Si ricomincia!

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Entrammo in aereo, Denis sembrava avere paura. "Ehi tutto ok?" Tremava. "Ben ti confesso che gli aerei non mi sono mai piaciuti!" "Sta tranquillo non succederá nulla." La prima classe era deserta. Solo io e un piccolo ucraino spaventato. Dovevo distrarlo in qualche modo. Ma come? Bingo! "Ehi Denis, hai mai volato in prima classe?" "No! Mi piace però, si sta comodi." Era il momento di sorprenderlo. Tirai giù la tendina dell'oblò, feci allungare i sedili e abbassai il bracciolo in mezzo ad essi girandolo dalla parte morbida. Tutto sotto lo sguardo attento di Denis." Ma che fai?" Mi chiese con fare curioso. " un letto, non vedi!" Dissi io mezzo imbarazzato. Ci sdraiammo, infilai una cuffietta al suo orecchio e l'altra nel mio. Feci partire Moving on. Si mi ero fissato! "Informiamo i gentili passeggeri che per i prossimi chilometri potranno essere avvertite varie turbolenze e vuoti d'aria a causa di un temporale. Grazie e buon viaggio." Ci mancava questa. Mi voltai e vidi il suo volto già pallido diventarlo ancora di più. Vuoto d'aria. Denis si gettò su di me, nascondendo il suo viso nel mio petto. "Piccoletto va tutto bene, concentrati sulla musica e rilassati." Mi strinse più forte. "Beeen io ho paura!" Lo stringevo forte a me accarezzandogli i capelli per farlo stare più tranquillo. Passai il mio telefono a lui in modo da fargli scegliere la musica. "Voglio ascoltare questa, a casa mi rilassa sempre, speriamo funzioni." Mentre parlava le note di Shake it Out pervasero il mio orecchio, lo strinsi più forte, il mio cuore batteva fortissimo, come il suo. I nostri sguardi si intrecciarono per un tempo infinito. Volevo baciarlo, ma lo avrei solo spaventato. Mi limitai ad abbracciarlo per tutto il viaggio. Non sapevo cosa mi stesse succedendo. Io gay. Non sia mai. Ma lui mi faceva stare bene. Si addormentò sul mio petto. Ci sistemai meglio, allungai il braccio e afferrai la copertina vicino a me, coprendo entrambi. Mancavano solo poche ore e io dovevo avvisarlo di quello che lo aspettava. Mi faceva mLe dirgli quelle cose. "Denis, piccoletto, svegliati tra qualche or arriviamo e io devo dirti alcune cose." Lui si svegliò di scatto, impaurito. "Cose? Ben, mi spaventi." Ecco qua. "Ascolta, gli altri non sanno chi sei e da dove vieni e non sanno neanche che sei favoloso a cantare. Quindi non posso dirti come reagiranno. Ma qualsiasi cosa ci sono io. Ok?" Lui, la sua espressione, da Felice a triste in un battito di ciglia. "Va bene, farò del mio meglio." Atterremo, era sera, mandai un messaggio sul gruppo dicendo loro di raggiungermi in sala prove. " Den ti porto in sala prove!" Sorrise, entrò in auto, ma non spiccicò parola per tutto il tragitto. Una volta arrivati, gli feci strada fino alla stanza dove registravamo. Erano tutti indaffarati a chiacchierare, mi schiarii la voce, "Ragazzi, lui è Denis Stoff il nostro nuovo cantante!" "Ahahahahhahahaahahahhaha" scoppiarono tutti a ridere e poi Cam prese la parola, "Ma che cazzo Ben, è un frocietto!" Vidi Den con lo sguardo assente, i suoi idoli ridevano di lui. Poi parlò. "È un piacere conoscervi, ma sono stanco e vorrei riposare. Ben mi aiuti a trovare un motel?" Rimasero tutti zitti. " Ehi Ben, la principessa ha sonno, portala nel tuo castello a dormire!" Sam che fottuto stronzo. "Ragazzi ora basta! Lui canta e noi suoniamo, fine della storia. Imparerete ad apprezzarlo." Presi Denis per un braccio e lo portai fuori dove iniziò a correre verso la macchina, salire per poi scoppiare a piangere. "Denis, piccolo, mi dispiace tanto." Si fiondò con le braccia attorno al mio collo iniziando a singhiozzare ancora più forte, non sapevo cosa fare. Una volta calmato, si sistemò sul sedile e ci dirigemmo a casa mia. Lo feci entrare e lo feci sistemare in camera mia. Avevo solo una camera e decisi di darla a lui e io dormivo sul divano. "Ben, dormiresti con me?" Il bambino che era in me iniziò a ballare e a fare i salti di gioia. "Certo scricciolo!" Mi guardava perplesso, " Che c'è?" Domandai. "Si può sapere il perché di tutti questi nomignoli?" Cazzo e ora cosa rispondevo?" Non lo so, mi piace darteli, ma se ti da fastidio la smetto." "No, mi piacciono, chiamami come vuoi, ma non farlo davanti agli altri se no definiranno principessina anche te!" Non sapevo che fare. Lui era lì a spogliarsi davanti a me, era senza maglia, bellissimo. Aveva un gufo enorme tatuato sul petto, volevo toccarlo, tracciare i sui contorni con la mia lingua, assaporare Denis.... Ma che cazzo! Lo abbracciai forte da dietro la schiena dandogli un bacetto dietro l'orecchio. Sorrise al mio gesto, si voltò, mi guardò negli occhi e mi diede un bacio all'angolo della bocca. "Ben, ora mettiamoci sotto le coperte e dormiamo, domani abbiamo le prove e voglio dare il massimo. Ah abbracciami ti prego se no non dormo." Mi fiondai letteralmente nel letto, abbracciandolo. "Notte, cavallino bianco!" "Notte anche a te Benleoncino."
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BACIONI MARI!

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