Gladio

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"La cella di tua madre è stregata, solo una chiave anch'essa stregata può aprirla".
"Perfetto e dove si troverebbe questa chiave?".
"Tua madre mi ha detto che uno scheletro delle celle di nome Gladio, l'ex custode della chiave, sa dove trovarla, ci ho parlato e ha detto che l'ultima volta ce l' aveva in mano lui, o meglio tra le mani del suo corpo tenuto dentro una bara nascosta nel castello".
"Allora liberiamo Gladio, cerchiamo il suo corpo con tanto di chiave, liberiamo mia madre e fuggiamo dal Limbo!".
Hood scende dal letto con troppa foga che fa cadere di lato il mio corpo.
"Sta attenta!".
Mi ignora e si aggiusta velocemente i vestiti.
Io intanto tocco il mio corpo e perdo conoscenza brevemente, risvegliandomi dentro di esso.
"Come passiamo inosservati?".
"Di sicuro dobbiamo lasciare due nostre false illusioni, poi non so...ci sto pensando".
Guardo per la stanza e il mio sguardo si ferma sul lenzuolo rosso.
"Riesci a rendere invisibile un oggetto?".
"Sì perchè?".
Sorrido e tolgo via il lenzuolo.
"Rendi invisibile questo, poi ce lo mettiamo addosso".
"È una strana idea".
"Non l'ho avuta io".
Mi guarda confusa e io le faccio segno di muoversi.
Prende il lenzuolo e se lo posa sulla testa come un mantello, parte del suo corpo scompare.
"Che aspetti?!".
Mi metto sotto anch'io e usciamo dalla stanza goffamente, dopo aver lasciato due nostre immagini fasulle di noi stessi. Non siamo coordinati con i movimenti e ci diamo spallate e spintoni per sbaglio.
"Mi hai pestato un piede!".
"Shhh!".
Anche se siamo invisibili non siamo insentibili, dobbiamo fare silenzio.
Arriviamo nelle celle con molta fatica, abbiamo girato in tondo sperando di trovare la porta che conduce nel piano sotterraneo, visto che io ero passato semplicemente dal pavimento.
Alla fine l'abbiamo trovata nascosta dietro un grande dipinto, con un interruttore nascosto a lato del dipinto il passaggio si è rivelato.
"Ora possiamo toglierlo, non ci sono guardie al piano sotterraneo".
Ci togliamo il lenzuolo che finisce in mano mie e Hood accende le poche torce presenti nella scalinata.
Scendiamo i gradini avvolti quasi del tutto dall'oscurità e arriviamo alle celle.
"In quale cella era? Una delle prime più o meno, basta che urli il suo nome".
Arrivati alle celle Hood si ferma davanti ad una di esse.
"Gladio".
Lo scheletro alza la testa.
"Kardia".
"Voi due vi conoscete?".
"Sì, lei è la causa del mio soggiorno quì".
Lo scheletro è sarcastico ma Hood ci rimane male.
"È colpa mia, mi dispiace. Non avrei dovuto immischiarti in questa storia".
Hood tiene una sbarra della cella mentre cela il suo sguardo dispiaciuto con i capelli.
"Lo sai che potevo farti scoprire dal Re, ma invece ti ho aiutato perchè era la cosa giusta da fare...nemmeno io sono un fan di Rhys".
"Buono a sapersi".
Dico frettolosamente. Do una spallata a Hood che mi guarda male, le faccio segno di muoversi con la cella e lei sbuffando pronuncia un incatensimo che fa scoppiare la serratura emettendo un piccolo suono di un esplosione. La porta della cella si apre del tutto e Hood entra pensando alle catene dello scheletro.
Anche quelle serrature scoppiano e lo scheletro ora è libero di muoversi, si guarda le falangi muovendole come per assicurarsi che è libero per davvero.
Poi si alza e si stiracchia, sentiamo le sue ossa scricchiolare.
"Molto meglio".
Hood alza un sopracciglio e io lo guardo comeper dire 'maddai'.
"Adesso siamo pari Kardia".
"È vero ma io ho un corpo tu solo una parte del tuo...".
"Niente che non posso risolvere, sento il mio corpo. Non so come spiegarlo è così e basta. Ora andiamo".
Usciamo dalle celle.
"Ci si vede teste dure!".
Gli altri scheletri reagiscono dicendo altre battute da scheletri mentre Gladio ride leggermente.
"Hood il lenzuolo".
Lo scheletro si gira verso di me, se avesse un corpo probabilmente gli si sarebbe alzato un sopracciglio.
"Hood?".
"È una lunga storia".
Hood non vuole dire nulla al riguardo ma io non la penso così.
"Non voleva dirmi il suo nome cosi ho iniziato a chiamarla Hood perchè indossava sempre il cappuccio tirato su, pensa che ho visto da poco il suo viso".
Ricevo uno sguardo cattivo da Hood e uno inespressivo e vuoto da Gladio.
"Anche quando ci siamo conosciuti faceva la misteriosa, bisogna darle tempo finché non le dimostri fedeltà".
"Come se servisse....mi ha spedito al di là del fiume di lava e fiamme senza dirmi della storia sulla guardia e sulle persone che morivano provando a passarlo".
"Ahah immagino la tua faccia sconvolta alla notizia".
Lo scheletro ride, i suoi denti di sotto fanno su e giù per colpa del movimento della mandibola.
"Sconvolta?! No terrorizzata! Ho pensato di buttarla giù dalla nave nel fiume e-".
"Piantatela di parlare di me come se io non fossi quì!".
Hood ci interrompe e ci avvolge con il lenzuolo.
Fortuna che è un lenzuolo grande, senno non potevamo coprirci bene.
Usciamo dal dipinto e ci incamminiamo per i corridoi.
"Senti dove si trova il tuo corpo?".
Chiede Hood sussurrando.
"Sì, è quì vicino...penso che sia nella mia vecchia stanza".
Arriviamo nella stanza tanto attesa, anche questa molto lussuosa. È identica alla stanza dove hanno rinchiuso o meglio trattenuto Hood apparte per una bara appoggiata al muro.
"Ecco ci siamo".
Ci togliamo il lenzuolo e Gladio apre la bara.
Al suo interno ecco un altro scheletro avvolto dalle ragnatelecon tanto di armatura e spada in mano.
"Ma non doveva esserci il suo corpo quì?".
"Sì ma visto la separazione così lunga tra i due anche il suo corpo è diventato uno scheletro, ma non ce da preoccuparsi. Appena si riunirà con la parte mancante ritornerà come prima".
Gladio tocca il suo corpo e diventa una luce bianca che si dirige all interno dell' armatura anch'essa ora brillante di luce.
La luce scompare e spalanco gli occhi sorpreso.
Al posto dello scheletro ora c'è un giovane uomo, occhi verdi tendenti all' azzurro, naso dritto, bocca sottile, capelli castano scuro crespi e non troppo lunghi.
Esce dalla bara e si tasta il corpo sospirando.
"Finalmente".
Prende la spada e la mette nella sua custodia legata al fianco.
"Ben tornato Gladio, ora dammi la chiave".
Hood porge la mano aperta mentre Gladio di tasta il corpo alla ricerca della chiave, ha una espressione confusa che si sta transformando in scioccata e preoccupata.
"Che succede?".
"Ragazzi, non ho la chiave".

Spazio autrice:
Dove sarà la chiave? Libereranno la guaritrice?
Il prossimo capitolo si chiamerà Fuga dal Limbo.
Alla prossima, ciao❤

Ps: l'immagine di Gladio è molto sexy😍 secondo me e voi?

Il Potere dei Sognatori - La Culla della Vita |in revisione|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora