Capitolo 3

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Katia

"I nuovi vicini sono arrivati". Il messaggio di mia madre mi fa vibrare la gamba, dove, nella tasca, tengo il telefono. E' sabato sera. Sono a casa di Rita, ad un pigiama party. Ci sono anche Giovanni, Daniela e Federico.

-Su su, tutti a letto- dice Daniela con quella sua vocetta irritante. E' alta e magra, sembra quasi anoressica, ha i capelli rossi e ricci, gli occhi quasi gialli. E' truccata come se dovesse fare una sfilata, mentre sta solo andando a dormire. Se non l'aveste capito NON.LA.SOPPORTO.

Giovanni, che dalla seconda elementare sbava dietro a Rita, si mette vicino a lei col sacco a pelo. Rita è una ragazza stupenda, con i suoi occhi nocciola e i capelli biondi chiarissimi. La conosco praticamente da sempre. Li sento parlare, ridere. Stanno bene insieme e Giovanni vorrebbe una storia seria con la mia migliore amica, ma lei dice di non essere ancora pronta. Mi metto in un angolino della stanza mentre sento il suono inconfondibile di due labbra che si baciano dietro di me. Non ho dubbi su chi siano, non devo girarmi. Sono Daniela e Federico. Sono disgustosi. Pensate alla peggiore situazione in cui vi siete trovati. Interrogazione a sorpresa? Sgridata dai genitori? Rottura col fidanzato? Siete su un vulcano in eruzione e state per morire? Niente di tutto questo è peggio di sentire le labbra schioccare e altri rumori schifosi e indiscreti del genere.

Quando credo di stare per addormentarmi, qualcuno si stende accanto a me, mi mette una mamo intorno alla vita. La scosto e mi giro di scatto infuriata. Federico.

-Ehy piccola, non mi volevi?-

-Si- rispondo facendo un finto sorriso caldo ed evitando di guardare i suoi capelli scuri e gli occhi verdi e grigi,come se fossero foglie di pietra.

-Ti volevo,si, ma morto.- dico con voce fredda e so di aver colpito l'obbiettivo.

Mi alzo e faccio per andare da un'altra parte, ma lui si alza e mi blocca al muro.

-E' da tre anni che ti chiedo di stare con me, saresti la ragazza più famosa del liceo, perché continui a dirmi di no? Potremmo divertirci così tanto insieme...- Mi si avvicina ma io mi scanso e con uno strattone mi libero dalla sua presa.

-Non sto con te perché sei solo uno sporco donnaiolo, quindi vai da Dani e smettila di darmi noia.- Mi si avvicina guardandomi con uno sguardo ostinato e freddo, ma non mi tocca.

-Okay, ti lascio stare, ma ricordati che prima o poi quel bacio sarà mio, e così anche tu.- Mi sfiora una guancia e le sue dita non mi trasmettono altro che freddo che si propaga in tutto il corpo, poi (finalmente) se ne va di nuovo da Daniela. Mi stendo dove prima e finalmente riesco ad addormentarmi ancora avvolta in quella sensazione di freddo.

La mattina ci svegliamo presto, devo prendere alcuni libri da leggere a casa.

(Si, lo so cosa penserete, qualcosa del tipo "Che secchiona" oppure "Ma che brava bambina che leggi sempre e non hai una via", ma a me, sinceramente, non importa di cosa pensa la gente).

I ragazzi ci aspettano al bar vicino insieme a Dani e io e Rita andiamo alla biblioteca comunale. Mentre cammino ripenso quello che è successo ieri sera

-Giovi è così carino con te, perché lo tratti così... In modo freddo?- La guardo cercando il suo sguardo e per la prima volta la vedo arrossire e nascondere i suoi occhi dietro un ciuffo di capelli. La mia migliore amica timida? Non sarà così da almeno... Non so, cinque anni?

-Perché... penso di provare qualcosa per lui, qualcosa di serio... E ho paura.-

-Lo sapevo!- Grido così forte che la voce rimbomba per tutto il palazzo, ma non mi importa. La abbraccio e la costringo a guardarmi.

-Rita non devi preoccuparti di questo.... E' una cosa bellissima.-.

-Davvero?- chiede timidamente. Per la prima volta la mia migliore amica si è innamorata.

-Ma certo! Ascoltami, oggi pomeriggio tornerò a casa e domani a scuola voglio che tu sia fidanzata e felice, okay?-. Mi guarda e sorride come non faceva da quando eravamo piccole. Entriamo in biblioteca e intanto le racconto di quello che era successo con Fede, del fatto che lui si ostini a chiedermi di essere la sua ragazza.

-E così ti ha chiesto di nuovo di metterti con lui?- chiede curiosa.

-Si, ma ho risposto di no.- Mi guarda sbigottita.

-Cosa?! Tu sei matta. Hai detto di no a uno dei ragazzi più importanti del liceo e...-

- Non mi importa se è famoso o cose del genere!Io guardo DENTRO le persone.- la interrompo abbastanza arrabbiata.

-Ma dai, perché non ti importa?- chiede divertita della mia reazione.

-Non mi importa, perché è uno sbruffone. Quindi no Rita, non mi metterò con lui.- Un raggio di sole mi illumina il viso e sono costretta a chiudere gli occhi, quindi non vedo la sua reazione. Appena riesco di nuovo a vedere qualcosa, cammino tra gli scaffali e cerco i libri che mi interessano. Poi mi fermo e prendo anche un libro che ha attirato la mia attenzione: "Empatia".

-Ma come fai a leggere questi libroni giganti!- dice Rita mentre si rispecchia nello schermo del suo telefono.

-Fa silenzio! I libri sono il cibo dell'anima- rispondo. Un sorrisetto mi scappa dalla bocca. Questa è la frase preferito del mio migliore amico Luca. Luca ha 17 anni e ci vediamo spesso a scuola e anche dopo. Nemmeno a lui piacciono Dani e Fede, mentre trova molto simpatici Rita e Giovi. Ha una ragazza bellissima, i capelli marroni chiari e gli occhi scuri e profondi. Si chiama Giulia ed è simpaticissima. Da piccoli io, Rita e Luca stavamo sempre insieme. I nostri genitori ci chiamavano 'I tre Moschettieri'. Poi Lu è cresciuto e Rita ha cominciato a comportarsi come le altre ragazze, anche se sono sicura che dentro è sempre la stessa ragazzina timida di prima. Mi risveglio dai miei pensieri alla frase della mia amica.

-Si, e i fidanzati sono il cibo del cuore!-.

-No,- puntualizzo -i fidanzati sono la rovina del cuore. Adesso andiamo oppure faremo...-

Un bambino di almeno 5 anni entra correndo dalla porta e urla con uno strano accento inglese:-SIIIMON SEI QUI?-. Da dietro una scrivania, poco più avanti a noi, si alza un ragazzo. E' biondo, gli occhi azzurri e scuri come il cielo, alto e atletico. Una copia perfetta di Ken. Si scusa per il disturbo, poi, mentre si volta per andarsene, mi fa l'occhiolino. Rita sembra sciogliersi, ma io sono solo disgustata, così mi volto prendo i libri e mi trascino dietro la mia amica sempre imbambolata.

-Hai visto, quel ragazzo carino ti ha fatto l'occhiolino! Probabilmente è americano, in Italia non esistono ragazzi così belli!- Sbuffo e esco dal comune più arrabbiata di prima. Odio i ragazzi come quello. Solo perché sono belli credono di poter avere tutto quello che vogliono. O meglio, 'tutte' quelle che vogliono. Mentre giriamo in centro Fede viene verso di me.

-Allora hai pensato alla mia proposta zuccherino?-.

Mi mette una mano sulla spalla ma io mi scosto bruscamente e rispondo

arrabbiata:-Come devo dirtelo, non voglio stare con te!-. Mi guarda con quegli occhi che farebbero sciogliere chiunque, ma non me.

-Prima o poi sarai mia- mi sussurra all'orecchio. Ne ho abbastanza di lui, mi segue ovunque e non mi lascia respirare. I ragazzi non parlano più con me per paura che lui possa fargli del male. Saluto gli altri e vado a casa perché non avrei resistito molto in sua presenza senza tirargli una sberla. Non voglio più avere a che fare con lui, più lontani stiamo, meglio è. Mi butto sul letto e prendo i libri. Oggi voglio solo stare chiusa in camera a leggere.

Spazio Autrice:

Shiaooo, tutto bene, come state? Vi piace la storia? Fatemi sapere cosa ne pensate, le critiche sono ben accette! ^_^

P.S. Chi vuole può leggere anche l'altra mia storia, "Niente accade per caso". Baci Baci

-Leti-

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