Il Mio Destino Lo Decido Io

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Metto a posto la mia roba nell'armadio e appiccico dei poster sopra alla testata del letto.
Sono le 11; 32 e, avendo già finito di sistemare la mia camera vado di sotto in cucina dove mamma sta mettendo a posto la spesa che è appena andata a fare. Le vado vicino e la aiuto.

Fin da piccola sono stata educata che quando una persona ha bisogno le si dà una mano senza pensarci 2 volte! Ovviamente dipende di cosa ha bisogno... se devo aiutare mia madre a lavare il pavimento, lo faccio! Dopo tutto lei lo ha fatto Già prima che io nascessi. 24 h al giorno!

Se invece un mio amico mi dice di andare a dire a un'altra persona qualcosa di brutto ovviamente rispondo di no!

Finito di mettere a posto mi vado a sedere nel divano e accendo la tv. Intanto penso...

finalmente potro far vedere la vera me. Spero che non ci sia un' altra come Eleonor nella nuova scuola!...

《Mia? Mi stai ascoltando?》la voce della mamma mi arriva lontana.
《Si scusa mamma mi ero incantata.》
《Ho notato. Mancano ancora 3/4 d'ora al pranzo, potresti andare a fare un giro per il paese. Magari trovi qualche nuovo amico!》ha ragione! Dovrò pur iniziare a farmi vedere!
《Ok vado!》

Prima voglio assicurarmi che abbia il trucco ancora intatto e il vestito pulito e non spiegazzato. Mi alzo dal divano e salgo le scale. Entro in camera e mi guardo allo specchio. Tutto normale. Mi metto le all stars bianche ed esco di casa.

*******

Sto camminando sulla strada principale e a un certo punto qualcosa attira la mia attenzione.

Poco più avanti c'è uno skatepark . Entro Perché non ci sono mai stata e...beh non ci sono parole! È spettacolare ci sono ragazzi e ragazze che chiacchierano fra loro e altri che fanno salti spettacolari.

Avanzo senza curarmi del fatto che potrebbe cadermi qualcuno addosso! Sono sotto a un gradinata e sento urla di Felicità venire verso di me.

Vedo un ragazzo sullo skate che salta sulla ringhiera che è di fronte a me. Mi sta arrivando addosso però non so cosa fare e mi paralizzo.

《ATTENTA!》Una voce maschile mi riporta alla realtà. Sento qualcuno che mi cinge la vita spingendomi alla mia sinistra a terra.

L'impatto mi fa male alla spalla e al fianco sinistro. Mi volto e sopra di me c'è un ragazzo con i capelli più scuri dei miei che mi guarda un po' arrabbiato e scruta il mio viso. Oh oh...l'ho combinata grossa!

《Ma cosa ti passa nella testa?!》dice il ragazzo che mi stava per saltare addosso. Non so cosa rispondere e interviene il ragazzo che mi ha salvata alzandosi.

《Calmati Kevin! È nuova del posto e probabilmente non è mai stata in un parco per skateboard. 》annuisco leggermente senza guardarli.

Mi sento il viso in fiamme...probabilmente sto diventando rossa. Odio quando mi succede!
《Ti aiuto.》mi dice il ragazzo che mi ha salvata porgendomi la mano. Io la afferro e mi tira su.

《Grazie.》dico un po' impacciata. Noto solo ora che è molto alto e ha gli occhi azzurri. Più azzurri di mio fratello.

《Io sono Caleb e Lui è Kevin.tu sei...?》
《Mia. Mi chiamo Mia.》
《Cognome?》
《Schempet》
《Ah si sei nella 215 giusto?》non capisco subito a cosa si riferisce poi mi ricordo che casa mia è la n.215. Così annuisco con un timido sorriso tirandomi dietro all'orecchio una ciocca di capelli.

《Io sono nella 211 ci potremmo vedere ogni tanto..》Lo ha detto con imbarazzo...
《Certo. Perché no?!》rispondo.

《Caleb cosa stai facendo?! Vieni subito qui!》una voce femminile, simile a quella di Eleonor, chiama Caleb come fosse un cagnolino. È bionda è ha vestiti costosi. Una seconda Eleonor...NOOO!!!!

《Meredith non mi rompere!》risponde secco Caleb.
《Io sono la tua ragazza non puoi giocare a fare amicizie senza il mio consenso!》 Dice correndo verso la nostra parte con quei tacchi che vorrei le si rompessero all'istante.

《Per l'ultima volta...io non sono mai stato il tuo ragazzo e mai lo sarò!》
《Si certo dite tutti così!》dice con un sorrisetto maligno.

《Vieni Mia ti riaccompagno a casa.》mi dice Caleb stufo di Meredith. Annuisco e ci avviamo.
《Hey carina! Non è tuo!》mi dice Meredith fermandomi tenendomi il braccio.

《Questo lo so. Ma almeno io non lo tratto come un cagnolino!》il gruppetto dove prima c'erano Caleb e Meredith urla in senso di approvazzione.

Usciamo e ci incamminiamo insieme.