Capitolo 8
Era finito l'intervallo già da dieci minuti e di Jungkook non c'era traccia. "quando metterà la testa a posto quel ragazzino" pensai. Ad un tratto lo vidi arrivare correndo.
Jung: scusa, non ho sentito la campanella della fine dell'intervallo- disse con il fiatone e poi si sedette.
Io: da che cosa iniziamo? Inglese? Visto che è il primo esame..
jung: va bene- disse stravaccandosi sulla sedia e guardando gli altri che stavano studiando.
Io: Jungkook hai capito qualcosa di quello che ti ho spiegato?
Era passata già mezz'ora da quando avevamo iniziato a studiare però lui continuava a guardarsi in giro o ad addormentarsi ogni tanto.
Jung: eh?
Io: non mi stai ascoltando.. ho capito- dissi seria.
Jung: non sai quanto sia difficile per me iniziare a studiare da ora? È tutto l'anno che non studio!- sbuffa.
Io: Jeon Jungkook, ricordati che ancora per una notte dormo nella tua stanza. Quindi ti romperò le scatole fino alla fine!- dissi con aria di sfida.
Jung: ho già paura..-rise.
Io: d'accordo. Vedrai...- dissi seria.
Jung: non stai scherzando?
Io: assolutamente no.
Jung: no aspetta allora... facciamo un pochettino di pausa.. poi riprendiamo va bene?
Io: vuoi scendere a patti adesso?
Jungkook annuì.
Io: allora facciamo questa pausa. Però poi devi ascoltarmi dall'inizio alla fine. Va bene?
Jung: va bene maestra!
Per un attimo rimanemmo in silenzio. Io a guardare il libro e lui a guardarsi le unghie e a girarsi i pollici.
Io: quanto dovresti arrivare per non essere picchiato da tuo padre?- chiesi a voce bassa in modo che solo lui mi potesse sentire.
Non era una bella situazione, quella che Jungkook doveva subire continuamente, quindi non mi piaceva raccontarla ai cinque venti. Sicuramente non gli avrebbe fatto per niente piacere che gli altri lo sapessero.
Jung: non so... dovrei arrivare primo immagino- rise.- è una cosa impossibile anche a sentirsi.
Io: e se invece arrivassi a metà?
Jung: è un'altra cosa impossibile- continuò a ridere.
Io: mmhh... capisco. Ma perchè è tanto legato ai tuoi voti?
Jung: mio padre è una specie di direttore all'ospedale più famoso di Busan. Lui pensa che se la gente sentisse della mia 100esima posizione, sarebbe un degrado anche per lui. Perchè le persone non sceglierebbero più quell'ospedale ecc ecc..
io: che stupidaggini- mi lasciai scappare.
Jung: vero? Lo penso anche io.. sono delle tali assurdità queste- disse iniziando ad arrabbiarsi.- io non mi spiego del perchè lui si debba continuamente sfogare su di me. Io: ultimamente è successo di nuovo?
Jungkook scosse la testa. Beh, era normale. Il padre cercava di chiamarlo, lui lo evitava e quindi non si vedevano. Dopo l'esame però si sarebbe ribellato e gliene avrebbe date di più, solo perchè non gli rispondeva e perchè la sua posizione all'esame era troppo bassa.
Io: se tu mi ascolti e continui a studiare, non succederà più, va bene?- gli dissi seria.
Jung: perchè vuoi aiutarmi così tanto?
Io: così- dissi il più credibile possibile.- ora è finita la ricreazione. Incominciamo di nuovo.
Passammo il resto del pomeriggio a studiare e per una volta, vidi Jungkook impegnarsi davvero. Poi, verso le sei, lo feci tornare in camera sua e gli diedi la libertà. Io invece decisi di mettere via le mie cose che avevo in giro nella camera di Jungkook e di lasciarmi solo fuori l'occorrente per quella sera e il giorno dopo. Mi dispiaceva un sacco di avergli fatto usare la domenica per studiare, ma non poteva non farlo. Anzi, gli serviva per prendere buoni voti all'esame e posizionarsi un po' più in alto per gli esami.
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Jeon Jungkook || Marry me
FanfictionCOMPLETA. Jung: se tu diventassi mia moglie resteresti vero? Scoppiai a piangere ed annuii. Jung: allora, vuoi sposarmi? Kim Yoorim una ragazza semplice e con problemi famigliari. Jungkook, un aspirante cantante che vuole coronare il suo sogno per n...