Dangerus Love

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Mishima si avvicinava al croissant corpo svenuto di Dracula.
In quel momento gli ricordava un croissant, perché era francese.
Gli fece annusare un veleno, che lo risveglio.
Draula aprì gli occhi cisposi e si mise seduto, il seme di colpa gli rigogliava e sbocciava nel cuore.
"Scusa Mishima, avrei dovuto uccidere quell'omo, il fatto è che ho tante ferite che ancora non si sono rimarginate."
Dracula fece uscire questo fiume di parole senza fermarsi.
Mishima si alzò tremando e si mise a ridere: "Ahahah" e si sedette di nuovo di fianco al suo vampirello infallibile.
Lo abbracció e gli stampó un bacio sulla guancia cadavere ma morbida.
"Sai che you don't ever question my love." E si stese a guardare il soffitto, immerso in Satana solo sa quali innumerevoli e fulgidi pensieri.
"Grazie per avere perdonatomi...ma a volte ho delle cadute mentali e...non riesco proprio ad accoltellare la gente. Lo so e me me vergogno"
Dracula diceva queste parole con un magone immaginario che gli opprimeva il petto glaciale e sexy.
E questo al Sig. tuvache piaceva.
"Non devi preoccuparti, ci sarò sempre io per te. Prima mi tentava di metterti addoso un veleno microchip che ti arancia la pelle, ma poi no."
Mishima, però aveva un trance. Si ricordava degli abusi subiti, am non ne voleva parlare con lui, lo spaventoso re Dracula.

*Flasnack*

"Hey Drac!" Disse mishIma da dietro l'albero dell'universita alberico vespucci.
Dracula, un uomo sulla mezz'età scoccata da un paio d'ore, si avvicinò.
"Vieni belo mio."
Disse il vampiro e lo portò a casa)(((()(((())
•nuvola•
•nuvolina•

Mishima si fermò, e gemette. Non voleva ricordarcy tutto. I suoi brutti pensieri sfumavano vedendo  il sorriso sincero ed impacciato del suo ragazzo.

 I suoi brutti pensieri sfumavano vedendo  il sorriso sincero ed impacciato del suo ragazzo

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Lui era cambiato, quindi andava bene lo stesso.
Ma quel Johni doveva sparire.

_-_

"Dracula non puoi andare in giro vestito in quel modo!" Disse Mishima scendendo velocemente e vorticosamente le scale. Dracula si era infilato un completino arcobaleno che sembra un pagliaccio.
Ma Mishima odiava questa cosa, perché quel pagliaccio era suo.
Così gli strappò gli abiti di dosso e gli infiló delle cose nere che erano meglio.
Poi lo abbraccio e gli diede un bacion.
E Dracula gli diede un calcio nei maroni, poi lo abbracciò e con un sorriso gli bacio la fronte.
"Ti amo quando fai così Draculo"
Disse Mishima con un gemito degno di un lamantino come quelli dei libri.
"Anche io." Rispose Dracula, non senza nascondere un certo disappunto per la reazione poco birbona di Mishima.
Fece la sua entrè uscendo dal negozio, andava a noleggiare un film vintage da guardare con il suo amato.
Il sole splendeva e il solstizio non aveva tardato ad accaldare tutti gli abitanti di quella strana ma sempre più affollata città francese.
Dracula camminava.

Cammina,
*sono qua non mi vedi?*

Affretta il passo,
*eccoti*

Ora stava correndo,
*il demone sono io*

Perché correva?
Già, aveva scorto lui, Johni.
Il ragazo dai capelli rossi che amava.
La faccia di Moshima gli si materializzava in faccia, si sentiva una povera formica schiacciata schiaffeggiata dal destino, come flick, come tutti quelli opressi dalla vita.
"JOHNI EHI!"
...
Il suo cervello ora si sentiva la fata gialla.

Oh no è arivato Johnnuy cosa facciamo? Scappiamo? No leggete la fanficiton please. Succederanno i fuochi d'artifico e l'amore scoppierà come i vosgri cuori. Ciao! Miei cani supremi

Mishima all over againDove le storie prendono vita. Scoprilo ora