Correndo arriviamo quasi subito davanti alla scuola ma sempre in ritardo.
"Che scemo che sono mi ero dimenticato di presentarmi io mi chiamo Mark Collins e tu?" Dice Mr Occhioni Blu.
"Io mi chiamo Rose Williams" Rispondo io.
"Allora ci si vede in giro comunque mi devi un favore per averti accompagnata fino a qui" Dice lui correndo dentro la scuola per l'enorme ritardo e forse anche io dovrei fare lo stesso.
Perciò lo salutò con un cenno e mi precipito anche io dentro la scuola.
Entro subito dentro l'immensa scuola e chiedo alla segreteria dove sia la mia classe.
"È l'ultima classe infondo a destra" Borbotta la signora della segreteria con tono annoiato e totalmente disinteressato mentre è intenta a limarsi le unghie.
Mi dirigo verso la classe che mi è stata indicata ma appena entrò noto che tutti mi guardano con sguardo molto perplesso, e in più sembrano un po' più grandi di me, a qualcuno scappa anche una piccola risata.
Inizialmente resto impietrita davanti a quella classe e le mie mani cominciano a sudare e le mie gambe a tremare.
Divento rossa di vergogna appena controllo la classe e mi accorgo di aver sbagliato aula.
Che figura di merda penso tra me e me.
Torno lì e stavolta la segreteria mi indica la classe giusta.
La porta è chiusa perché evidentemente la lezione è già cominciata ed ecco che l'incubo di trovare la porta chiusa il mio primo giorno di scuola si realizza.
Busso ed entro lentamente chiedendo scusa per il ritardo.
"Fantastico signorina Williams è il primo giorno e lei è già in ritardo per favore cerchi di non fare altri ritardi e vada a sedersi in quel posto libero" Dice il professore di matematica sbuffando indicandomi il posto dove sedermi.
Resto sbalordita e mi immobilizzo per qualche secondo quando noto che mi dovrò sedere proprio accanto a Mark.
Appena mi accorgo che tutti mi stanno fissando perché sono ferma in mezzo alla classe vado subito a sedermi dato che voglio evitare altre figuracce per oggi.
La lezione di matematica passa lentissima dato che detesto la matematica e perché sono seduta accanto a Mark e lui qualche volta si gira per squadrarmi con i suoi bellissimi occhioni di un azzurro intenso che sembrano starmi studiando da cima a fondo.
Così ecco che mi ritrovo a scribacchiare il nome Mark con un punto interrogativo accanto sul mio quaderno di matematica invece di prendere appunti.
Non so perché ma sento il bisogno di conoscerlo e parlargli un bisogno che fin ora non avevo mai provato verso nessuno forse semplice curiosità???
Così mi giro anche io verso di lui e lo osservo attentamente.
Ha lo sguardo attento fisso sulla complicata equazione che ci è stata appena assegnata e giocherella con la matita in bocca.
Devo ammettere che quando è concentrato è ancora più bello...
Purtroppo però dopo qualche minuto si accorge che lo sto fissando e mi rivolge un sorrisetto furbo.
Così mi giro subito e fisso la complicata equazione davanti a me come se fosse la cosa più interessante del mondo.
Mentre in realtà mi sembra un geroglifico proveniente da un mondo alieno parallelo.
Sto cercando in tutti i modi di seguire la lezione ma proprio non ci riesco anche se dovrei dato che sono una vera frana in matematica.
La vita è come la matematica se ti sembra facile, hai sbagliato tutto.
Fortunatamente le altre 2 ore passano velocemente perché sono le ore del corso di arte ovvero l' unica materia in cui posso esprimere me stessa e le mie emozioni attraverso una semplice matita.
In più Mark sembra non frequentare quel corsi quindi mi sento più tranquilla.
Finalmente è ora di merenda non ce la facevo più stavo morendo di fame e di noia.
"Allora ecco che ci si rivede subito "sussurra Mr Occhioni Blu abbracciandomi da dietro facendomi emettere un piccolo gridolino per lo spavento.
Spazio autrice
La foto per questo capitolo è messa un po' a caso ma vabbeh.
Spero che questo capitolo vi piaccia, ricordatevi di lasciare una stellina e un commento.
Continuate a seguire questa storia e grazie mille per le 400 visualizzazioni.
Ps.pubblico il prossimo capitolo a 500 visualizzazioni.
-Angela
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Imperfect
RomanceIo sono quella ragazza che fa finta di essere forte mentre dentro è fragile. Io sono quella ragazza che nessuno riuscirà mai a capire...quella ragazza troppo complicata...quella ragazza che nessuno vorrebbe al suo fianco. Quella ragazza un po' sfiga...