Sento l'improvviso rumore della mia sveglia e dato che non ho voglia di svegliarmi, la rimando di qualche minuto.
La realtà dove vorrei svegliarmi certi giorni mi sa non è questa qua.
Finché mia mamma non viene a svegliarmi interrompendo i mie ultimi sogni mattutini "Rose dai svegliati è ora del trasferimento per Londra non puoi passare tutta la vita sotto le coperte "dice lei, eppure mi piacerebbe tantissimo passare la mia vita a dormire e a sognare.
Quando sogno perché la maggior parte delle volte sono tormentata dai miei continui incubi.
Io sbuffo e faccio spallucce sposto lentamente la coperta dal mio volto ancora assonnato stropicciò gli occhi e mi preparo mentalmente ad affrontare un altro monotono giorno della mia noiosa e patetica vita.
Indosso dei jeans strappati, una felpa leggera con su scritto I'm a dreamer e delle stan Smith basse dato che è Settembre.
Poi vado in bagno a truccarmi; io non amo truccarmi molto perciò metto un po' di mascara e vado a fare colazione.
Appena arrivo in cucina trovo mia sorella Lindy che piange e comincia a fare il solito teatrino che ormai siamo tutti abituati a subirci prima del trasferimento.
"Oh no come farò senza i miei amati amici la mia vita non sarà più la stessa magari non riuscirò più a farmi amici magari nella nuova scuola tutti mi ignoreranno e se smettessi di sentirmi con gli amici che ho ora " dice Lindy tutta preoccupata.
Anche se lo sappiamo tutti in questa casa che l'unica che non avrà mai amici sono io.
Ora però ci stiamo trasferendo e spero solo che tutto possa cambiare e che qualcuno possa capirmi ho solo voglia di ricominciare da capo perché avvolte le persone speciali sono troppo lontane e quelle inutili sono troppo vicine.
Appena finiamo di fare colazione sento mio padre gridare"Forza è ora di partire per una nuova avventura "
"già non vedo l'ora... "dice Lindy ovviamente con tono ironico.
Saliamo tutti in macchina e una volta arrivati all'aeroporto il tempo sembra volare e dopo poco mi ritrovo in aereo pronta a lasciare Las Vegas.
Quando ci alziamo in volo ecco che il mio cervello comincia a farsi un mucchio di domande e paranoie comincio a chiedermi cosa potrebbe accadere se cominciassi ad asocializzarmi ed isolarmi oppure se dovessi andare nel panico.
Qualche volta mi capita di piangere senza motivo...
Ma per il semplice fatto che tengo tutto dentro, e a volte ho veramente bisogno di sfogarmi.Forse è stato meglio così.Forse non sarei nemmeno riuscita a spiegarmi.Forse era giusto che mi fossi tenuta tutto dentro.
Perché la tristezza peggiore è quella improvvisa quella che arriva senza motivo.
Sentirsi il vuoto dentro e non riuscire a colmarlo.
Sentirsi così fragili da morire dentro giorno dopo giorno.
Purtroppo la vita non ti dà le persone che vuoi, ti dà le persone di cui hai bisogno:per amarti, per odiarti, per formarti, per distruggerti e per renderti la persona che era destino che fossi.
Nella mia vecchia scuola nessuno mi capiva mi sentivo come una rosa in un campo di margherite.
Perché in questo mondo dove ormai l' unico desiderio è apparire belli e perfetti agli occhi degli altri rischia di essere dimenticato il nostro cuore e la nostra anima.
Per mettere fine a tutte queste domande decido di leggere ed ascoltare un po' di musica per la precisione Treble Heart una canzone che mi fa rilassare infatti dopo poco crollo in un sonno pesante.
"Svegliati tesoro siamo arrivati a Londra" dice mia mamma svegliandomi.
Eravamo finalmente a Londra ed io ero pronta per cominciare una nuova vita.
Spazio autrice
Scusate se è un po' noioso come capitolo
ma è solo un capitolo di passaggio : )
Mi raccomando continuate a leggere e a seguire questa storia
buona lettura a tutte/i
-Angela
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Imperfect
RomanceIo sono quella ragazza che fa finta di essere forte mentre dentro è fragile. Io sono quella ragazza che nessuno riuscirà mai a capire...quella ragazza troppo complicata...quella ragazza che nessuno vorrebbe al suo fianco. Quella ragazza un po' sfiga...