Ryan

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È il 10 luglio 2016 in Francia

-Ehy vuoi svegliarti- gridò Marjorie la madre di Ryan -noi siamo già tutti pronti- la madre di Ryan era una donna di 45 anni mora e pare elegante se la vedi al primo impatto senza conoscerla, ma se la vedi dentro casa sta sempre in tuta.
-ma dobbiamo andare al mare- disse Ryan uscendo dalla sua camera ancora dormiente -può venire anche Sebastien.
-Non lo so? Prova a chiamarlo- gli rispose la madre tutta intenta a preparare i panini da mangiare in spiaggia.
-mamma ha detto di si- disse chiudendo la chiamata del telefono
-perfetto- sembrava sempre molto agitata quando si doveva andare al mare. Molto probabilmente ha avuto una brutta esperienza oppure si scocciava a dover preparare il pranzo -vai a metterti il costume.

-forza Sebastien forza- disse Marjorie ridendo e incitando Barbara a salire nell'auto.
-il viaggio è molto lungo?- chiese Sebastien al guidatore che in questo caso era il padre di Ryan -No perché vorrei dormire.
-dormi con tutta la calma- rispose la madre -ci vuole almeno un'oretta prima di arrivare al mare.
Il viaggio proseguì tranquillo e spedito.

-coraggio ragazzi scendete- sussurrò Marjorie -siamo arrivati
Tutti scesero dalla macchina assonnati.
La spiaggia era molto bella. La sabbia era dorata e il mare calmo e di un blu cristallino. Le due cose entravano così in contrasto che Ryan non poté non notarle, infatti solo quando mise piede sulla sabbia i suoi occhi si illuminarono di colore. Ma puntualmente dopo massiano 3 secondi di amore puro verso l'umanità, il cervello di Ryan torno a dormire dimenticandosi della bellezza umana e pensando solo che gli mancava il letto.

-voi due- disse la madre rivolgendosi a Ryan e Sebastien -fate la notte da lei e poi... mattina da coglioni- concluse
-sei tu che mi hai obbligato a venire al mare- disse Ryan -io a quest'ora sarei ancora a letto
-Allora perché Sebastien è bello arzillo- fece notare a Ryan guardandolo avviarsi.
Ryan si voltò per vedere dove stesse andando Sebastien. E poi capì.
-a Sebastien non cambierai mai- disse tra se e se.
Raggiunse l'amico con una corsa da perdere il fiato. Tralasciando il dettaglio che la sabbia era bollente come il minestrone della nonna di Ryan e che gli entrava di continuo nelle infradito.
-Seb- disse Ryan attirando l'attenzione dell'amico -Ehy Seb!
-oh ciao- disse fingendo che qiell'incontro fosse stato casuale e che lui non sapesse che Ryan fosse venuto al mare -ragazze lui è il mio migliore amico Ryan- disse indicandolo -loro sono Hanna, Lola e Delphina- proseguì indicando una per una.
-piacere- disse Ryan indifferente -scusateci devo parlare un'attimo con Seb
I due si allontanarono abbastanza da non farsi sentire dalle tre ragazze.
-ancora Seb ancora- lo rimproverò Ryan -ieri al concerto mi presenti Bell e oggi Jemie, Tina e Barbara.
-amico si chiamano Hanna, Lola e Delphina- lo corresse -e sono tre fighe assurde. Andiamo!?
-Non sono in vena... voglio andare in acqua- disse Ryan tagliando corto
-Allora facciamo una cosa?- lo fermò -io smetterò di trovarti appuntamenti se tu andrai a parlare con quella ragazza. Sebastien indicò una ragazza che era nel bar della spiaggia. Era strana castana con ciocche viola, altissima e tipo 500 orecchini all'orecchi e quello strano piercing al naso (quello tipo toro).
-da quella perché?- disse stranito
-dai amico è una figa assurda. Coraggio vai
Vicino alla ragazza c'era un'altra tipa rossa ma non rossa normale i suoi capelli erano proprio rosso rossi tipo fuoco. Molto probabilmente era un tinta andata male pensò Ryan. Ma apparte la tinta quella ragazza era normale in confronto a quella dove stava andando lui.
-ciao- disse sedendosi al suo tavolino -io sono Ryan
-Julie- disse la ragazza porgendogli la mano -ti serve qualcosa?- proseguì lei
-oh no no- rispose imbarazzato -volevo solo conoscerti- inventò una scusa al volo.
-bene bene- disse accennando un sorriso -sembra strano che tu voglia conoscermi visto che è stato il tuo amico a dirti di venire da me- sottolineò con arroganza
-Ops- disse abbassando lo sguardo -come hai fatto a capirlo?
-eravate a circa due metri di distanza da me è stavate parlando ad alta voce, dimmi un po come non avrei potuto sentire- disse alternandosi.
-ok mi dispiace- disse abbozzando una scusa -il fatto è che l'anno scorso una ragazza di nome Marie mi ha lasciato e stavamo insieme da più di un'anno quindi ora lui cerca di trovarmi appuntamenti- proseguì Ryan raccontandole la sua storia
-Mmm...- mormorò la ragazza con il sopracciglio che le arrivava fino alla riga dei capelli -facciamo una cosa- disse prendendo la mano di Ryan. Poi pronunciò queste parole: -io dico e io faccio e quel che è falso lo caccio, prendo la magia e la cambio in bugia, ora la tua mente sarà più serena e calma, trova la ragazza. Il tuo cervello troverà chi felice ti farà . Trova il suo aspetto immagina il suo volto perché quel che dico il faccio.

Poi andò via senza dire niente e Ryan non sapeva se essere più meravigliato per la tanta sicurezza in cui quella ragazza pronunciò quelle parole o disgustato perché quella ragazza a cui puzzavano le mani di cipolla gli aveva toccato i polsi.

-Allora com'è andata dalla rossa- disse Sebastien andando verso Ryan.
-come con la rossa?- Ryan sarebbe voluto morire sepolto in quel momento.
-Si dalla rossa
-io sono stato da quella delle cipolle- disse schifato
-cipolle?
-No niente lascia stare guarda
-ok- rispose -ma lasciatelo dire... sei un disastro totale.
Ma ormai la figura di Merda era fatta.
-che figura di merda- disse tra se e se -nel mondo nessuno le fa come me- ovviamente non conosce Dove.

Dopo qualche ora che la ragazza delle cipolle aveva fatto "l'incantesimo" la mente di Ryan era più pulita molto più nitida e chiara. Riusciva a visualizzare perfettamente la ragazza che voleva solo che non riusciva a spiegare come.
Ma la risposta non tardò ad arrivare.
Andò a quelle macchinette per predire il futuro e la sua risposta era: bionda.
Andò a comprare un gelato e una ragazza con i capelli biondi gli tirò a dosso il gelato che stava mangiando. E il gelato era al melone... quindi giallo=biondo

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