Inizio del vero io

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Era un freddo mattino d'estate, un fresco venticello d'autunno scaldava gli ultimi rami ghiacciati dall' inverno. Dracula stava camminando immerso nei suoi pensieri per il viale della cittadina di San Francisco.
Stava rimuginando sul film che aveva visto. Parlava di un uomo tedesco che aveva ucciso tantissime persone ebree, perché le considerava inferiori.
Quel film gli aveva fatto capire che l'amore è fondamentale nella vita, ma lui ancora non aveva trovato un'anima gemella, e si vergognava molto.
Per questo veniva sempre preso in giro dai suoi fratelli molto più vecchi di lui.
No, non sarebbe diventato come Hitler.

Avrebbe trovato subito un amore.

In quel momento inciampó su un sacchetto bagnato da una pioggerella primaverile.
C'era scritto "La Bottega Dei Suicidi". Fantastico, un'altra volta.
Prese il sacchetto, e si diresse verso la bottega in fondo alla strada.

Spinse la porta, e risuonó nel vuoto ma accogliente atrio color crema/vaniglia con tante bottiglie e contenitori colorati che deliziavano la vista del visitatore. "Uh che brutto." Urló Dracula.
In quel momento si sentì un tonfo proveniente dalla botola.
Ne uscì un uomo sulla trentina: basso ma piuttosto alto, con dei lucidi capelli neri raccolti da un lato. Era molto elegante.
"Desidera?" Disse l'uomo sorridendo maliziosamente. "Ehm..." Dracula rimase ammaliato alla vista di quell'uomo per un momento, ma si ricompose. "Sono qui per...per..."

Un urlo.

Uno sfuoco.

Poi nulla.

Solo le candide mani di un uomo sul petto.

Mishima all over againDove le storie prendono vita. Scoprilo ora