Chapter 15

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Fu la settimana più bella della mia vita. Ma come tutte le cose belle anche quella dovette finire.

-Chiamami ogni giorno.- disse Adele stringendomi in un abbraccio.

-Fammi telefonare da tua madre ogni tanto e dille che le voglio bene. Porta i miei saluti anche a tuo padre.- disse mia zia

-Mi mancherai molto. Torna presto supercuginarompipalle.- disse mio cugino

-Tranquillo, ti assillerò con le telefonate.- dissi di rimando

Lui non c'era. Mi aveva salutato quella mattina. Ma mi aveva solo salutata, non mi avrebbe mai detto addio. Molte volte lo ritrovai poi a New York, a quanto pareva aveva finito i suoi studi in America frequentando li il college.

Ci sentivamo, ci frequentavamo ma come promesso ci volevamo bene, non ci amavamo.

Il viaggio di ritorno fu più lungo di quello dell'andata. Il tizio delle serie tv aveva finito quella con i lupi mannari e ne aveva iniziata un'altra. Questa volta un tizio continuava a ripetere di aver visto gli alieni, una giornalista che aveva un nome che faceva rima con 'banana' cercava di investigare su un manicomio e poi in sottofondo si sentiva una canzoncina che faceva 'dominique nique nique...' o qualcosa del genere.

In ogni caso io dormii per un bel pezzo e mi risvegliai che eravamo già in America. La prima cosa che i miei occhi videro fu Dylan e mi fiondai tra le sue braccia e poi lo baciai.

I suoi occhi erano meravigliosi come sempre, di un marrone profondo che sembravano riflettere l'infinito, ti davano un senso di pace e di calore.

Amavo quel ragazzo alla follia. Era qualcosa di fantastico, ogni volta sembrava che per lui non esistesse altro se non me.

-Devo parlarti.- mi disse ad un tratto ma non ebbe il tempo di continuare a parlare perchè mia madre e mio padre mi sequestrarono.

Poi fu il turno di Tyler e Kaya dei saluti. In una settimana Kaya aveva stravolto i suoi capelli, ora li aveva con le punte viola. Tyler era rimasto lo stesso tranne forse per un nuovo tatuaggio sul braccio.

-Bei capelli.- dissi

-Bel sorriso.- disse lei

Il pomeriggio mi ritrovai invece in camera di Dylan. Yvonne ci aveva preparato i biscotti e il tè che io avevo mangiato con piacere.

-Di cosa dovevi parlarmi?- chiesi mentre gli accarezzavo il viso

Bruscamente di alzò e iniziò a camminare velocemente per la stanza. Poi iniziò a passarsi freneticamente le mani tra i capelli, segno che era nervoso.

-Che succede Dyl?-

-Ehm... aspetta. Prima di dirtelo devo fare una cosa.- disse e poi si avvicinò a me e mi baciò.

 Quello però non era un semplice bacio. In quel bacio lui aveva racchiuso tutto l'amore che provava per me e capii che non era poco. Un brivido mi percorse tutta la spina dorsale.

-Perché questo meraviglioso bacio?- chiesi con il sorriso sulle labbra

-Perché devi dirti una cosa importante e questa potrebbe essere l'ultima occasione che ho di sentire le tue morbide labbra sulle mie.- disse con gli occhi lucidi.

-Così mi fai preoccupare. E poi perchè dovrebbe essere l'ultima volta che...- cercai di dire ma non ebbi il tempo di finire perchè Kaya entrò teatralmente nella stanza senza darmi il tempo di completare la frase.

-Fermate questa stronzata! Oggi è il gran giorno in cui si  farà la storia!- disse e io risi mentre Dylan si gettò una mano sul viso.

-Okay non sto capendo più niente. Mi spiegate cosa sta succedendo?- chiesi sorridendo. Kaya mi era mancata molto.

-Niente. Io sono solo arrivata.- disse lei, facendo spallucce, come se fosse una cosa normalissima entrare in una stana sparando stronzate a casaccio.

-E tu cosa dovevi dirmi?- chiesi a Dylan.

-Oh andiamo Dylan. Ancora con quella stronzata? Non è stata colpa tua. Non potevi saperlo e nemmeno evitarlo.- gli disse Kaya

-Ma non è giusto. Non è giusto nei suoi confronti!- disse Dylan indicando me

-Si ma non hai potuto evitarlo.- disse lei -Lo avresti mai fatto di tua spontanea volontà?- 

-No. Mai.- disse lui sempre più demoralizzato.

-Allora puoi anche evitare di dirglielo.- lo rassicurò Kaya. A quel punto parlai io.

-Oh andiamo. Non può essere niente di così grave.- dissi 

-Invece è grave. Molto più che grave, direi.- disse lui

-Bhe dimmelo allora. Se non so cosa sia successo come faccio a dire se è grave o meno?- chiesi

-Ho baciato Shai.- disse ad un tratto con il viso rivolto verso terra. Mi cadde il mondo addosso. Non poteva succedere. Non dinuovo.

-Che cos...?- non feci in tempo a dire la 'a' che subito parlò Kaya.

-Non è vero che tu hai baciato lei. Lei ha baciato te. Non è dipeso da te. Tu non potevi farci nulla. E poi quella cosa che tu chiami 'bacio' non è durata nemmeno mezzo secondo. Si è no ha fatto sfiorare le sue labbra con le tue.- disse

-Si ma rimane il fatto che mi ha baciato.- disse lui

-Cocciuto come un mulo. Non è stata colpa tua!- disse lei

-Ora basta!- dissi io. -Dimmi solo una cosa. Dillo adesso perchè so per esperienza personale che se lo dirai dopo non potrai più tornare indietro.- continuai -Dimmi se mi ami davvero. Dimmi la verità però. Dimmi che non ami lei. Ma non dirmelo se non è la verità-

-Ti amo okay? amo solo te e nessun'altra. Lo giuro.- disse 

-Bhe è il momento della mia uscita di scena. Vi lascio soli. E Alex ricorda che non è stata colpa sua. Non ha potuto evitarlo. Lo conosco, non lo avrebbe mai fatto perchè ti ama davvero.- disse Kaya prima di andare via.

-Sai, forse non ti ho mai parlato di Marco. Ma non credevo fosse importante. Ricordi il tizio che ha risposto al telefono al posto mio la prima volta che mi hai telefonato quando io ero in Italia?- chiesi

-Si, mi ricordo di lui.- disse

-Bene. Vedi, lui è un mio amico, molto carino. Stavo insieme a lui fino a poco prima di venire in America. Questo ragazzo aveva iniziato per un periodo a non farsi sentire. Poi un giorno, mentre giravo per le vie del mio paese lo ho incontrai mentre si stava baciando con una delle mie amiche più strette. Quando sono tornata in Italia la settimana passata mi ha rivelato di essere ancora innamorato di me. Ho avuto come l'impulso di baciarlo, ma non lo ho fatto. Non potevo farti questo. Per molto tempo mi sono sentita una merda, era stato tutto per me, ero innamorata davvero. Sono riuscita a passarla solo dopo aver incontrato te. Quindi dimmi. La hai baciata davvero? Volevi farlo e lo hai fatto?- 

-No. Eravamo al parco dove la abbiamo vista l'ultima volta e io stavo parlando con Tyler e Kaya quando ad un certo punto mi sono sentito toccare da dietro e mi sono girato. Ho avuto il tempo di rendermi conto solo di quello che stava succedendo e mi sono tirato indietro. Non volevo neanche toccarla. Diciamo che alla fine di quella giornata è tornata a casa con una manata sul viso. Merito di Kaya non mio eh.- disse tutto d'un fiato 

-Ti amo Dylan. Dimmi che non devo preoccuparmi di avere la paura di essere tradita ancora una volta.- dissi

-Non devi averla. Ti amo davvero Alex. Non farei mai nulla per ferirti.- disse 

Lo abbracciai. Lo amavo davvero. Era troppo importante per me per perderlo.

-Io e te bimba...- disse lasciandomi un bacio

-Io e te Dylan.- 

(FINE)

Storia di una sopravvissuta || Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora