I capelli profumavano di mare, di salsedine. Un odore un po' salato e fresco. Profumavano di follia e libertà. Erano neri, con uno shatush blu ormai da rifare. Erano neri con varie sfumature verdi azzurrognole più chiare sulle punte. Ci sarebbero state benissimo delle conchiglie tra quelle ciocche. E un giorno gliele ho messe. L'avevo portata in spiaggia all'alba. Era deserta e noi abbiamo corso, giocato, riso. L'avevo spogliata e io ero vestito. L'avevo fatta avvicinare alla riva, si era seduta col bacino nudo in acqua, le gambe stese e le onde che le si infrangevano schiumose sulla pancia. Le ho baciato la spalla destra e le ho fatto distendere la schiena sulla battigia. Il corpo rilassato steso al mio fianco e io alla sua destra, seduto con i vestiti umidi e sporchi, a guardarla. I suoi capelli sparsi intorno al viso, nudo come il resto della pelle. Quel giorno le misi delle conchiglie tra le onde dei capelli. Poi una tra i seni, una sull'ombelico e l'ultima cadde tra le sue gambe e si perse in acqua...
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Liber Fabularum
Short StoryNon solo le grandi storie sono degne di nota. Anche quelle piccole, quelle di tutti i giorni devono essere raccontate. La nostra vita é piena di storie, c'é ne sono dietro ogni angolo. Ma non tutte sono delle favole... -"Liber fabularum" in latino...