- CAPITOLO 6 -

5 2 4
                                    

Restiamo in macchina, in silenzio. La pioggia batte forte sui vetri della macchina che sembra quasi grandine. "Io da Patty non ci posso andare per questi due giorni prima del college" dice lei guardando dritto davanti a se. "E perché no?"io invece la guardo, voglio che faccia lo stesso. Non si deve nascondere una creatura del genere, nemmeno in situazioni come questa. " Sua mamma ha preso questi due giorni di ferie per salutare Patty prima che parta per il college. Patty dice che lo fa per il mio bene, ci vediamo al college tanto. Io non sono mai stata in un college qua, non so dove e come andare. E se poi mio padre mi trova? Magari mi sa cercando, forse per l'ultima volta, io.." La abbraccio. È l'unica cosa che posso fare ora, l'unica che la potrebbe far stare bene. Gli abbracci sono una cura contro la tristezza: le braccia ti fanno sentire al sicuro da ciò che ti circonda, ti proteggono da ciò che ti rende triste."Ora starai da me. Partiremo insieme per il college ti aiuterò io." Lei mi stringe ancora più forte "Grazie". Faccio partire l'auto e in 2 minuti arriviamo a casa.
Quando entro trovo solo Carlos in cucina. Sgattaioliamo via fino in camera mia, non voglio che sappia che sia qui, almeno non per ora. Ci sistemiamo sul letto che sono le 4:40. Non possiamo di certo metterci a dormire ora."Allora, tu dormirai con me. La mia ganza sarà anche la tua. Beh questo fino a domenica, ovvio" dico io un po imbarazzato. Le scoppia a ridere. Il suo sorriso. Her smile. Su sonrisa. Sein Lächeln.
"Quindi tu sistemerai le tue cose in questa parte dell'armadio. Vieni, prendi la roba per il bagno che ti faccio vedere" e andiamo in bagno."in questo armadietto puoi mettere i tuoi trucchi e le tue creme e bla bla bla, su questo gancio metti l'accappatoio e gli asciugamani vari". Lei mi ferma e mi guarda "Trevor, è molto carino da parte tua, ma io ancora non ho fatto nessuna valigia. È tutto a casa di Patty" io ci penso un attimo e rifletto: già, io le ho detto tutte queste cose, ma non ha ancora nulla. "Già, è vero. Hai le chiavi della casa di Patty?"."si". "Bene, mettiti le scarpe che si va".
Quando arriviamo a casa di Patty è tutto spento, non c'è nessuno in casa. "Bene bene. Ora apri casa che in 5 minuti dobbiamo essere fuori di qui". Lei senza batter ciglio apre casa e voliamo al piano di sopra, nella sua camera.
Per fortuna non ci furono problemi, e 2 ore più tardi lei era già in doccia per rinfrescarsi prima di mangiare. Ancora carlos e josh non sanno nulla, ma stasera a tavola li sistemo bene bene. "Trevor!" Sento urlare dal bagno. Io corro subito li "Ma sei impazzita?! Loro non sanno che sei qui e va bene che sono due deficienti, ma ti sentono"." Hihihihi" ride. Ma cosa ridi."se non la smetti entro e ti sistemo io". Lei si blocca all'improvviso. L'acqua non scorre e più e sento dei singhiozzi. Oh merda. Ma proprio merda merda. "Scusa, io non volevo dire questo" . Lei esce. Ha solo un asciugamano che la copre tutta. Mi devo calmare, almeno per i prossimi 2 giorni. La rincorro in camera ma lei ha già chiuso a chiave. Ma cosa ho combinato.

UNA STORIA QUASI PERFETTA.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora