Only My Boy

13.

Lo vedo in lontananza farsi sempre più piccolo, inizio a correre ma, infondo, sono Giad, chi crederà mai che io sto correndo?

Dopo parecchio tempo iniziai ad essergli più vicino ed urlare il suo nome.
finalmente si è girato.Pensa la mia coscienza .

"Giad 'va dentro,questa volta è più che necessario che io intervenga"
"Ma aspett...." non mi diede neanche il tempo per replicare che si mise a camminare velocemente.
Oddio Bill era li difronte a noi.
Emanuel si avvicinò a lui , gli tirò i capelli da dietro, ed esso emise un urlo di dolore, gli tirò un pugno e poi un altro , finchè non si trovo a cavalcioni su di lui. Gridavo di smetterla ma era come se non esistessi , Bill era a terra con sangue che gli usciva dal labbro e un occhio nero, e le guance rosse per i pugni e schiaffi. Emanuel la smise prima di ucciderlo, si alzò.
" Stai lontano dalla mia ragazza, o la prossima ti ritrovi in un cimitero" disse face gli l'occhiolino.
La paura era svanita e a sostituirla c'era la serenità e un pizzico di felicità.

Andammo a passo scelto nella stanza dei ragazzi , e ci sedemmo sul letto.

Regnava un silenzio unico.

" Prova a nascondermi un'altra cosa e tu con me hai chiuso" quelle parole furono delle lame nel cuore ,facevano un male cane.
"Che vuoi dire ? che ho provato a proteggerti e tu neanche mi ringrazi ? beh questo l'avevo già capito"
dissi in preda alla frustrazione e alla rabbia.
Gli guardai le nocche,stavano sanguinando.

Senza degnarlo di uno sguardo andai in bagno , mi appoggiai al lavandino e mi guardai allo specchio, avevo un aspetto terribile .
Lasciai stare il mio aspetto e mi diressi in un piccolo mobiletto per vedere se la si trovava la cassetta per medicare.
Effettivamente , la trovai.
Presi un batuffolo di cotone , imbevuto all'alcool.
Avevo sempre adorato quel profumo.
Come ad esempio la benzina.
Le mie professoresse, nella mia città natale, ovvero la Sicilia, mi dicevano sempre che la benzina era come una "droga" che si sniffava.
quindi saresti una drogata?
'ma vaffanculo!' diedi in risposta alla mia vocina interiore.
Ritornai nella stanza , gli presi delicatamente le mani e provai ad appoggiarci il cotone imbevuto , ma lui tirò bruscamente la mano dalla mia .
Lo guardai,stranita e delusa.

" Che hai ora eh? ti da fastidio che io voglia medicarti? Sei uno stronzo." sbottai acida.

"Vattene." disse freddo e con tono di voce alto. Spero di aver capito male.

"Cosa?"diedi vita ai miei pensieri.

"Abbiamo chiuso, VATTENE" urlò l'ultima parola.

Non ci vedevo più , le lacrime mi offuscavano la vista. Uscii senza dire una parola e iniziando a singhiozzare sempre più forte. Tirai un pugno abbastanza forte al muro , a tal punto da farmi uscire sangue. Non mi importava. Non faceva neanche male.

Svegliatemi se è un incubo.
Non c'è la facevo più.
Iniziai a camminare senza una meta precisa. Sbattei contro la gente che spesso mi mandava a quel paese , ma io non ci facevo molto caso.
Non mi importava se la gente mi guardava.

Non mi importava della mia vita.

Non mi importava di me stessa.

Mi manca Ana e la mia famiglia.
Avrei bisogno di un abbraccio di Ana e non lo potrò mai avere .
Ho dimenticato il suo profumo è smesso di immaginare il suo splendido sorriso.
Ho smesso di vivere.
Questo è solo sopravvivere.
Mi sento morta dentro, come se niente è nessuno esistesse.Ho bisogno di qualcuno o qualcosa. Non lo so neanche io .
Volevo morire e sfuggire da quell'inferno che chiamavano "amore" per far credere che la persona che hai accanto ti amo veramente.
" Tutto falso , così maledettamente falso" iniziai a dire disperatamente ad alta voce.
Non sapevo dove mi trovavo.
Ci mancava solo che mi perdessi nelle strade affollate della California.

Guardai a destra, e non feci in tempo a guardare a sinistra .

Buio.
Ecco cos'era.

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Come promesso , entro oggi dovevo pubblicare il capitolo, è un po tardino lo so,mago pensato a tutto oggi mentre facevo il bagno a mare 😅
Spero vi piaccia, fatemi sapere.

BACIIII💋💋💋