Il dolce dono

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Celeste ritorno in sè, senza salutare diede una botta con la spalla al medico e senza ripensamenti uscì dalla stanza e in fretta e furia entrò nella sua e la chiuse a chiave.
Il medico con l'aria pensierosa uscì anch'esso dalla stanza e si diresse nelle cucine.
Intanto Celeste era seduta sul suo letto con i piedi penzoloni pensava.
Rimase li per almeno mezz'ora, fino a che una lettera si materializzò davanti alla porta.
Aspetto pochi minuti dubbiosa, ma la curiosità le accecò gli occhi e, senza che lei lo volesse, si ritrovò seduta a gambe incrociate sul tappeto con in mano la lettera aperta.
Abbassò gli occhi e lesse
"Hai bisogno di energie, se vuoi apri la porta!".
Celeste si alzò e aprì silenziosamente la porta poi guardò a destra e a sinistra per vedere se c'era qualcuno e abbassando lo sguardo vide un vassoio pieno di squisitezze!
Chiuse la porta e, indecisa sul da farsi, scelse di ingozzarsi. In men che non si dica finì tutto e lasciò fuori il vassoio vuoto con lo stesso bigliettino girato con su scritto: "GRAZIE".

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