•Capitolo 7•

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Sabato

Quel giorno mi alzai alle sette. Dovevo andare a lavoro, e non me ne andava manco morta di andarci, ero stanca e non riuscivo a staccarmi dal letto.

Mi alzai dal letto svogliatamente, scesi di sotto e feci colazione. In quel momento il cellulare ricevette una notifica da whatsapp. Guardai chi fosse, e come non detto era Andrea

Da: André❤🍁
"Dopo ti devo parlare, quand'è che non hai niente da fare?"

Controllai l'agenda per vedere se quella mattina avrei avuto delle sedute, e non c'era scritto niente

A: André❤🍁
"Vieni quando vuoi, sono pronta all'interrogatorio"

Da: André❤🍁
"Bene bene, a dopo 👻"

Posai il cellulare sul tavolo e andai a cambiarmi. Indossai una canotta bianca a spalle larghe e dei pantaloncini di jeans corti, mi legai i capelli in un piccolo chignon alto e non mi truccai nemmeno. Presi la borsa, ci misi l'agenda e il cellulare e me ne andai.

(...)

Si erano fatte le nove e avevo avuto due clienti nuovi, che hanno addirittura voluto fare un selfie con me, sarà che non ci ero abituata...

In quel momento non avevo nulla da fare, c'era un foglio bianco sul bancone e una matita, così mi misi a disegnare a caso un fiore stile Henna, quando sentii il campanellino della porta suonare

-SHÀ!- mi urlò Andrea a metà porta con dietro Daniele, io sobbalzai a quell'urlo e quasi mi cadde la matita dal bancone
-Non devi urlare con la porta aperta! Comunque era ora che ti facessi vedere Dani eh- gli dissi mentre ridevo perché era inciampato col tappeto mentre entrava.

-Ma ieri sera ero morto!-
-Potevi non morire-
-Potrei dirti la stessa cosa di quando sei entrata in campo- a quella risposta alzai la testa e lo fulminai con lo sguardo e lui alzò le mani.

Andrea mi cominciò a bombardarmi di domande sulla partita e cosa fosse successo dopo.

Dani mi abbracciò e si complimento con me
-Comunque sei stata pazzesca eh, hai giocato meglio di tanti altri-
-Grazie Dani... Andre che stai facendo?- gli chiesi mentre scioglievo lentamente l'abbraccio e la vedevo scorrere la galleria del suo cellulare
-Adesso vedi...-

Guardai Dani confusa, e lo vidi guardarmi con un sorrisetto divertito.
Vidi Andrea farmi cenno di andare a vedere, mi avvicinai e avvicinai il cellulare agli occhi.

Era una foto di quando entrai in campo con Zlatan che mi guardava con un'espressione che preferisco non descrivere.
-Ma tu durante le partite non hai un cazzo da fare?- più che una domanda era un'affermazione
-Ovvio, poi quando entra in campo la mia migliore amica con uno dei giocatori più famosi al mondo che la guarda con quell'espressione, che tra l'altro viene ricambiata... O sbaglio?-

-Esattamente, sbagli- mentivo spudoratamente sapendo che ricambiavo senza troppi problemi
-Sì ci credo, fidati!- disse sarcasticamente ridendo Dani che era di fianco a me, facendo ridere anche Andre, io lo guardavo in cagnesco.
Mentre stavo per parlare squillò il cellulare di Dani

-Ops, è Rebecca, esci fuori due secondi-
-Ok- rispondemmo all'unisono io e Andrea, poi andai dietro al bancone a sedermi, alzai lo sguardo e vidi la mia amica guardarmi con un sopracciglio alzato e un sorrisetto malefico

-Tu ti fai troppi film mentali-
-Mpf, ha parlato quella che infatti non se li fa... e comunque la galleria fotografica non è mica finita- sbuffai e alzai gli occhi al cielo
-Fa vedere- le ordinai svogliatamente facendole cenno di avvicinarmi il cellulare, quando vidi la foto di poco prima di Zlatan che mi rassicurava abbracciandomi poco prima di riiniziare a giocare, così cominciai a fissare lo schermo e ad andare in sovrappensiero.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 22, 2016 ⏰

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"Est le vôtre?"||•Zlatan Ibrahimovic•||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora