21. Atlantis

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BECKA'S POV
"Sono un'idiota?"
"Lo sei." Mi risponde Abbie però senza usare un tono di voce troppo duro.
"Vai da lui." Aggiunge e io decido di darle ascolto per una volta.
Lo trovo seduto in cucina con Genn,intento a fare conversazione.
Riesco a scorgere solo il nome "Hannah" perché appena mi vedono smettono entrambi di parlare.
"Ale..posso parlarti?"
Lui annuisce in risposta.
"Vado da Abbie,allora." Dice Genn ed io lo ringrazio con un sorriso che ricambia.
Fisso Genn andarsene finché la voce di Alex non mi riporta alla realtà.
"Che c'è?"
Faccio un respiro profondo e rispondo "Lo sai che non sono brava in queste cose e che odio scusarmi ma..mi dispiace,davvero. Mi sto comportando in modo stupido e me ne rendo conto. Però..."
Faccio una pausa e in quel momento gli occhi di Alex si rabbuiano.
"Voglio un mondo di bene a tutti e quattro ma non potrei mai chiedervi di venire con me. Qua a San Francisco c'è la vostra vita e quello che volete fare."
"C'è anche la tua di vita qua Becka. Per favore,non andare via."
Mi avvicino di più a lui e gli lascio un veloce bacio sulle labbra.
"Cos'era?" Mi chiede mentre siamo ancora a pochi centimetri di distanza l'uno dall'altro.
"Forse hai ragione...dovrei restare."
Sul suo volto appare un sorriso bellissimo e in questo momento vorrei solo baciarlo di nuovo.
***
"Così quando te l'ho chiesto io non mi hai ascoltata e ti è bastata una sola frase di Alex per farti rinsanire?" Cerca di fare l'offesa Abbie.
"Beh,sai com'è...quando arriva con quegli occhiali..." Rispondo
"È troppo forte." Continua Genn e tutti scoppiamo a ridere.
"Si sì,so che sono il ragazzo che tutte vorrebbero,ma così mi mettete in imbarazzo" risponde Alex ridendo.
"E poi sappiamo tutti che il tuo cuore appartiene ad una ragazza soltanto.." Dice Abbie mentre le guance di Alessio si tingono velocemente di rosso.
"Ah,sì?" Chiedo io guardandolo.
"Siete due stronze." Risponde lui mentre noi continuiamo a ridere.
Dopo decidiamo di vedere un film e Alex ed Abbie insistono per "Resta anche domani" nonostante le critiche mie e di Genn alla fine vediamo quello.
Io e Alessio ci mettiamo su un divano mentre Ab e Genn su un altro.
Dopo qualche minuto decido di sdraiarmi mettendo la testa sulle gambe del moro.
"Comoda?" Mi chiede lui ridacchiando.
"Non immagini quanto." Gli sorrido.
"Da quando tutta questa dolcezza,Mitchell?" Sussurra.
"Colpa tua che mi trasmetti buon umore,Iodice."
Per tutta la durata mi accarezza i capelli e io non riesco a concentrarmi sul film così alla fine mi arrendo e mi siedo su di lui,per poi baciarlo con dolcezza ignorando Genn ed Abbie che mi guardano come se fossi impazzita.
Il sorriso che ha stampato in faccia nel momento in cui ci stacchiamo è la cosa più bella che io abbia mai visto.
Poi si gira verso gli altri due
"Che dite,chiamiamo un dottore?"
🐝🐝🐝🐝
ABBIE'S POV
Vedere Becka così spensierata mi fa piacere. Sono davvero felice del fatto che non vada più a New York, anche se detto così sembra molto una cosa da egoisti.
Però è la verità e non posso farci nulla. Non vedrei un futuro senza di lei.
"Genn, lasciamoli soli." Gli sussurro in un orecchio.
Mi alzo, gli prendo il polso e andiamo in camera mia. Senza dirci nulla cominciamo a baciarci, mi fa stendere sul letto e si sdraia accanto a me cominciando a giocare con i miei capelli.
"Credo di volerli fare blu." Penso a voce alta.
"Blu, come la notte. Mi piace."
"O azzurri."
"Come l'azzurro dei tuoi occhi? Ancora meglio."
Sorrido.
"Abbie, sono totalmente, incondizionatamente innamorato di te."
"Pensi che citando twilight mi sciolga? E poi, è Bella a dirlo ad Edward. Quindi dovrei essere io a dirlo a te."
"E perché non me lo dici?"
Non ho il tempo di rispondere che Alex e Becka entrano in stanza.
"Bad boy, è tempo di tornare a casa." Parla rivolgendosi a Genn.
"Bè ma io volevo stare un altro po' con te!" Esclama il moro.
"Alex non abituarti troppo a questa versione dolce di Becka." Gli dico ridendo.
"Okay, ma adesso fuori tutti e due. Volevo parlare con Ab, grazie"
Costringo Genn ad alzarsi nonostante i suoi capricci e lo spingo fuori, vicino ad Alex.
"Ragazzi non vi accompagnamo nemmeno alla porta, buonanotte!"
"Gentile come al solito tu eh." Dice Alex.
"Mi reputo offesa."
I due se ne vanno sorridendo, dandoci prima un bacio.
*****
"Honey come mai tutta questa fretta di parlarmi?"
"No niente, volevo solo che se ne andassero..."
"Non ti credo. So che c'è qualcosa che non vuoi dirmi."
"Okay, hai ragione. Oggi, prima di chiedere scusa ad Ale, li ho sentiti parlare di una certa Hannah. Beh non sono riuscita a scorgere molte parole, ma da quello che sono riuscita a capire è la ex di Genn. Che verrà qui."
"No dai, stai scherzando. Genn me ne avrebbe parlato, non è vero?"
"Come Alex non mi ha detto di Beth... credo che lui non ti abbia detto di Hannah. Mi dispiace, Ab."
"No, è tutto okay. Invece tu devi dirmi qualcosa! Come va con Alex?"
"Va tutto bene, per ora. Ma conoscendoci so che questa pace durerà poco. Però voglio provare ad essere positiva per questa volta."
"Sono contentissima, Bè. Spero vada tutto per il meglio, almeno a voi due." Spengo la luce e torno a letto.
"Notte Abbie."
"Notte Becka."
Prima di addormentarmi prendo il telefono.

Abbie Hamber:
Sei uno stronzo.
Non cercarmi, non parlarmi.
Non so neanche se ho più voglia di vederti.

You Made Me Numb But Not Dumb  ||Urban Strangers||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora