Michael's POV
Sono passati due giorni ed Hailee ancora non è tornata. O almeno io non l'ho vista, continuo a trovare i suoi asciugamani umidi e i vestiti nel suo armadio cambiano.
Non capisco, perchè se viene in camera per lavarsi e cambiarsi, non mi spiego come mai sta così tanto via? O almeno, perchè non mi saluta?
Vorrei saperlo davvero, ma l'unica con delle risposte è Hailee. E a quanto pare le mie risposte sono sparite insieme a lei.
Anche oggi la stessa routine di ogni giorno da circa un mese a questa parte. Mi sveglio, mi lavo, metto la lente, mi vesto e vado da Luke e Cara. Devono ancora ambientarsi, soprattutto perchè loro non sono stati sottoposti ai trattamenti a cui hanno sottoposto tutte le altre persone, vive o morte, di questo... Ospedale? Non so nemmeno se questo posto si può definire così.-
Stanotte ho fatto un sogno strano, ma non sono sicuro che fosse solo un sogno. Ho visto Hailee, mi ha svegliato lei e mi ha portato nella biblioteca. Mi ricordo che abbiamo bevuto da dei calici molto sofisticati quello che sembrava vino, ma che una volta deglutito capì che non era vino. Non ricordo altro, a parte questo. Probabilmente è stato un sogno perchè guardando il letto di Hailee, non vedo nessuna ragazza dai capelli rossi.
Luke's POV
Non capisco cosa siano mai questi trattamenti di cui parla sempre Michael; ma a quanto pare è per questo che ogni persona qui dentro ci squadra da capo a piedi. Da quello che ho capito, io e Cara siamo gli unici a non essere stati sottoposti a questi trattamenti.
Ma sinceramente la cosa che mi interessa ora è un'altra... Cara. Da quando siamo arrivati in questo posto è come se non fossimo più una coppia, non mi bacia, non mi abbraccia nemmeno... E se non fossimo mai stati una coppia? Magari ho frainteso tutto, magari non mi ama... Ma come si può fraintendere un bacio?
Scuoto la testa come per liberarmi da questi pensieri e noto che Cara mi sta guardando con aria interrogativa.
"Hai l'aria pensierosa", beve un sorso d'acqua dalla sua bottiglietta "A che pensi?"
"A noi" dico piano, quasi come se non volessi farmi sentire. Ma io volevo che lei mi sentisse. Non disse nulla per qualche minuto, fissando il pavimento con un mezzo sorriso sulle labbra.
"Perchè sorridi?" chiedo e lei scrolla le spalle. "Siamo scappati da un ospedale psichiatrico, siamo stati rapiti da... Queste persone, e tu pensi alla nostra relazione. Sai, anche io ci stavo pensando. Stavo pensando al fatto che da quando siamo arrivati qui sembriamo due sconosciuti ed è colpa mia" dice lei per poi bloccarsi nel bel mezzo della sua spiegazione.
"Colpa tua?" chiedo e lei annuisce convinta poi riprende a parlare, "Sì, colpa mia. Ho avuto altro per la testa, e non ti ho cercato. Non ti ho dato attenzioni, nemmeno un abbraccio."
La guardo, non sapendo bene cosa fare, poi mi alzo e vado da lei, la stringo in un abbraccio e la sento rilassarsi tra le mie braccia.Cara's POV
Una ventata fredda mi scompigliò i capelli quando Luke aprì la finestra. Un brivido mi scosse e mi strinsi le gambe al petto, come per ripararmi dal freddo.
Mi avvolgo le coperte attorno alle spalle e mi avvicino alla finestra e mi accosto al biondo. Sento Luke sospirare e lo guardo, ma abbassando lo sguardo sulle sue mani, vedo una sigaretta tra l'indice e il medio della sua mano destra.
"Sai... Quando non ero all'ospedale, fumavo", fece un tiro e buttò fuori il fumo "Vuoi?" mi chiese porgendomela. La presi tenendola come la teneva lui e la portai alle labbra, inspirandone il fumo. La gola iniziò a bruciare e iniziai a tossire come non mai.
Il biondo rise, come se fosse una cosa divertente. Gli lanciai uno sguardo cattivo, "Non avevo mai provato" spiegai.
"Ti aiuto... Se vuoi" disse e, dopo l'esperienza appena passata dovrei dire di no, ma qualcosa mi spinge ad accettare.
Mi fa segno di fare un tiro e quando allontano la sigaretta dalle mie labbra, mi posa una mano all'altezza delle clavicole. "Inspira", dice per poi aspettare qualche secondo "Espira."
Una nuvola di fumo bianco esce lentamente e densamente dalle mie labbra, mentre il bruciore alla gola lentamente si attenua.
Faccio un altro paio di tiri poi una domanda mi sorge spontanea, "Ma come le hai avute?" chiedo indicando il pacchetto.
"Qui qualsiasi cosa chiedi, fanno in modo di procurartela" dice, sorridendo. Allora, se qui le cose funzionano così, chiederò anche io delle sigarette.Michael's POV
Mi dirigo in camera di Luke e Cara con un taccuino in una mano e una penna nell'altra. Busso con la solita sequenza ed entro nella stanza.
"Ciao Luke, ciao Cara" li saluto, "Avete bisogno di qualcosa?" chiedo preparando la penna per scrivere. "Io direi le solite sigarette" dice il biondo tirandosi su a sedere.
"Anche per me" dice la ragazza; la guardo sbarrando gli occhi "Tu fumi? Da quando?"
Scrivo anche la sua richiesta aspettando una sua risposta. "Beh, non proprio. Cioè, mi ha fatto provare Luke prima e mi è piaciuto...", dice "E poi siamo qui dentro, non ho letteralmente nulla da fare."
Annuisco e prendo una sigaretta dal pacchetto che è appoggiato sul comodino di Luke. La porto alle labbra e l'accendo inspirando ed espirando. "Non sapevo che tu fumassi", dice la ragazzo guardandomi con la testa piegata da un lato.
"Sì, ecco... Mi aiuta a scaricare lo stress" dico continuando a fare qualche tiro.-
Un'altra notte a sognare Hailee e ancora un'altra volta non sono completamente sicuro che sia stato solamente un sogno.
Stare in questo posto mi ha fatto perdere la cognizione del tempo e non riesco più a distinguere la realtà dal sogno.-
La mia stanza è un mortorio senza Hailee. Ormai è una settimana che non la vedo. O per lo meno, che non la vedo di giorno.
Mi alzo dal letto spegnendo la mia sigaretta nel posacenere accanto al mio letto. Mi avvicino alla finestra e l'aria fredda mi rinfresca il viso.
Qualcosa mi si posa sul naso e quando provo a prenderlo sento solo umido. Allungo una mano e un piccolo fiocco di neve si posa sul palmo della mia mano.
Un sorriso si forma sulle mie labbra al ricordo di Cara la prima volta che vide la neve dalla finestra dell'ospedale psichiatrico. La vado a chiamare e quando entro nella camera la trovo in piedi davanti alla finestra mentre, tranquillamente, prende qualche tiro dalla sua sigaretta.
Le sue mani tremano visibilmente e i suoi occhi diventano sempre più lucidi ogni secondo che passa. Fa un lungo sospiro mentre una lacrima le riga la guancia.-
Non mi sarei mai aspettato uno sfogo come quello che ho appena avuto con Cara. Penso che quella biondina sia la ragazza più forte che io conosca. Ne ha sopportate davvero tante, e non ha mai mollato, nonostante poteva avere come minimo un milione di motivazioni per farlo.
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Sick || Michael Clifford
Fanfiction"Prigionieri di un mondo che non esiste." Sequel di "Insane"