Capitolo 5

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Era passata una settimana ed ormai il gruppo di amici si era abituato alla presenza di Cody e Spencer. Si erano abituati anche alla tranquillità e al sorriso della bionda,  nonostante William non fosse più accanto a lei.

Qualche mese prima la vedevano sorridere solo grazie a lui e pensarono che fosse una specie di toccasana, ma avevano capito che l'amica era cresciuta, che ciò che le era capitato, l'aveva fatta crescere e maturare, facendole capire che doveva stare lontano dal ragazzo per il suo bene.

Iniziarono ad accordarsi sul viaggio da fare in Messico. Erano tutti entusiasti, non vedendo l'ora di visitare una nuova città. Holland e Spencer avevano cercato insieme la zona della casa dei genitori di Jonathan e avevano scoperto si trovasse a Cancùn, dato che il ragazzo non lo ricordava.

Era metà luglio e si moriva di caldo. Le porte e le finestre della casa rimanevano la maggior parte del giorno chiuse per tenere acceso il ventilatore e il comdizionatore. 

La mattina si passava in casa, tra risvegli a tardo orario e servizi in casa, il pomeriggio in spiaggia a godersi il sole e il mare, mentre la sera era dedicata alle uscite, alle feste, alle passeggiate sulla spiaggia.

Spencer, nonostante fosse tornata a casa dai suoi amici, non aveva certo abbandonato Cody. A volte s'insultavano scherzosamente in spagnolo, con i termini che lui stesso le aveva insegnato.

Si ritrovarono, in poco tempo, ad aspettare all'aeroporto il volo che li avrebbe portati a Cancùn. Ashley non si era unita a loro, giustificandosi con un esame che avrebbe dovuto fare in quel periodo.

Spencer era indifferente alla presenza di Ashley, anche se le dava fastidio il fatto che avesse raggirato William nel suo stato d'"incoscienza". Le bastava soltanto sapere che non lo prendesse in giro. Nel momento in cui stavano aspettando l'aereo, si soffermò un attimo ad osservare William, ricordando la conversazione con la ragazza.

Erano in spiaggia e il sole batteva sulle loro teste. Spencer, essendo indisposta nel fare il bagno, si limitò a rimanere sotto l'ombrellone a leggere un libro che si era portata. Alzò lo sguardo, quando sentì il rumore della cerniera di una borsa aprirsi. Distolse un attimo lo sguardo dal suo libro ed incrociò un paio di occhi azzurri.

Ritornò a guardare il cartaceo tra le sue mani e a leggere la storia di Heathcliff e Catherine.

"Spencer" rigirò la testa verso Ashley, che la osservava con uno sguardo dispiaciuto, che ogni tanto abbassava. "Senti, so che probabilmente mi odi e che mi trovi una persona orribile e lo ammetto: ho sbagliato. Non dovevo creare tutta quella cosa con Sasha, non dovevo farti tornare le allucinazioni, non dovevo trattarti in quel modo. A me William piace veramente, forse non quanto lo ami tu, perché hai avuto la possibilità di conoscerlo, ma credimi, ora non voglio fargli nulla di male. L'ho aiutato anche con l'incidente, se fossi stata intenzionata a fargli qualcosa di male, l'avrei lasciato lì" 

Spencer guardò impassibile la ragazza, tornando con lo sguardo sulla sua lettura.

"Azzardati solo a fargli qualcosa e ti giuro, non saranno delle allucinazioni a rendermi pericolosa" aveva mormorato con calma, non accennando ad alzare lo sguardo.

Ashley deglutì, scrutando un altro po' la ragazza per poi raggiungere gli altri, con la consapevolezza di non poter mai essere ciò che era la bionda dagli occhi scuri.

Il corpo del ragazzo era fasciato da dei bermuda neri ed una canotta bianca, lasciando spazio alla vista della sua pelle ambrata e delle sue braccia scoperte.

Il viso di William si girò nella sua direzione e lei non fu abbastanza veloce a distogliere lo sguardo. I suoi occhi scuri s'incontrarono con quelli grigi del biondo. Aveva sognato per tante notti quel grigio calmo, che ti rassicurava con un solo sguardo, luminoso, nonostante il colore spento di natura.

Come pioggia d'estate [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora