia a piacermi.
Scendo anch'io dal pullman e ad aspettarmi ci sono i miei amici a cui propongo di far colazione. Essendo in anticipo, andiamo al bar ordiniamo la colazione, usciamo fuori a fumare..e in lontananza noto un ragazzo. Non posso crederci, è LUI.
STAI LEGGENDO
The Gang
RomanceMi prende per il polso mi fa girare e stampa un bacio sulle mie labbra. Mi prende per i fianchi, fa combaciare il mio bacino col suo e a qualche millimetro dalle mie labbra dice: "Complicheresti la tua vita per stare con me?" "Certamente" dico "non...