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Lo studio di lavoro di mio padre era diventato probabilmente la parte della casa che più mi attraeva .Non comprendevo la ragione per la quale Jane evitava a tutti i costi di metterci piede .Sosteneva che il solo entrarci le faceva accapponare la pelle .. ma del resto non la biasimavo per nulla .. soprattutto per la sua età ,un età in cui si è particolarmente sensibili agli stimoli esterni ,un età in cui si ha una gran capacità di immaginare le cose ,un età in cui gli elementi nuovi o estranei possono stimolare lo scatenarsi delle emozioni più infantili .
Nello studio di lavoro di nostro padre c'era di tutto : Mobili antichi ,quadri settecenteschi ,bambole di porcellana e perfino alcune reliquie .. .
Mio padre non era semplicemente un collezionista di antichi reperti ,seppure non fosse esattamente quello il suo lavoro ,si poteva ben dire che era un grande appassionato di restaurazione di antichi oggetti che sarebbero stati poi rivenduti da buoni compratori a buon prezzo .. .
Quel giorno la mia attenzione si era posata in particolar modo su un nuovo oggetto rinvenuto di recente : Un grande specchio dalla cornice dorata risalente al seicento .In realtà data la sua età di fabbricazione si poteva ben dire che non fosse in uno stato di totale conservazione : La cornice dorata era evidentemente scrostata in alcuni punti e sul riflesso erano presenti minuscole fessure e punti sbiaditi .Ma l'elemento che realmente attirava la mia attenzione stava nel riflesso : Il vetro dello specchio non emanava il classico riflesso trasparente ,ma bensì di colore nero ,un nero che misteriosamente scatenava nella mia mente un fascino occulto ed inspiegabile .La mia attenzione si era inizialmente concentrata sulle sculture dorate presenti sulla cornice superiore dello specchio : Erano ancora ben evidenti quelle che somigliavano a due antefissi incastonati nei bordi corniciati ,raffiguranti due volti di serpenti con un espressione di guardia e di minaccia allo stesso tempo ,come se celassero qualcosa all'interno dello specchio .
C'era qualcosa in quello specchio che attraeva la mia attenzione ed il mio fascino ,qualcosa di inspiegabile .Il solo elemento che mi attraeva ad esso era lo scrutare quel riflesso nero come la pece .Osservavo i tratti del mio volto mentre sullo sfondo scrutavo con fatica gli elementi sbiaditi dal riflesso scuro presenti all'interno della stanza ,che assumevano la forma di sagome nere e indefinite .
Tornai nuovamente ad osservare il riflesso : La luce bianca della stanza veniva riflessa in quella superficie vetrata nera ed occulta ,divenendo una luce tenue ed evanescente .Ogni mio pensiero sembrava annegare in quel riflesso nero che osservavo ,come se quel mio volto che osservavo riflesso nello specchio riflettesse qualcosa che non facesse parte di me ,come se quel riflesso mi mostrasse qualcosa di oscuro ed indecifrabile ,incarnato in quell'ingannevole quanto nefasto volto che osservavo attraverso di esso .
Senza che me ne rendessi conto erano volate più di tre ore da quando avevo cominciato ad osservarlo .
Erano circa le undici e mezza di sera .Era molto tardi e la sonnolenza cominciava ad appesantirmi le palpebre .Staccai finalmente lo sguardo da quel nefasto riflesso decidendomi finalmente a lasciare la stanza .Mi incamminai verso l'uscita afferrando la maniglia della porta e spalancandola .Lo scricchiolio stridulo dei cardini si propagò ovunque facendomi innervosire non poco .I miei dovevano decidersi prima o poi a riparare quella dannata porta o per lo meno a lubrificarne i cardini evitando quel dannato e fastidioso scricchiolio .Una volta sulla soglia allungai la mano sinistra verso l'interruttore spegnendo la luce e allungando la mano verso la porta per chiuderla .Di colpo intravidi qualcosa nell'oscurità che mi fece gelare il sangue facendomi tremare le ginocchia : Attraverso la fessura della porta osservai un volto cadaverico che mi fulminava con occhi sbarrati e minacciosi .
Dopo una manciata di secondi un sussulto mi fece allungare lentamente la mano attraverso la fessura della porta con l'intento di raggiungere l'interruttore ,temendo che una mano gelida mi afferrasse il braccio inghiottendomi nelle tenebre : Accesi la luce che rivelò il quadro raffigurante quel volto maschile dall'aspetto cupo che mi osservava .Sospirai profondamente mentre il cuore sussultava ad alta velocità nel mio corpo .Spensi nuovamente la luce chiudendo velocemente la porta .Di nuovo quella sensazione gelida di una mano fredda che mi afferrava con forza nell'oscurità inghiottendomi .. .
Erano null'altro che frutto della mia immaginazione .A volte la mente gioca brutti scherzi .Il cervello è sempre stato la parte del nostro organismo più sensibile agli stimoli esterni ,e la sola capacità di elaborare ogni particolare che osserviamo con i nostri occhi è l'elemento in grado di creare a volte cose e pensieri non esistenti realmente nella realtà .. anche se vi erano elementi che sfuggissero ad una spiegazione razionale ,come quando ero molto piccolo e ricordavo di soffrire di insonnia a causa di gemiti sommessi e sinistri che udivo nelle tenebre della mia stanza .Ormai però ero convinto che anche se per qualcosa non ci fosse spiegazione razionale non bisognava lasciare che quel qualcosa condizionasse la mia psiche ,poichè l'elemento certo che caratterizzava quel qualcosa era di poterlo alimentare con le mie paure .

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