Capitolo 3

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Tra una chiacchierata e l'altra le due ragazze giungono a casa dell'amico di Beth. Il luogo, visto dall'esterno ha un che di magico: una foltissima pianta si arrampicava sul muro e la porta era sovrastata da un semi arco.
Tutto era fatto di mattoni un tempo ricoperti di intonaco, sgretolatosi nel tempo. Sembrava la casa di qualche mago o fata.
Beth suonò il campanello e subito corse ad aprire un ragazzo alto e mediamente muscoloso, dal portamento elegante e fiero. La forma del suo viso era ovale e aveva due enormi zigomi scolpiti, che sembravano sorreggere i grandi occhi verde selva. Le labbra rosee e sottili, sembravano tratte da un quadro, così come i suoi capelli, neri come la notte. Disse di chiamarsi Marc. Marie prese a guardarlo come se nella sua vita non avesse mai visto un bel ragazzo. Beh, in effetti era così.

- Accomodatevi ragazze - Disse con un tono di voce caldo e confortante. - Beth, non mi presenti la tua amica? -

- Certo. Marc, lei è Marie, Marie, lui è Marc. -

- Piacere di conoscerti, Marie! - Disse sfoderando il suo sorriso sfavillante.

- C... Ciao, M...Marc... - Balbettò Marie, non capendo più niente. Improvvisamente, il suo cuore aveva cominciato a battere fortissimo e un brivido impazzito le attraversò la schiena.

- Ehi, tranquilla, con me non ti devi vergognare - Disse Marc.

- Figuriamoci se ti devi vergognare di questo scemotto da due soldi - Continuò Beth sarcasticamente.

- Ehi, questo scemotto da due soldi è pur sempre il tuo migliore amico-
Disse Marc dandole una spintarella.

I ragazzi arrivarono in una stanza piuttosto confortevole, con tre poltrone poste in circolo, di velluto rosso una, e le altre due di lino grigio. C'era il camino acceso e tantissimi libri appoggiati distrattamente sullo scrittoio. Beth aveva probabilmente moltissima confidenza con Marc, perché prese posto sulla poltrona che sembrava essere la preferita del padrone di casa.

- Volete del tè, ragazze? - Domandò piano Marc.

- Sì - Rispose Marie. - Sì per favore-

- Possibilmente tè nero indiano aromatizzato al tamarindo con estratto di menta piperita. Ah, e mi raccomando il limone. - Aggiunse Beth.
Marc ridacchiò e si avviò verso
quella che doveva essere la cucina.

- Allora, come ti sembra Marc? - Chiese Beth.

- È... Simpatico e... -

- ...Carino? -

- Non volevo dire questo... -

- Sì che volevi -

- No -

- Sì -

- Ho detto di no. -

- Però è carino vero? - Insistette Beth.

- Mmm... Forse un pochino -

- Andiamo Marie, ho visto come balbettavi prima! -

- Basta, ho detto di no - Rispose Marie apparentemente scocciata.
Le ragazze attesero altri pochi secondi fino al ritorno di Marc con due tazze  di tè caldo.

- Allora ragazze, qual'è il motivo di questa visita a sorpresa? -

- Indonesia, dobbiamo andare in Indonesia. - Disse Beth.

- Qual'è il motivo di questo viaggio? -

- La nostra famiglia - rispose Marie.
- A-abbiamo bisogno di saperne di più. -

- No problem. Partite domani? -

- Domani!? Ma sei pazzo? - risponde Beth. -  Tra una settimana va bene, non prima -

- Vi manderò da mio fratello. -
Disse Marc.

- E se... Ci accompagnassi tu? - Mormorò Marie indecisa.

- Io !? - Esclamò Marc.

- Lui!? - Esclamò Beth.

- Sì... Tu. - mormorò piano Beth.

- Per me... Va bene! - Disse Marc.
- È da una vita che non vedo mio fratello. Non vi preoccupate, faccio tutto io, vediamoci all'aeroporto tra una settimana. Pensate solo alle valigie e... Al programma delle cose da fare. Staremo un mese, va bene? -

- Benissimo - rispose Marie.

- E la scuola? - intervenne Beth.

- Non fare la secchiona Beth, non lo sei. - Disse Marc.

- Allora... Ci vediamo fra una settimana. -

- Sì... Fra una settimana. -

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