3. Due turisti

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-manca molto?- Francisca sembrava una bambina impaziente di arrivare a destinazione.
-no, ma basta chiedermelo!- la imploró Raimundo. Adorava esasperarlo e quella scusa era perfetta.
-e quando arriveremo lì, cosa faremo?- continuó.
-chiederemo in giro se qualcuno si ricorda di lui, ma con discrezione- puntualizzó.
-bene!- concluse Francisca.

Una volta arrivati a destinazione cercarono immediatamente un albergo dove alloggiare e, soprattutto, una locanda dove poter mangiare.
-ho una fame da lupi- disse Francisca.
-entriamo in quella locanda, sembra un bel posto- Raimundo cedette ed entrarono.
-buona sera- salutarono cordiali.
-anche a voi- rispose il proprietario, un uomo sulla sessantina con uno sguardo molto dolce.
-possiamo cenare qui?- chiese Francisca.
-ma certo!- rispose allegro.
-voi e vostro marito siete i benvenuti- Raimundo cercó di chiarire il suo errore, ma Francisca fu più veloce.
-grazie- disse, sedendosi a uno dei tavoli.
-stiamo cercando anche un posto dove passare la notte, ho visto che c'è un albergo proprio di fianco al vostro locale e..-
-è mio, ora c'è mia moglie ad accogliere i clienti. Le diró di tenere una stanza per voi-
-due- precisó Raimundo. Alvaro lo guardó confuso, ma obbedì.
Una cameriera si avvicinó per sapere cosa volessero per cena e dopo qualche minuto stavano già mangiando.

-signore, mi dispiace, ma ho solo una stanza libera- Alvaro era tornato alla locanda dopo aver parlato con sua moglie. Raimundo guardó imbarazzato Francisca, che rispose.
-non vi preoccupate, non è un problema-.
Finirono la cena e si ritirarono nella loro stanza.
-è carina. Forse un po' troppo semplice per i miei gusti, ma mi piace- Francisca si era seduta sul letto e osservava la camera.
-è accogliente, sì- rispose Raimundo -ma è ora di dormire, domani sarà una lunga giornata-.
Le diede un bacio sulla guancia e si sdraió dalla parte lasciata libera da Francisca.

Il mattino seguente si sveglió sentendo le braccia di Raimundo che la stringevano contro di lui. Non dormiva così bene da mesi, da quando lui se n'era andato. Non si mosse per paura di svegliarlo; voleva restare tra le sue braccia il più a lungo possibile, così, chiuse gli occhi e si riaddormentó.
Dopo circa un'ora, Raimundo si sveglió. Rimase a guardarla per qualche secondo, poi le diede un bacio sulla guancia e, stando attento a non svegliarla, andó a prepararsi.
Dopo aver fatto colazione, i due decisero di cominciare a cercare informazioni su Garrigues, chiedendo qua e là se qualcuno si ricordasse di lui, ma nessuno sembrava averlo mai visto. Ne approfittarono per passeggiare a braccetto e chiacchierare liberamente, come facevano quando vivevano insieme alla Villa.
Una volta tornati alla locanda del signor Alvaro, lui le disse che un uomo l'aveva cercata al telefono, un certo Mauricio. Francisca allora chiamó Puente Viejo per sapere se andasse tutto bene.
-pronto, Mauricio? Cosa succede?- chiese.
-signora, temo che dobbiate tornare qui il prima possibile, è successa una cosa a cui solo voi potete porre rimedio- senza aggiungere altro, riattaccó.
-che succede? Qualcosa di grave?- si interessó Raimundo.
-credo di sì. Mauricio non ha voluto dirmi niente, ma dal suo tono di voce sembra importante, temo che dovró partire immediatamente-
-bene, prepariamo i bagagli e andiamo-
-no Raimundo, tu resta se vuoi, torno da sola-
-non ti permetteró di fare il viaggio di notte senza nessuno che ti accompagni. Tra l'altro, credo proprio che questo viaggio sia stato un buco nell'acqua, pare che nessuno conosca Garrigues- rispose Raimundo.
-come vuoi, grazie- Francisca gli sorrise ed entrambi si diressero all'albergo per preparare la partenza.

L'ultimo ostacolo - Raimundo y FranciscaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora