Capitolo 5

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Hailee's POV

Forse mi sto innamorando di te anch'io.
E' una settimana che non vedo Michael ma la sua voce rimbomba ancora nella mia testa, ripetendo questa frase all'infinito. Ho saputo che ha iniziato a fumare per alleviare lo stress, che passa le sue giornate con Luke e Cara per ingannare la solitudine della sua camera vuota.
"Hailee, mi stai ascoltando?", mi chiede "Sembri distratta."
Scuoto la testa spostando l'attenzione dai miei pensieri all'uomo davanti a me. "Cosa?" chiedo distrattamente. 
L'uomo mi guarda con aria di rimprovero, ma subito dopo scrolla le spalle, "Hailee, ma cosa devo fare io con te?" chiede con un'aria a metà tra il disappunto e lo sconforto.
"Scusa, stavo pensando ad altro", ammetto "Cosa mi stavi dicendo?" chiedo ancora abbastanza disorientata.
L'uomo di porta una mano alla fronte, per poi scuotere leggermente la testa, "Ti stavo dicendo che domani hai l'ultimo esame e poi già dal primo pomeriggio potrai tornare nella tua camera... E da Michael."
"Cosa? Michael? Cosa c'entra lui?" faccio finta di non avere una palese cotta per quel ragazzo alto, con degli occhi da sogno e l'aria spaesata come un cucciolo.
"Insomma, tesoro, lo so che provi qualcosa per quel ragazzo. Non dovresti nascondermi queste cose, sono o no tuo zio?" dice l'uomo porgendomi un bicchiere colmo di grondante sangue rosso, dal profumo sembra molto fresco ed invitante.
"E va bene. Forse provo qualcosa, ma forse. Non ne sono ancora sicura", dico guardando il pavimento che riflette la luce del tramonto creando sfumature arancio e viola lungo il viso di mio zio Noah.

-

L'ultimo esame consiste in un semplicissimo esame del sangue per controllare globuli rossi, bianchi e piastrine. 
Guardo l'ago entrare nel mio braccio e il sangue scorrere lungo il tubicino fino alla fialetta. Alla fine dell'esame l'infermiera mi mette un batuffolo di cotone imbevuto di disinfettante sul foro provocato dall'ago, e lo ferma con un pezzo di scotch di carta.
"198, puoi tornare nella tua stanza", dice poi si ferma un attimo e aggiunge "In questo momento sono tutti nella mensa, torneranno tra mezz'ora circa... Fino ad allora, cerca di stare distesa e cerca di bere molti liquidi."
Annuisco e saluto l'infermiera, tornandomene nella mia camera. Ho ancora mezz'ora e decido di fare una sorpresa al mio compagno di stanza, mettendo in ordine tutta la camera. So che non è una gran sorpresa, ma qui dentro è il massimo che posso fare.
Rifaccio i letti e riordino i vestiti dentro l'armadio per poi farmi una bella doccia rilassante. Mancano circa cinque minuti prima che Michael torni in camera, ed il panico inizia a farsi spazio nel mio corpo, scorrendo in ogni singola vena del mio corpo. Come una ragazzina di dodici anni mi fermo davanti all'armadio iniziando ad analizzare ogni singolo indumento per trovare quello più giusto per l'occasione.
Mi ricordo del mio vestito rosso così lo indosso ed inizio a specchiarmi, arriva fino ad appena sopra il ginocchio, il giusto per non essere esagerata.
Infilo ai piedi le mie VANS rosse per poi legarmi i capelli in uno chignon disordinato.
Controllo e sistemo le ultime due cose poi mi siedo sul mio letto e passo gli ultimi secondi in un'attesa straziante, che quasi mi uccide. Muoio dalla voglia di rivedere Michael e di abbracciarlo.
Il moro entra nella stanza e la prima cosa che fa è volgere uno sguardo al suo letto, stranamente in ordine. Si volta di scatto e i suoi occhi incontrano i miei, e qualcosa dentro di me si accende.
Sì, provo decisamente qualcosa per questo ragazzo.
"Hailee...", dice quasi in un sussurro per poi avvicinarsi a me ed avvolgere le sue forti braccia attorno al mio corpo. Inspira lentamente il mio profumo, "Mi sei mancata" dice piano.
Mi appoggio con la guancia alla sua spalla e mi abbandono a quell'abbraccio così voluto, così bisognoso. "Anche tu" sussurro vicino al suo orecchio e lo sento sorridere sulla mia spalla.

Cara's POV

Infilo uno dei maglioni che ci hanno dato e mi dirigo verso la finestra con in mano il mio pacchetto di sigarette e il mio accendino. Quando apro la finestra una ventata gelida mi colpisce il viso, costringendomi a chiudere gli occhi. Una volta riaperti vedo un fiocco di neve che si adagia delicatamente sul davanzale della finestra e un sorriso mi sorge spontaneo.
"Perchè sorridi al nulla?" chiede il ragazzo dietro di me, mentre mi abbraccia. "Sta nevicando" dico con ancora il sorriso stampato in faccia, come se la neve fosse un avvenimento di cui essere felici.

Luke's POV

Sta nevicando, ha detto. 
E all'improvviso l'immagine di Cara con il naso appiattito contro il vetro freddo della finestra, la prima volta che ha visto la neve dall'ospedale psichiatrico.
Tengo un braccio attorno alle sue spalle mentre stendo l'altro e prendo la sigaretta che si teneva tra le dita. "Cosa fai?" chiede lei guardandomi, "Faccio un tiro" dico come nulla fosse.
Ma prima che la sigaretta raggiunga le mie labbra, Cara me la toglie di mano, "Hai le tue" ridacchia. "E va bene", dico facendole una smorfia mentre prendo il pacchetto dal mio comodino.
Metto la sigaretta tra le labbra e prendo l'accendino per accenderla, "Potevi usare il mio" dice lei indicando il suo accendino. Un urlo agghiacciante mi fa accapponare la pelle e la sigaretta mi sfugge dalle dita, cadendo sul pavimento.

Sick || Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora