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Mentre ascolto My Dilemma di Selena Gomez, Ila mi da una leggera gomitata e mi indica le porte scorrevoli dell'autobus. Il mio cuore manca di un battito quando vedo Camilla e Alessandro entrare mano nella mano... Ale si avvicina a me, mi scocca un bacio sulla guancia e mi chiede come sto. Io non riesco a parlare, perciò scuoto la testa e gli faccio cenno di allontanarsi da me. Ilary lo fissa in cagnesco e lui mi guarda perplesso.
Quando finalmente scendiamo dal pullman, inspiro profondamente e cerco di trattenere le lacrime. Cammino velocemente e cerco di evitare i due piccioncini, che nel frattempo si baciano. Che rabbia! Ale mi vede passare, allora mi rincorre e mi dice: «Fra che hai? Perché non mi parli? Ho fatto qualcosa?».
Mi sta chiedendo se ha fatto qualcosa!? Non spreco fiato per rispondergli e tiro dritto senza fermarmi. In classe non riesco a concentrarmi sulla lezione di storia, così chiedo di poter uscire per andare al bagno. La prof me lo concede.
Entro nel primo bagno e mi siedo sulle gelide piastrelle bianche che ricoprono il pavimento. Scosto il calzino sinistro ed estraggo la mia amata lametta. Prendo il mio IPhone e inizio a piangere fissando la foto che ho sullo sfondo. Ci sono io in braccio ad Ale alla sua festa di compleanno. Inizio a fare dei tagli abbastanza profondi sui polsi. Il sangue esce dalle ferite e gocciola sul pavimento. Mi fanno un po' male, ma il dolore fisico non è niente di paragonabile a quello che provo dentro. Sono chiusa qui da venti minuti, ma non mi importa.
Guardo la lametta scorrere sul mio avambraccio e, in preda ad un attacco di rabbia, mi procuro un taglio più profondo rispetto agli altri. Mi si annebbia la vista, non sento più niente...
Mi risveglio in ospedale. Seduta nella sedia accanto al mio letto c'è Ilary. Quando vede che ho aperto gli occhi mi abbraccia e si mette a piangere più di me mentre mi racconta cosa è successo. Dice che quando la professoressa si è accorta che non tornavo, l'ha mandata a controllare. Nel momento in cui ha visto una pozza di sangue che si allargava sempre di più uscire da sotto la porta del bagno, ha capito subito ed ha chiamato il 118. Poverina...mi dispiace un sacco di averla fatta spaventare in quel modo. Dopo un po', entra un dottore e mi dice: «Signorina Colombi, lei è stata fortunata...l'abbiamo presa per i capelli. Se succede un'altra volta, non so se sarà altrettanto fortunata.» Mi dice anche che posso andare a casa, ma a condizione che non faccia sforzi di nessun genere.
Ila mi accompagna fino alla porta, per paura che io possa svenire per strada e poi va a casa anche lei. I miei genitori sono al lavoro e mia sorella è all'asilo.
Vado in cucina, prendo un pacco di biscotti quasi vuoto ed una bottiglietta di tè alla pesca e salgo in camera mia. Mi metto il pigiama, accendo la TV e mi infilo sotto le coperte.
Non riesco a dormire, anche se ho sonno. Allora prendo After 4 e mi catapulto nel mondo di Tessa e Hardin.

La mattina dopo, mi alzo lentamente dal letto e corro in bagno. Mi guardo allo specchio e mi accorgo di sembrare uno zombie.
Prendo un elastico e mi lego i capelli in una coda alta e copro le occhiaie con il fondotinta. Metto un po' di matita e il mascara e mi lavo i denti.

Prendo uno dei polsini che una volta mettevo per andare in palestra e me lo metto al polso in modo da coprire le fasciature. Scelgo di indossare delle pantacalze nere con una maglietta a maniche corte a fantasia floreale e una felpa grigia, infine le mie Superstar bianche a righe nere. Il risultato non è male quanto mi aspettavo.

Non faccio colazione, non ho fame. Prendo il mio zaino nero della Eastpak e il telefono e mi incammino verso la fermata, dove incontro Ila. Saliamo sul pullman e, quando salgono Ale e la sua ragazza, sento una stretta allo stomaco. Cerco di schiacciarmi il più possibile contro il finestrino per evitare di vederlo insieme a lei.
Le ore di lezione passano velocemente, e io temo di non avere ascoltato neanche una delle parole pronunciate dai prof.
All'uscita, io e Ilary passiamo davanti a Camilla e Alessandro, che si stanno abbracciando. Vorrei scomparire.
La mia amica sembra notare il mio cambiamento di umore, infatti, nel giro di due secondi la vedo avvicinarsi a loro con l'aria da toro inferocito. Affonda le unghie della mano destra nel braccio di lui e con la sinistra gli tira uno schiaffo in piena faccia.

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