Dove

8 0 1
                                    

È il 10 luglio 2016 in America.

Erano le 5.30 del mattino e Dove era tornata a casa e stava facendo molto silenzio cercava che i suoi passi fossero così leggeri che neanche alla povero permettesse di ritardarne l'andare.

-bene bene- disse Nash il padre di Dove -ti pare orario di ritirati- disse alzandosi dal divano su cui era seduto.
-scusa papà ma...
-Non ci sono ma che tengano
-però...
-e neanche però che tengano- disse infuriato -sei uscita pazza- proseguì prendendola per un braccio -sono le 5.30 del mattino
-d'accordo scusa- disse facendo gli occhi dolci -è solo che Payton mi ha costretta ad andare in discoteca con lei e sai che io non posso resistere quando mi lei mi chiede per favore.
Il padre fece un sospiro lunghissimo chiuse gli occhi e poi li riaprii, diventarono di ghiaccio -adesso fila a dormire
-grazie sono stanca morta.
-Dove da quando tua madre si è risposato con me e dopo che è morta io sono l'unica persona che hai quindi scusami se sono iperprotettivo
Lei si avvicinò a lui è l'abbraccio -Non importa- poi entrò in camera sua.

Ehi Payton

Ciao Dove che serata pazzesca

Lo so... ma mio padre si è arrabbiato, mi ha fatto una ramanzina e... cose da padre. I tuoi genitori cos'hanno detto?

Niente stanno ancora dormendo per fortuna

TOC TOC

ora devo andare ciao

-avanti- rispose Dove
-Ehy Dove vi sto che mi hai abbracciato che dici di andare al mare verso mezzo giorno- le chiese Nash
-perfetto... grazie papà- disse dandogli un'altro abbraccio -può venire anche Payton?
-ok dai- disse Nash mettendo la mano sulla maniglia -vorrei solo dirti che...
-cosa?- lo interruppe Dove sdraiandosi sul letto
-che mi piace qua.do mi chiami papà-  proseguì con il miele in bocca.
-Nash... oh scusa papà. Mi sei rimasto solo tu...- disse prendendo un libro dalla libreria. Dove era una lettrice accanita di Cassandra Cler infatti aveva preso dalla libreria Shadowhunters città del fuoco celeste. -Non saprei come chiamarti altrimenti- concluse.

Era l'una e un quarto e Nash chiamò Dove per andare al mare.
-Dove ti lascip qui se non ti muovi- gridò con molta fretta.
-sto arrivando papà...- disse uscendo dalla sua camera. Aveva già messo il costume da bagno. Il pezzo di sopra era nero e quello di sotto giallo -ma poi si può sapere a quale spiaggia dobbiamo andare? Viviamo al Los Angeles c'è praticamente una spiaggia ogni 5 metri- disse andando verso la cucina.
-Non mangiare niente
-perché?- disse prendendo la scatola di biscotti dal suo mobile. Dove aveva un mobiletto tutto suo in cucina dove teneva le cose che le piacevano perché lei e Nash avevano gusti molto differenti. Lei preferiva il pesce e lui la carne, lei il cioccolato lui la nocciola, lei il contorno e lei il primo. In effetti questo era molto utile perché quando mangiavano insieme a pranzo lui cucinava solo un primo qualche volta e solo una bistecca oppure delle patatine fritte per lei.
-perché volevo portarvi a mangiare a te e a Payton in un locale- disse entrando in cucina.
-wow dici davvero?
-Beh si!- disse prendendo dalle mani il pacco di biscotti (al cioccolato) dalle sue mani.

Arrivarono in un locale di Los Angeles chiamato Los Paradise (grande fantasia).
I tre si sedettero.
-Non dovevamo andare al mare?- chiese Payton sotto voce a Dove per non farsi sentire da Nash.
-andiamo più tardi Payton- rispose Nash avvicinandosi al suo orecchio.
Payton si fece tutta rossa per l'imbarazzo e Dove scoppiò a ridere facendo girare alcune persone.
-ho deciso di portarvi qui per farvi un regalo- proseguì Nash
-perfetto- disse Payton.

-siete pronti per ordinare?- chiese un cameriere dietro Dove.
-Io si. Voi ragazze?- disse Nash
-si- risposero entrambe ad unisolo.
Dove si voltò verso il cameriere che le sorrise. Il suo sorriso era scintillante il suo volto perfetto apparte qualche brufoletto sulla fronte. Questo fece capire a Dove che era una ragazzo giovane di su per giù 18 anni. Ovvero la sua era.
-allora cos'ordinate?- chiese il cameriere avvicinandosi di più a Dove. Era piuttosto alto e Dove senti le sue coscie sbattere contro lo schienale della sua sedia. Poi il cameriere si spostò.
-Io prendo i gamberi- disse Dove e perfettamente contemporaneamente Nash disse: -la bistecca.
I due si guardarono come per dire "sai che novità".
-e lei signorina- chiese il cameriere a Payton.
-credo che prenderò il piatto del giorno- rispose nascondo la pallina del costume da bagno sotto la canottiera. Dal suo atteggiamento si capiva che il cameriere era una persona educata e seria.
-quindi da quanto è che fai il cameriere- chiese Dove facendo la civetta -mi interessa molto la tua vita sai.
-Beh sono 2 anni- rispose -ma ora devi andare- disse allontanandosi -devo continuare il mio lavoro.
-ooo...oook- balbettó Dove.
Il cameriere si allontanò.
-ragazze devo andare in bagno.
-ok papà
Nash si allontanò.
-oh mio Dio ti piace- scatto Payton sbattendo le mani sul tavolo facendo tremare i bicchieri di vetro.
-ma certo che no... beh un pò...- Payton la guardò incredula -ok ok mi piace.
-allora buttati- disse sbattendo le mani sul tavolo. Questa volta le stesse persone di prima si girarono -senti dopo che Alec ti ha lasciata non ti sei più innamorata di nessuno... perché ora che c'è lui non ti butti- la riproverò.
-tu dici
-ovvio- disse prendendo il bicchiere dal tavolo -adesso vai.
Dove si alzò e con passo veloce andò in uno stanzino.
-dov'è andata Dove?- chiese il padre sedendosi al posto.
-Mmm... Non lo so. Sarà andata in bagno- inventò Payton.
Lo stanzino era pieno di scope e molto molto polveroso.
-sono esausto... vado a cambiarmi e poi vado in spiaggia- sentii Dove da fuori lo stanzino.
Quando qualcuno aprii lo la porta ed entrò Dove ci mise un'attimo a riconoscere il cameriere.
-ciao- disse Dove
Il cameriere lanciò un urlo secco e accese la luce dello stanzino.
-Cosa ci fai qui?- chiese il cameriere.
-prima cosa ciao!- disse Dove -voglio sapere il tuo nome!
-mi chiamo Simon- rispose
-fantastico... sai che ti sta proprio bene il grembiulino- disse capendo il suo orrendo tentativo di abbondare -come pensi che starebbe a me?- disse avvicinandosi.
-ahh ho capito fldove vuoi arrivare
-davvero
-Si- proseguì -tu vuoi entrare nel campo dei camerieri.
-no aspetta...- disse mettendosi la mano tra i capelli biondi arricciati.
-aspetta ti do un buono per un biglietto aereo per l'Italia- disse frugando nella tasca - e per 2 persone... fidati li c'è la migliore scuola di camerieri.
Poi uscì.
-ma perché tutte a me- gridò Dove.

Now you see MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora