Prologo

168 19 18
                                    



Prologo

NewYork city

8Marzo 2015


"Il giorno che ti ho vista eri lì...

Eri all'angolo, seduta in quel caffè

infondo al tavolo un posto libero per me"

Il cielo era plumbeo e l'aria satura di rumori, come solo New York al tramonto sa essere. Le accarezzò i capelli ancora inzuppati dalla pioggia. Sorrise beffardo a sé stesso, guardandola addormentata al suo fianco.

La volta che Benji l'aveva rivista era seduta in uno strano cafè all'angolo di Park Slope, a Brooklyn. I lunghi capelli castani sciolti, gli occhi nascosti dagli occhiali da sole. Gli venne da sorridere nel pensare che il suo capotto rosso era l'unica nota di colore dell'intera strada. Il ragazzo si chiese diverse volte se fosse possibile credere nel destino; alla fine etichettò quell'incontro come una coincidenza. Erano trascorsi diversi anni dall'ultima volta che aveva parlato alla ragazza. Essersi rincontrati lontani dall'Australia, dove lei viveva, e dall'Italia, dove viveva lui, doveva essere per forza uno strano stratagemma del cielo.Qualcuno lassù, godeva di ottimo senso dell'umorismo. Era rimasto a pensare se avvicinarsi o meno per diversi minuti. Fede era in evidente ritardo e l'aria si stava rinfrescando. Gli avrebbe inviato di sicuro un messaggio, cambiando il luogo dell'appuntamento all'interno dell'albergo dove risiedevano. Era scattato nella sua direzione quando l'aveva vista alzarsi, dopo aver controllato l'ora. Le si era semplicemente parato davanti e lei aveva alzato il capo contrariata.

Gli anni passano, i ricordi rimangono.

Ed ora erano in quella stanza insieme. Nessuno dei due sapeva dire quanto tempo ci era voluto o quanta strada avevano fatto, per permettere aquel solo istante di esistere. Ma erano lì. Pelle contro pelle,labbra contro labbra. Senza avere scampo.

«Quante probabilità c'erano che ci rincontrassimo qui?» chiede Ben.

Lei porta la mano libera sul viso di lui e scuote il capo. È consapevole di non avere il tempo per gli uomini ed anche questo è solo un attimo.

«Nessuna.»Risponde.

Nessuno dei due è fatto per una notte e via, ma nemmeno per una relazione a distanza. Lo sanno da quando Ben è tornato in Italia, da quando ha lasciato l'Australia. Non riescono ad essere due da videochiamate,sms, lacrime soffocate.

«Credevo avessi smesso con il fumo.»

«Qualche volta ci casco ancora.» Sussurra senza muoversi dal letto, coperto solo dal lenzuolo.

«Siamo tutti schiavi di qualcosa.» Risponde concitata.

«E tu di cosa sei schiava Lena?» Sussurra il suo nome.

E quando lei si solleva per rivestirsi, Ben si rende conto di saperlo già. Non riesce a mettere radici, a non viaggiare, a vivere senza valigia. Lena non è fatta per un solo posto, ma per tutti quanti.

Lui sospira, non riusciranno mai a ritrovarsi, non può esserci niente più di un solo punto, di pochi istanti, di poche ore.

Niente amore, è quello che si ripete Lena mentre si tira la porta dietro di sé. L'amore ha un prezzo, che comprende una cosa che le sue origini zingare non tollerano.

Restare.

E Lei, non poteva farlo.


"Se il mondo lo sapesse quanto ti ho cercata fermerebbe il tempo per vederti un giorno in più!"

"Se il cielo lo sapesse quanto ti ho amata forse capirebbe che l'unica sei tu!"

Milano

Oggi


Anche oggi piove, ma questa è Milano, non New York, e per la prima volta dopo più di un anno, io e lui siamo sotto le stesse nuvole. Ero già stata altre volte in città, ma mai ero riuscita davvero a guardare il Duomo. Ogni volta che avevo messo piede in Italia era sempre stato per poco tempo ed ero sempre rimasta a casa di papà, a Firenze.Guardo ancora una volta l'uomo che ho di fronte, spostando lo sguardo oltre la finestra alle sue spalle.

«Quindi lei vorrebbe che fossi la sua spia.» concludo per lui, incrociandole braccia al petto.

«No,vorrei diventasse la loro manager!» Spiega.

Mi ritrovo a guardare quell'uomo. Quando avevo deciso di accettare il suo invito non pensavo di dover avere a che fare con il passato. Non che mi dispiacesse, non c'era niente che mi turbasse.

«Non mi fraintenda, signorina Duchaness, sono giovani e tendono a fare di testa loro. Non vogliono un manager ed io...»

«Senza un manager non può controllarli.»

Tace.Un silenzio d'affermazione. Nell'industria musicale é impossibile cavarsela da soli, sopratutto se c'è di mezzo un progetto come quello. Dopo l'università avevo lavorato con tante case discografiche diverse e avevo imparato che non esisteva il libero arbitrio. Se volevi sfondare in un mondo fatto di grandi, occorreva una grande pianificazione.

«Però...Sono giovane anch'io» mi piace contraddire la gente, perché mi piace vedere le loro reazioni. Non è per polemizzare, ma solo per imparare a conoscere le persone che ho di fronte.

«Ha un curriculum di tutto rispetto, per avere solo 25 anni e... »Risponde. Lo vedo in evidente difficoltà e mi sforzo di sorridere.Quando ho iniziato a fare questo lavoro non avevo ancora preso una laurea, avevo fatto pratica in una piccola casa discografica aLondra, per poi ritrovarmi a fare l'agente di uno dei più giovani talenti del Regno Unito. Tuttavia, qualcosa del mio precedente incarico mi era sfuggito di mano, ragion per la quale mi trovo inItalia. Avevo bisogno di aria fresca e nuova.

«Un trascorso colmo di paparazzi.» Concludo per lui. Sapevo quanto, i miei trascorsi sentimentali fossero appetibili. In Inghilterra mi avevano offerto lavori di tutti i tipi, proprio per questo.

«Non mi riferivo alla sua relazione con il signor Styles.» sorrido,portando lo sguardo verso il cielo.

«Io non ho mai nominato Harry.» mi ritrovo ad inarcare un sopracciglio.

Fu allora che il destino fece la sua mossa.

Lui aprì la porta e lo rividi: Ben, e il suo amico Federico.

«Lena.»

Ciao a tutti! Questa è la mia prima storia, almeno su WATTPAD. Ho deciso di pubblicarla qui, in genere traduco storie con un altro nickname.

Fatemi sapere cosa ne pensate e se volete leggere il porssimo capitolo. 

Ovviamente i personaggi non sono di mia proprietà, nè di mia invenzioni. Fatti e personaggi femminili sono però del tutto casuali.

Recensite e fatemi sapere cosa ne pensate e stellinatemi!

Noi Due // Benji&FedeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora