Capitolo 3- Essere o non essere...?

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Capitolo 3- essere o non essere...?

Hermione Jean Granger correva seguita dalla professoressa McGrannit verso l'ufficio del preside, che voleva vederla; superò di corsa i due gargoyle di pietra dicendo "api frizzole", la parola d'ordine, e aspettò sulle scale la professoressa.

-Entri signorina- le disse l'insegnante di trasfigurazione appena arrivata.

La ragazza fece come le era stato detto e bussò alla porta dell'ufficio; subito sentì il professor Silente dirle di venire avanti e lei entrò.

Hermione non si ricorda molto di quell'incontro. Sa solo che all'inizio andò tutto bene, poi svenne.

-Benvenuta signorina Granger, volevo presentarle delle persone- disse Silente con il suo solito sorriso affabile.

Il vecchio preside le indico un uomo e una donna che Hermione non aveva notato in un primo momento.

Lei era alta e snella, con un bellissimo abito color verde smeraldo che le arrivava alle ginocchia; i capelli erano sciolti e formavano dei ricci scuri, come i suoi; gli occhi erano di un luminoso verde speranza.

Lui invece aveva un completo nero ed era anche lui alto e snello come la donna; i suoi capelli, però, erano neri come il carbone, ma aveva gli occhi ambrati.

-Salve, io sono Hermione Granger, Grifondoro del quinto anno qui a Hogwarts. Piacere- si presentò ai due signori presenti nell'ufficio.

Entrambi le strinsero la mano.

-Questi sono i signori Moore, Celine e Edward, entrambi di nobili famiglie, sa quelle dette...purosangue-continuò Silente.

Perché mai Silente stava presentando proprio a lei, una nata babbana, degli altezzosi e nobili purosangue?

-Signorina Granger, le vorrei raccontare una storia- disse l'anziano mago e, quando lei annui confusa, iniziò:

-15 anni fa Celine diede alla luce una bellissima figlia dagli occhi ambrati e dai capelli ricci, color caramello; si chiamava Hermione Sarah Moore. Voldemort era al massimo del suo potere quando la giovane erede nacque e voleva a tutti i costi che i Moore diventassero suoi seguaci-

Hermione vide stampato sulla faccia di entrambi i signori Moore la preoccupazione.

"Curioso però. Cosa ci può mai essere di così preoccupante in una vecchia storia?" pensò la grifona.

-Per sfuggire a Voldemort, dopo che rifiutarono di entrare nella schiera dei suoi seguaci, finsero di essere stati uccisi e diedero la bambina a una famiglia babbana che l'avrebbe poi curata, nel tentativo di proteggerla. La giovane ricevette così la sua lettera e andò a Hogwarts pensando di essere una nata babbana- Silente pronunciò queste parole con un po' di tremore nella voce.

Ci fu un lungo istante di silenzio, poi Silente riprese a parlare.

-Sono passati quasi 16 anni dall'accaduto, 16 anni in cui i Moore hanno dovuto rimettere insieme la propria casa, le proprie vite, la propria famiglia; adesso, adesso che il momento è giunto, i Moore sono riusciti a ritrovare finalmente loro figlia- disse il Preside, con un po' di emozione nella voce.

-Chi sarebbe vostra figlia? Magari la conosco e posso aiutarvi a ricongiungervi- chiese Hermione.

Era ben felice di dare una mano a quei due, anche se potevano essere altezzosi e egocentrici; guardandoli negli occhi vide benissimo il loro terrore, forse di non essere accettati dalla figlia, e provò anche un po' di pena, conoscendo ora una parte della loro storia.

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